casino sampeAvviata la demolizione del vecchio stabilimento: al suo posto entro il 2010 nuove Terme, e negozi. San Pellegrino Terme ore 8 di ieri: un escavatore 'impresa Despe di Torre de' Roveri inizia a demolire una pensilina che faceva parte del vecchio stabilimento di imbottigliamento della Sanpellegrino spa. Per la cittadina termale è un po' l'inizio simbolico di una nuova epoca. Un pezzo di storia che poco alla volta, nelle prossime settimane, se ne andrà definitivamente, per lasciare spazio alla San Pellegrino del futuro. Il progetto di rilancio della cittadina termale, quindi, firmato Antonio , ma anche da Comune, Provincia, Regione (e recentemente dalla Sanpellegrino spa), inizia laddove, oltre un secolo fa, era iniziata la fortuna del piccolo paese della Valle Brembana.

Siamo in via Taramelli, a poche decine di metri dalla fonte storica: qui nel 1899 venne aperto lo stabilimento per l'imbottigliamento dell'acqua minerale e, all'inizio degli anni Trenta del secolo scorso, i reparti che iniziarono a produrre l'aranciata Sanpellegrino. Proprio dal capannone dove, ancora fino a qualche anno fa, si produceva aranciata, è iniziata la demolizione della vecchia area termale di San Pellegrino Terme, ormai dismessa da tempo. Al suo posto (entro metà del 2010, secondo i tempi previsti dal ) dovranno sorgere le nuove Terme, un centro residenziale-commerciale, mille parcheggi coperti e il nuovo .

La demolizione è iniziata ufficialmente oggi (ieri per chi legge, ndr) – dicono dalla Despe di Torre de' Roveri – ma entrerà nel vivo la prossima settimana, quando anche la sarà chiusa al traffico. Si è provveduto ad abbattere una pensilina per fare spazio a quella che sarà l'area di cantiere vera e propria. Spazio che consentirà di muovere i mezzi. Si lavorerà su più fronti contemporaneamente, a seconda delle esigenze di cantiere, utilizzando escavatori con pinze e sistemi sofisticati di taglio al diamante. Inoltre si utilizzeranno macchine con bracci alti per poter arrivare ad altezze oltre i trenta metri. Si impiegheranno, comunque, tecniche non invasive, per ridurre al minimo vibrazioni, rumori e polveri.

Oltre al capannone di imbottigliamento dell'aranciata, quindi, saranno demoliti il vecchio stabilimento dell'acqua minerale (posto a valle di via Taramelli), lo spaccio aziendale, l'albergo Terme e l'ex albergo-ristorante Villa Emilia. I tempi previsti per il completamento della demolizione sono di sei mesi, quindi entro la fine dell'estate.

L'intero complesso dell'area termale è ormai dismesso dalla fine del 2006 ed è diventato di proprietà del gruppo Percassi dallo scorso giugno. In questi sei mesi la Sanpellegrino ha provveduto a portare via gli ultimi materiali e i tir e a svuotare completamente i capannoni. Così come è stata svuotata anche Villa Emilia, acquistata dal gruppo Percassi.

Il progetto di rilancio prevede in quest'area la realizzazione del nuovo centro termale: sarà realizzato su 3.500 metri quadrati, avrà 300 parcheggi coperti e sarà collegato direttamente all'hotel Terme. Il centro termale sarà una vera e propria medical spa dotato di personale medico specialistico che offrirà le proposte più avanzate per trattamenti di medicina estetica, cure antiaging, dietologia e cosmetologia, nonché percorsi ludici-termali con piscine al coperto e all'aperto. Per la sua realizzazione, per ora, sono stati stanziati tramite l'accordo di programma con Regione, Provincia e Comuni 13 milioni di euro (ma potrebbero servirne di più); a partire dal giorno di apertura (previsto a metà 2010) la proprietà passerà al Comune mentre il gruppo Percassi avrà la gestione trentennale. Proprio la settimana scorsa, intanto, sono stati presentati i sette progetti che parteciperanno al concorso internazionale per le nuove Terme. Entro fine mese, anche col supporto di una commissione di esperti, sarà scelto il progetto vincitore che verrà presentato entro giugno in Consiglio comunale. «I progetti sono tutti di ottima qualità – spiegano dal Gruppo Percassi. Sostanzialmente siamo rimasti nei tempi previsti finora dall'intera operazione e siamo veramente soddisfatti».

Sempre nell'area termale è prevista la realizzazione di un centro residenziale-commerciale (una trentina di negozi con marchi di qualità con altri 700 posti auto coperti); l'hotel Terme sarà ricostruito ex novo e sarà una struttura a 5 stelle, collegata direttamente al Casinò municipale e alle Terme.

Infine, l'ex ristorante e albergo Villa Emilia, realizzato a inizio Novecento, all'epoca d'oro di San Pellegrino, sarà demolito per fare spazio a una rotonda, nei pressi dell'ex strada statale. Secondo i progetti, infatti, l'ingresso principale degli utenti del nuovo centro termale, avverrà dallo svincolo nord della variante. In tal modo si eviterà di appesantire il traffico nel centro storico.

A marzo, invece, è previsto l'avvio dei lavori per il recupero delle facciate del , per l'ampliamento dell'istituto e per i nuovi sottoservizi delle località Vetta, Paradiso e Aplecchio (saranno rifatti illuminazione, fognature, acquedotti, rete elettrica e metano). Tutti gli interventi sono già stati appaltati.

Giovanni Ghisalberti – L'Eco di Bergamo