annuarioI rifugi sono aperti, i percorribili (facendo attenzione ancora alle ultime «lingue» di rimaste nei canaloni) e quindi anche la stagione escursionistica sulle è iniziata.

Sabato, alle 17, nella piazzetta davanti alla sede di Piazza Brembana, ci sarà la presentazione 'annuario 2008 del Cai, sezione Alta Valle Brembana. Con i racconti dei soci, le novità, le curiosità sui rifugi, e la nuova cartina del sentiero della Orobie Occidentali, fatto realizzare dal Cai in migliaia di copie (a mo' di tovaglietta, reperibile in tutti i rifugi).

«Ci siamo lasciati alle spalle un inverno difficilissimo – spiega il presidente del Cai Gianni Molinari -. Molti sentieri sono stati rovinati dalle nevicate abbondanti e la grande quantità di acqua disponibile e la primavera hanno fatto il resto: le piante e il verde, fino a 1.600-1.700 metri di quota, sono più rigogliosi del solito. Soci e amici, in queste settimane, hanno provveduto alla sistemazione e alla pulizia degli itinerari, ora tutti percorribili».

Tra le curiosità dell'annuario anche il racconto di Claudio Locatelli, Mario e Silvano Sonzogni, del famoso «incontro» con l'orso JJ5, avvenuto nell'agosto del 2008. «Stiamo attraversando un periodo non facile – scrive Molinari a introduzione dell'annuario – e anche l'economia della nostra valle non è certo rosea. Proprio per questo motivo bisogna sfruttare i beni che abbiamo disponibili in natura. Dobbiamo sviluppare un turismo semplice, a diretto contatto con la natura, valorizzando ciò che il nostro territorio offre.

Le opportunità ci sono, bisogna saperle cogliere». «I rifugi – continua il presidente del Cai – contribuiscono a soddisfare le richieste turistiche e sono una realtà economica non indifferente. Per questo abbiamo proposto e sostenuto la riqualificazione del baitone di Azzaredo (sopra , ndr) in rifugio, situato in posizione strategica sul sentiero 101».

Infine «ci siamo proposti di continuare a vigilare sul territorio, prendendo posizione sulla captazione indiscriminata di acqua, sull' dell', appoggiando invece la banda larga, la diffusione di Internet, la ricezione dei cellulari nella zone scoperte e tutto ciò che possa favorire lo sviluppo turistico e garantire una vita migliore a tutti».

L'Eco di Bergamo