Le più antiche sculture della Valle Brembana
_Culture e Tradizioni 2 Commenti »Alcuni dei manufatti che si descriveranno in questo scritto sono già apparsi anni fa sul bimestrale Zogno Notizie in occasione dei loro ritrovamenti. Tuttavia poiché il loro rinvenimento è stato abbastanza diluito nel tempo e poiché spesso avveniva poco prima che la rivista andasse in stampa, oltre all’annuncio della scoperta non c’è mai stata la possibilità di pubblicare il risultato di indagini e di confronti con manufatti simili di territori vicini a quello brembano per cui non è mai stato possibile evidenziare la sostanziale unitarietà di contesto, di stile di fattura e di notevole antichità che li caratterizzano. Questa analisi si è resa possibile invece nell’ultimo lasso di tempo ed è parso interessante riportarne i risultati per apprezzare e comprendere meglio il significato e la funzione di queste opere. Da tempo immemorabile esistono sul sagrato della chiesa parrocchiale di Zogno due facce scolpite, in gergo locale chiamate maschere, che fanno da sostegno a due panchine di pietra: una è conservata piuttosto bene, l’altra è alquanto danneggiata nel naso. Una terza faccia in buono stato fu rinvenuta durante i lavori di ristrutturazione del sagrato sotto la guida dell’ex parroco di Zogno don Giulio Gabanelli nel 1972 e collocata ora nel Museo di S. Lorenzo di questo paese. I lineamenti dei tre visi, assai allungati e identici sono abbozzati in maniera essenziale per non dire schematica.