Piani di Artavaggio

Cremeno, Cassina, Moggio Il polo sciistico fa sul serio
Dopo un'attesa durata otto anni, tre sindaci si riuniscono, ma Barzio non c'è
Seggiovia e skilift i primi obiettivi, Locatelli: «Non possiamo più stare fermi»

MOGGIO Artavaggio riparte da una seggiovia e da un mini- lift. una strada carrozzabile dal versante di fino in quota – i lavori dovrebbero iniziare fra poche settimane – e la località valsassinese non vuole perdere il treno e «subire» l'invasione dei bergamaschi senza offrire nulla. Così per giovedì il sindaco di Moggio, Umberto Locatelli, incontrerà i colleghi di Cremeno e Cassina, Fabrizio Valsecchi e Paolo Bianchi, per gettare le basi affinché si dia seguito innanzitutto al progetto di ski-lift e seggiovia ai Piani Artavaggio. Cambia la priorità: prima 'annunciato tunnel di collegamento tra Artavaggio e i barziesi Piani di Bobbio si pensa a dare la precedenza alle attrezzature nella località moggese. L'apertura della nuova strada Lecco-Ballabio nel febbraio del 2006, cinque mesi dopo quella della funivia di Moggio chiusa da sette anni, adesso arriva anche la strada da Taleggio: «A questo punto è indispensabile procedere – commenta Locatelli -. Otto anni fa abbiamo firmato l'accordo di programma per il polo sciistico e nulla è stato fatto».

Piani di Artavaggio

L'avvio della discussione per dare via all'iter della costruzione degli nasce monco. Cioè senza Barzio, la località principe dell'altopiano valsassinese. «Barzio è già impegnato in un grosso sforzo economico per contribuire alla costruzione della nuova seggiovia Camosci a Bobbio», cerca di giustificare Locatelli. Come da accordi infatti, Barzio versa in opere circa 400mila euro alle Imprese turistiche barziesi. Che a loro volta ne mettono più di tre milioni per realizzare la nuova quadriposto (sarà pronta all'apertura della prossima stagione sciistica in dicembre). Quindi, per Locatelli: «Barzio sta facendo la sua parte.

Naturalmente le porte sono sempre aperte a questa amministrazione qualora decida di sedersi attorno al nostro tavolo». Intanto la speranza è legata al fatto che questa sia la volta buona per lanciare il progetto: «I soldi ci sono nei bilanci di Comuni e della Comunità Montana della Valsassina. In corso d'opera verranno coinvolte anche la Provincia, la Regione e tutti gli enti in qualche modo interessati al rilancio dei Piani di Artavaggio, categorie produttive per prime». La strada è lunga e tutta in . Locatelli ne è consapevole, ma resta ottimista. Gli brillano gli occhi quando vede gli tornare ad Artavaggio che salgono a bordo della prevista seggiovia e del piccolo ski-lift al campo scuola. «Non si può lasciare Artavaggio privo di qualsiasi attrezzatura utile allo sci – prosegue il sindaco -. I rifugi svolgono un lavoro encomiabile, ma ben si capisce che per promuovere una stazione turistica a quasi duemila metri serve molto di più. Soprattutto considerata la concorrenza agguerrita e sempre più competitiva della Valtellina. Abbiamo il collegamento veloce da , la funivia, fra poco anche la strada di Taleggio: non possiamo più starcene con le mani in mano a chiacchierare».

Beppe Grossi – Tratto da “La Provincia di Lecco” del 25 settembre 2007

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