San Pellegrino Terme, il progetto dei sogni
Senza categoria Articolo letto da 4.078 utenti - Pubblicato il 8 Luglio 2008Svelato il piano, Vince l'architetto francese Dominique Perrault: così cambierà il volto del centro orobico. La parola d'ordine è recuperare in chiave moderna lo stile Liberty. Il plauso di Formigoni. Il sindaco Scanzi: “Eravamo una bella addormentata nel bosco, adesso ci sveglieremo”. San Pellegrino e la Valle Brembana torneranno agli antichi splendori. E sarà un francese a portare l'opera a termine. L'architetto Dominique Perrault si è aggiudicato la competizione per il rilancio a livello internazionale del comune e di tutta l'area, un'operazione denominata “benesserea sette stelle” e resa possibile dalla collaborazione tra settore pubblico e imprenditori privati. Il progetto del 55enne francese, presentato ieri al Teatro Versace di milano, ha sconfitto quelli di illustri colleghi portoghesi, statunitensi, spagnoli, giapponesi e anche italiani.
Per realizzarlo occorreranno 150 milioni di euro di investimenti, stanziati dopo l'accordo del 2007 tra Regione Lombardia, provincia di bergamo, comune di San Pellegrino, gruppo Percassi/Stilo e Premium Retail. I lavori dureranno tre anni, durante i quali verranno ristrutturati il Casinò, nato nel 1904, il Grand Hotel (quello di Fellini e Quasimodo) e saranno creati un nuovo centro termale, negozi e appartamenti, parchi, centri sportivi e tutte le infrastrutture che saranno necessarie. Un centro di benessere extra-lusso a poca distanza da una Milano che si prepara ad accogliere l'Expo del 2015. «Ma non colleghiamo le due cose – chiede il presidente della Regione, Roberto Formigoni –, in Lombardia succedono tante cose a prescindere dall'Expo. Certo, ora c'è ed è una cosa in più, ma questo progetto è nato nel 2006 ed è stato battezzato nel 2007, dunque ben prima che Milano si aggiudicasse l'esposizione». Il governatore ha anche sottolineato l'importanza della sinergia tra settore pubblico e privato in una «Lombardia che va avanti veloce, senza dimenticare tradizione, cultura e sviluppo».
La struttura ideata da Perrault è moderna ma mira a recuperare anche i fasti Liberty che hanno fatto la fortuna della San Pellegrino di inizio secolo. Un approccio che vuole mescolare modernità e tradizione, puntando alla qualità della vita e al rilancio del turismo come volano economico per tutta la zona. Un appello fatto proprio anche da Gianluigi Scanzi, sindaco di San Pellegrino. «Il nostro comune era una bella addormentata nel bosco – spiega con una certa vena poetica – in attesa di qualcuno che credesse in lei e la svegliasse. Ma questa opportunità deve allargarsi a tutta la Valle Brembana e non fermarsi a San Pellegrino ». Un'occasione importante anche per valerio bettoni, presidente della provincia di Bergamo, che la definisce «una risposta concreta a un mondo che cambia velocemente in una regione che va altrettanto veloce ».
A contribuire all'arrivo dei turisti però non ci sarà solo l'Expo, ma la vicinanza all'aeroporto di orio al serio, che sarà facilmente raggiungibile, promette il presidente Formigoni. L'obiettivo dichiarato è riportare San Pellegrino e la val Brembana in quel percorso storico e architettonico che l'hanno resa famosa, insieme alla sua acqua. «I grandi progetti internazionali su cui oggi si punta – conclude Formigoni – sono capaci di dare una risposta ai cittadini di un mondo globalizzato. Anche una località piccola come San Pellegrino può aspirare a essere città del mondo».
E Penati rilancia “Giusto che l'Expo si allarghi fin qui”
Il presidente: venivo a vederci la grande Inter San Pellegrino come fonte di ricordi per il presidente della provincia di Milano, Filippo Penati. «Ci andavo quando ero bambino – ricorda con nostalgia – perché seguivo il ritiro della grande Inter». Si perde nel ricordo di quei nomi che hanno lasciato il segno nella storia della squadra nerazzurra, ma torna subito alla realtà pensando all'expo 2015. « È giusto che l'Expo si allarghi – spiega –. Quella che avremo tra sette anni deve essere una grande occasione non solo per Milano, ma anche per il resto del territorio, compreso il paese. Quello che è importante è non perdere un marchio come San Pellegrino, che per la sua storia è diventato famoso a livello mondiale».
Chi è Perrault Il progettista delle sensazioni amato in tutto il mondo
Tutti lo chiamano da sempre l'architetto delle sensazioni. Dominique Perrault, il neo-vincitore del progetto che ridarà “vita” a San pellegrino, è nato a Clermont Ferrand, un piccolo comune nel cuore della Francia, nel 1953. Dopo la laurea in architettura conseguita presso l'École nationale supérieure des Beaux-Arts di Parigi nel 1978 e una specializzazione in Storia, ha fondato il suo studio a Parigi. Negli anni a venire saranno aperti nuovi studi, alcuni dei quali in Lussemburgo, in Russia e in Spagna.
La Scuola d'Ingegneria ESIEE a Marne-la-Vallee nel 1984 e l'Hotel Industriel Berlier a Parigi nel 1986 hanno segnato il suo ingresso sulla scena dell'architettura internazionale, che lo ha visto a volte protagonista controverso, come per il suo progetto della Bibliothèque Nationale de France. Docente nelle università di tutto il mondo, vincitore di un elenco infinito di premi, è anche autore di progetti realizzati sempre in ogni continente, dalla Gran Bretagna alla Corea. Perrault ha progettato, tra gli altri, il nuovo Quartiere Fiera di Milano, la Torre San Paolo Imi a Torino e la nuova sede dell'università di architettura a Venezia. Ora la sua nuova sfida si chiama Val Brembana.
Silvia Cravotta – DNEWS
Rilancio di San Pellegrino Terme e Grand Hotel.. dal Forum della Valle Brembana
Inserito il 8 Luglio 2008 alle ore 11:33 GMT+0100
mha, vedendo le immagini andava bene piu’ per Gardaland che per la Valle Brembana, dove la natura ancora la fa da padrone.
Natura e benessere, non quei inguardabili cuboni.
Inserito il 8 Luglio 2008 alle ore 14:28 GMT+0100
…speriamo non tocchino il parco della fonte con le sue piante secolari….nel modellino sembrava ci fosse una colata di cemento al suo posto!
Inserito il 8 Luglio 2008 alle ore 15:06 GMT+0100
Un progetto al limite del ridicolo, un’offesa al grande Squadrelli architetto di un Liberty stupendo che solo adesso la ns. amministrazione vuole farci credere di voler valorizzare. Quanto potere decisionale hanno avuto i ns amministratori in questa scelta?
Inserito il 8 Luglio 2008 alle ore 20:28 GMT+0100
Si rimanda alla discussione sul forum
http://forum.valbrembanaweb.com/novita-valle-brembana-f52/rilancio-pellegrino-terme-grand-hotel-t1145-63.html#p35260
con l’invito di argomentare le proprie opinioni e non dare giudizi gratuiti…l’argomento è troppo importante per essere affrontato con leggerezza
Inserito il 8 Luglio 2008 alle ore 20:50 GMT+0100
..nessuna meraviglia, domina il capitalismo ormai in tutto il pianeta ed è naturale e storico che, come “il nulla” della Storia Infinita, si mangi tutto e ormai sia alle porte dell’incontaminata valle. Paradossalmente la valle brembana ha in sè conservato finora questa ricchezza naturale che però, di fronte all’evoluzione del tempo, l’ha condotta all’isolamento. Isolamento divino e poetico dei suoi paesaggi ma isolamento umano nell’incapacità di riconoscere lo straniero, viandante fondamentale ormai nel tempo.
Percassi ha colto il lato “semplice” di questa debolezza e la maschera di complessità per esaltare il suo progetto economico. Progetto di per se straordinario, guai a minimizzare l’affascinante arte di Perrault, capace di regalare fantasia in ogni sua opera; ma si sa, la critica all’artista è libera, talvolta crudele ma per questo divina. La critica ad un imprenditore invece è facile e scontata perchè basata sulla sua banalità. Io personalmente seguo con interesse l’evoluzione di questo rilancio e sebbene non ne condivida la linea imprenditoriale, ne condivido l’intuizione. Il problema è che le intuizioni degli imprenditori hanno poi bisogno di 7 stelle finte per sopravvivere mentre quelle degli artisti si trovano sempre e solo al di là delle montagne.
Inserito il 8 Luglio 2008 alle ore 21:46 GMT+0100
Trovo il progetto geniale, e non sono affatto d’accordo con chi sostiene che questo comprometta la bellezza di S. Pellegrino. Certe iniziative cancelleranno qualche cosa del passato ma, sicuramente creeranno ” cose ” che i posteri potranno ammirare.
Inoltre passatemi un piccolo sfogo, per troppi anni ci siamo pianti addosso perchè la Valle moriva, perchè rimaneva immobile davanti al suo inesorabile declino ora che finalmente qulche cosa di importante si muove e che, comunque sia, porterà benefici sotto mmolteplici aspetti a tutta la notra bella Val Brembana, non facciamo come spesso accade i ” bastian contrari ” ma guardiamo con ottimismo e condivisione al progetto di rilancio di S. Pellegrino con la speranza che faccia da traino a tutta la Val Brembana.
Senza l’azzardo dei primi del 900 non potremmo ammirare lo stile librty presente oggi a S. Pellegrino pertanto ben venga l'”azzardo” di oggi.
Inserito il 9 Luglio 2008 alle ore 12:39 GMT+0100
per ulteriori commenti si rimanda all’apposito topic di discussione sul forum di Valbrembanaweb.
http://forum.valbrembanaweb.com/novita-valle-brembana-f52/rilancio-pellegrino-terme-grand-hotel-t1145-63.html#p35260
grazie