San Pellegrino Terme, progetto dei sogni Svelato il piano, Vince l'architetto francese Dominique Perrault: così cambierà il volto del centro orobico. La parola d'ordine è recuperare in chiave moderna lo stile Liberty. Il plauso di Formigoni. Il sindaco Scanzi: “Eravamo una bella addormentata nel bosco, adesso ci sveglieremo”. San Pellegrino e la Valle Brembana torneranno agli antichi splendori. E sarà un francese a portare l'opera a termine. L'architetto Dominique Perrault si è aggiudicato la competizione per il rilancio a livello internazionale del comune e di tutta l'area, un'operazione denominata “benesserea sette stelle” e resa possibile dalla collaborazione tra settore pubblico e imprenditori privati. Il progetto del 55enne francese, presentato ieri al Teatro Versace di , ha sconfitto quelli di illustri colleghi portoghesi, statunitensi, spagnoli, giapponesi e anche italiani.

Per realizzarlo occorreranno 150 milioni di euro di investimenti, stanziati dopo l'accordo del 2007 tra Regione Lombardia, , comune di San Pellegrino, gruppo Percassi/Stilo e Premium Retail. I lavori dureranno tre anni, durante i quali verranno ristrutturati il Casinò, nato nel 1904, il Grand Hotel (quello di Fellini e Quasimodo) e saranno creati un nuovo centro termale, negozi e appartamenti, parchi, centri sportivi e tutte le infrastrutture che saranno necessarie. Un centro di benessere extra-lusso a poca distanza da una Milano che si prepara ad accogliere l'Expo del 2015. «Ma non colleghiamo le due cose – chiede il presidente della Regione, Roberto Formigoni –, in Lombardia succedono tante cose a prescindere dall'Expo. Certo, ora c'è ed è una cosa in più, ma questo progetto è nato nel 2006 ed è stato battezzato nel 2007, dunque ben prima che Milano si aggiudicasse l'esposizione». Il governatore ha anche sottolineato l'importanza della sinergia tra settore pubblico e privato in una «Lombardia che va avanti veloce, senza dimenticare tradizione, cultura e sviluppo».

La struttura ideata da Perrault è moderna ma mira a recuperare anche i fasti Liberty che hanno fatto la fortuna della San Pellegrino di inizio secolo. Un approccio che vuole mescolare modernità e tradizione, puntando alla qualità della vita e al rilancio del turismo come volano economico per tutta la zona. Un appello fatto proprio anche da Gianluigi Scanzi, sindaco di San Pellegrino. «Il nostro comune era una bella addormentata nel bosco – spiega con una certa vena poetica – in attesa di qualcuno che credesse in lei e la svegliasse. Ma questa opportunità deve allargarsi a tutta la Valle Brembana e non fermarsi a San Pellegrino ». Un'occasione importante anche per , presidente della provincia di Bergamo, che la definisce «una risposta concreta a un mondo che cambia velocemente in una regione che va altrettanto veloce ».

A contribuire all'arrivo dei turisti però non ci sarà solo l'Expo, ma la vicinanza all'aeroporto di , che sarà facilmente raggiungibile, promette il presidente Formigoni. L'obiettivo dichiarato è riportare San Pellegrino e la Brembana in quel percorso storico e architettonico che l'hanno resa famosa, insieme alla sua acqua. «I grandi progetti internazionali su cui oggi si punta – conclude Formigoni – sono capaci di dare una risposta ai cittadini di un mondo globalizzato. Anche una località piccola come San Pellegrino può aspirare a essere città del mondo».

E Penati rilancia “Giusto che l'Expo si allarghi fin qui”
Il presidente: venivo a vederci la grande Inter San Pellegrino come fonte di ricordi per il presidente della provincia di Milano, Filippo Penati. «Ci andavo quando ero – ricorda con nostalgia – perché seguivo il ritiro della grande Inter». Si perde nel ricordo di quei nomi che hanno lasciato il segno nella storia della nerazzurra, ma torna subito alla realtà pensando all'. « È giusto che l'Expo si allarghi – spiega –. Quella che avremo tra sette anni deve essere una grande occasione non solo per Milano, ma anche per il resto del territorio, compreso il paese. Quello che è importante è non perdere un marchio come San Pellegrino, che per la sua storia è diventato famoso a livello mondiale».

Chi è Perrault Il progettista delle sensazioni amato in tutto il mondo
Tutti lo chiamano da sempre l'architetto delle sensazioni. Dominique Perrault, il neo-vincitore del progetto che ridarà “vita” a San pellegrino, è nato a Clermont Ferrand, un piccolo comune nel cuore della Francia, nel 1953. Dopo la laurea in architettura conseguita presso l'École nationale supérieure des Beaux-Arts di Parigi nel 1978 e una specializzazione in Storia, ha fondato il suo studio a Parigi. Negli anni a venire saranno aperti nuovi studi, alcuni dei quali in Lussemburgo, in Russia e in Spagna.

La Scuola d'Ingegneria ESIEE a Marne-la-Vallee nel 1984 e l'Hotel Industriel Berlier a Parigi nel 1986 hanno segnato il suo ingresso sulla scena 'architettura internazionale, che lo ha visto a volte protagonista controverso, come per il suo progetto della Bibliothèque Nationale de France. Docente nelle università di tutto il mondo, vincitore di un elenco infinito di premi, è anche autore di progetti realizzati sempre in ogni continente, dalla Gran Bretagna alla Corea. Perrault ha progettato, tra gli altri, il nuovo Quartiere Fiera di Milano, la Torre San Paolo Imi a Torino e la nuova sede dell'università di architettura a Venezia. Ora la sua nuova sfida si chiama Val Brembana.

Silvia Cravotta – DNEWS

Rilancio di San Pellegrino Terme e Grand Hotel.. dal Forum della Valle Brembana