cormoranoI , preoccupati, chiedono l'abbattimento. Testa: «Non abbiamo dati certi sulla provincia. I cormorani, specie ittiofaga per eccellenza, sono sempre più numerosi e dopo l'Adda stanno conquistando alcuni tratti di Serio, Brembo e non solo, tanto che i pescatori sono preoccupati.

Proprio dall'Adda è partito Fernando Landonio, leader Fipsas di , che per primo ha sollevato il problema nel corso 'assemblea annuale della Fipsas orobica: Di recente hanno segnato diversi quintali di pesce nel bacino di Trezzo d'Adda. Altri relatori hanno accennato a piani mirati di abbattimento, decisi in questi anni in alcune province lombarde. Un'ipotesi, quest'ultima, per il momento accantonata dal tecnico faunistico Alberto Testa: Nella nostra provincia attualmente mancano dati certi sulle presenze e sui quantitativi predati.  

A livello provinciale il problema degli ittiofagi non ha infatti assunto ancora grandi proporzioni – commenta. Meglio affrontarlo a livello quanto meno , se non nazionale, con delle direttive che ora mancano. Negli ultimi decenni il numero dei cormorani è cresciuto enormemente in tutta Europa anche per le misure di tutela accordate alla specie: in Italia infatti il cormorano è specie protetta ai sensi di legge.

Secondo il presidente della Provincia Valerio Bettoni la questione cormorani – ha dichiarato in assemblea – andrebbe discussa su uno dei prossimi tavoli dell'Unione delle Province Lombarde. Anche l'assessore provinciale Luigi Pisoni (Agricoltura, caccia e pesca) ha fatto intendere che il fenomeno andrebbe gestito a livello collegiale. Vero è che il nuovo inquilino delle acque bergamasche – non rappresenta certamente un problema per gli ecosistemi acquatici paragonabile a quello grosso del consumo idrico (le derivazioni) rispetto al normale deflusso dei nostri corsi d'acqua: ha sottolineato il responsabile del servizio faunistico Giacomo Moroni.

Dopo l'Adda, i cormorani stanno conquistando anche Serio e Brembo. Quali posti prediligono per cacciare nelle acque orobiche? Sicuramente tutto il tratto dell'Adda, l'Oglio e il lago di Iseo, ma fanno qualche puntata per andare a caccia anche su Brembo, Serio, Oglio e il torrente Imagna – rileva Alberto Testa. Intanto il Parco dell'Adda Nord si è fatto promotore di un incontro con l'Istituto nazionale della fauna selvatica (Infs), al quale sicuramente aderiranno anche le province di Bergamo, Lecco e Milano, per l'individuazione di una strategia di intervento mirata a contenere gli effetti della presenza dei cormorani sull'Adda.

Non va infatti ignorato che su tutta l'asta del fiume ricompresa nel Parco vige il divieto di caccia e che eventuali interventi di contenimento della specie devono necessariamente essere concordati con l'ente gestore. La proverbiale efficienza del cormorano come pescatore può infatti incidere significativamente sulle popolazioni di trote e non solo. Il suo elevato fabbisogno alimentare giornaliero nei nostri avviene soprattutto a danno di novellame e adulti. Le portate non abbondanti e la presenza di pesce concentrato nelle poche buche presenti nell'alveo dei fiumi, favoriscono inevitabilmente l'azione predatoria dei cormorani.

Questo uccello acquatico di grandi dimensioni è per la una specie che compare regolarmente nella stagione invernale e nei periodi di migrazione. È un abilissimo pescatore in grado di catturare diverse specie di pesci a seguito di immersioni che possono raggiungere la profondità di dieci metri. Insomma, la conflittualità con gli interessi della è destinata a far discutere.

Teresa Capezzuto – L'Eco di Bergamo