Strada da sistemare? Tre mesi di ecopass portano 13 mila euro
Senza categoria Articolo letto da 1.114 utenti - Pubblicato il 18 Novembre 2012Roncobello – L'ecopass ha funzionato. Parola del sindaco di roncobello, Andrea Milesi: poco più di tre mesi di pedaggio sulla strada comunale Capovalle-Mezzeno hanno reso alle casse comunali 13 mila euro. Soldi che serviranno per la manutenzione della stessa strada, utilizzata d'estate da migliaia di escursionisti per raggiungere la Conca di Mezzeno e, da qui, altre mete delle orobie occidentali, dai Laghi Gemelli al passo Branchino, dai Tre Pizzi al monte Arera. L'idea della strada a pagamento nasce la scorsa estate: il tracciato parte da Capovalle (1.130 metri) e, dopo sei chilometri, arriva alla Conca di Mezzeno (1.600 metri), dove non vi sono abitazioni. Un tracciato, realizzato negli anni Sessanta, progressivamente asfaltato e utilizzato dagli appassionati di montagna (in alcuni fine settimana estivi con punte di 200-300 persone), quindi, per la maggior parte non residenti. Ma anche una strada che si deteriora facilmente, causa ghiaccio e neve. Tanto che, da alcuni giorni è stata chiusa al traffico proprio per il pericolo.
«Perché, allora, non far pagare un ticket per raccogliere i fondi necessari alla sua manutenzione?», si sono chiesti gli amministratori di Roncobello. Visto, appunto, che è utilizzata soprattutto da non residenti. E poi, nella delibera del Consiglio comunale di giugno che approva il pedaggio, si spiega anche che il provvedimento servirà per ridurre «inquinamento ambientale, acustico e dell'aria in un ambito particolarmente significativo e meritevole dal punto di vista paesaggistico». Quindi una sorta di ecopass a difesa dell'ambiente: due euro per il ticket giornaliero da ritirare al parcometro a inizio strada, 5 euro per il settimanale, 15 per il mensile e 30 per lo «stagionale».
Il pass da pagare, probabilmente, non ha fatto diminuire il traffico. Certo, però, è che i fondi raccolti, soprattutto ora in tempi di «vacche magre», rappresenteranno manna per il piccolo Comune di Roncobello. Proprio per tenere in buono stato e garantire sicurezza a quella strada. Da metà giugno, quando l'ecopass è entrato in vigore, a fine settembre, quando è stato tolto (sarà reintrodotto la prossima estate, da giugno a settembre), sono stati staccati 6.000 ticket, per la maggior parte giornalieri. «Per le casse del nostro Comune i 13 mila euro di introiti sono veramente importanti – dice il sindaco Andrea Milesi –. Li utilizzeremo per la manutenzione della strada (proprio l'estate scorsa è stato asfaltato l'ultimo tratto per una spesa di 85 mila euro, ndr)». A quanto pare, peraltro, le proteste per il pagamento non sono state poi tante. «Sinceramente ci attendevamo più lamentele – continua il sindaco – invece la maggior parte degli escursionisti ha accettato il ticket, con l'auspicio che appunto la strada sia sempre in buone condizioni».
Giovanni Ghisalberti – L'Eco di Bergamo
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19 Risposta a “Strada da sistemare? Tre mesi di ecopass portano 13 mila euro”
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Inserito il 18 Novembre 2012 alle ore 18:35 GMT+0100
Resta solo da sperare che la strada si fermi alla conca di Mezzeno e non si continui con la folle idea del prolungamento verso Ardesio. In nome del cosidetto “sviluppo turistico” l’Alta Valle ha gia’ pagato un prezzo fin troppo alto.
Inserito il 18 Novembre 2012 alle ore 21:54 GMT+0100
Se pensano di utilizzare i soldi dell’ecopass per prolungare la strada come dici tu … alla prima occasione .. gli sfascio la colonnina …
Io oggi salgo e pago senza battere ciglio, ma non tollero di essere economicamente partrecipe di un ultariore compromissione ambientale !
Inserito il 19 Novembre 2012 alle ore 09:28 GMT+0100
Purtroppo la storia recente in Alta Valle insegna che si e’ sempre proceduto per piccoli passi. Prima sparisce qualche pianta, poi un sentiero diventa misteriosamente sempre piu’ largo fino a diventare una carrozzabile e da ultimo compare l’asfalto! Non resta che sperare nel buon senso della amministrazione locale anche se, purtroppo, per ammissione dello stesso sindaco i progetti per il prolungamento della strada sono gia’ pronti…
Inserito il 19 Novembre 2012 alle ore 10:45 GMT+0100
Mi auguro solo che si riesca a provocare una reazione popolare se malauguratamente proseguissero con la FOLLE idea della la strada di collegamento.
E ora, ma è ora, ma è ora, anche se siamo già in ritardo, che la gente e le amministrazioni capiscano di smetterla di rovinare il territorio.
Guardate bene. Amministratori della valle (o delle mie brame…) cosa avete combinato. Da Foppolo, scempio inverosimile, e fino a Milano, senza spingermi oltre, siamo convogliati in un ammasso di cemento. Almeno il 20-30 % ( e forse anche di più)è inutilizzato. Non serve a nessuno se non solo a qualche speculatore e intrallazzato.
Benissimo il commento di chi mi ha preceduto!! Spero che sia seguito da moltissimi.
Inserito il 19 Novembre 2012 alle ore 12:00 GMT+0100
Qua purtroppo la conferma di quanto precedentemente detto:
http://news.valbrembanaweb.com/index.php/roncobello-ardesio-pronto-il-progetto/
Della strada Roncobello-Ardesio non c’e’ veramente alcuna necessita’ e le motivazioni alla sua base sono quantomeno ridicole. Innanzitutto non vedo come la strada possa essere importante per il turismo (a meno che non si intenda dare il via ad una nuova ondata di villette a 59.000 Euro chiuse per 3/4 dell’anno nella conca di Mezzeno). L’utilizzo come via di fuga e’ poi al limite della presa in giro, visto che la strada sarebbe aperta solo nei mesi estivi: se succede qualcosa d’inverno che si fa? Si va a piedi? E comunque, prima di poter “fuggire” verso Ardesio, bisogna prima arrivare a Roncobello/Capovalle e visto come e’ messa la strada forse e’ meglio lasciar perdere…
Inserito il 19 Novembre 2012 alle ore 12:27 GMT+0100
Tanto per intenderci sarebbe come pretendere,in caso di emergenza, di voler usare in pieno inverno la strada del Passo San Marco per andare verso Morbegno. Mah…
Inserito il 19 Novembre 2012 alle ore 12:49 GMT+0100
Vai sindaco di Roncobello, vai per la tua e nostra strada, lascia perdere la mentalita’ dei forestieri e burocrati, continua a far l’interesse della tua gente, verrai premiato.
cittadino di Roncobello
Inserito il 19 Novembre 2012 alle ore 13:30 GMT+0100
@ Carlo: se il vostro interesse consiste nel permettere l’ennesima, inutile colata di cemento in Alta Valle allora siamo messi bene! Basta dare un occhio a cosa e’ successo a Foppolo e Piazzatorre, dove la mancanza di una visione a lungo termine su una gestione equilibrata del territorio ha portato ad uno scempio ambientale senza precedenti. Nel breve periodo ne ricaverete forse qualche beneficio vendendo a caro prezzo i terreni edificabili, ma una volta costruite le case e passato l’effetto novita’ vi ritroverete nella stessa situazione di prima, se non peggio. La conca di Mezzeno va difesa a tutti i costi e l’esperienza della vicina Svizzera insegna. Recentemente e’ stato deciso di porre un freno alla costruzione sfrenata di seconde case nei cantoni alpini, ponendo un limite del 20%. Dal canto mio sarei veramente curioso di sapere per quali (reali!) motivi sei favorevole allo scempio della conca di Mezzeno.
Inserito il 19 Novembre 2012 alle ore 18:02 GMT+0100
Veramente è incomprensibile la risposta del Sig. Carlo!!
Pensa veramente che una strada vergogna come prospettata serva a qualcosa? Io frequento spesso la zona e devo ammettere che la trovata del pagameto del pedaggio è stata ottima. Si fermi li però. Caro Sig. Carlo, quanti appartamenti sfitti e in vendita ci sono a Roncobello? E poi se ne rende conto che già la strada da Moio a Roncobello è un tappo! Nei Paesi più “civili” si è riusciti a bloccare la cementificazione perchè gli abitanti vogliono vivere. Probabilmente Lei non si immagina cosa vuol dire vivere in mezzo al traffico e al cemento. Come si vive beneeee!!!! Ha detto bene il Sig. Fabrizio sullo scempio speculativo di Foppolo e Piazzatorre. Lei la pensi come vuole ma cerchi di vedere un po’ più in la del suo orticello che probabilmente poi sparirà.
Inserito il 19 Novembre 2012 alle ore 19:07 GMT+0100
Carissimo Carlo, cittadino di Roncobello, ti ricordo che è una ricchezza ascoltare l’opinione di tutti, chiudersi a riccio porta solo ad un isolamento culturale.
Nel 2012 leggere “forestieri” mi fa tornare indietro di 50 anni…, oggi nel paese/mondo è veramente fuori luogo.
Non capisco chi sono per te i forestieri, il dizionario dice : chi è di altro paese, quindi, ti ricordo che hanno contribuito per 13.000 euro alle casse del Comune, e i proprietari di seconde case contribuiscono notevolmente con IMU ed altre tasse.
Un saluto da parte di un NON residente, ma che ama profondamente Roncobello.
Inserito il 19 Novembre 2012 alle ore 19:45 GMT+0100
… il pensiero che forse stò finanziando il collegamento con Ardesio mi fa passare la voglia di andare a mezzeno …
Inserito il 20 Novembre 2012 alle ore 18:17 GMT+0100
Qualche anno fa Giulio Ottolini del CAI Bg ( ebbene si, era un ” frustrato” cittadino), scrisse un libretto in cui c’era un racconto futuribile, dell’ impossibile, in cui si parlava di un collegamento autostradale lungo la Val Brembana con relativa uscita al casello di Pagliari di Carona.
Giulio non è più tra noi da un po’ di anni, ma mi sa tanto che le sue ipotesi impossibili le stiamo realizzando noi.
E questo ” grazie ” all’ insipienza , ma spesso all’ interesse privato degli amministratori , locali , regionali o nazionali che siano.
La cronaca di queste ultime settimane lo dimostra ulteriormente; d’altronde qual’ e’ la molla che spinge una persona a farsi eleggere in qualche carica istituzionale e sopportare rotture di scatole infinite , magari denuncie, a volte l’incolumita’ personale, se non in cambio di qualcosa ?
Sono un valligiano anche se vivo in citta’. Ho fatto e faro’ di tutto e ancor di più per oppormi a realizzazioni distruttive della mia valle e questa ipotesi di collegamento Roncobello Ardesio lo è.
Le auto al Branchino non le voglio.
Inserito il 20 Novembre 2012 alle ore 18:31 GMT+0100
Questi che vengono dalle citta’ e pianura hanno tutti gli agi e comodita’ con colate di cemento in posti piu’ assurdi e vogliono che i valligiani vadano ancora con i muli! Vai Andrea sei tutti noi.
Inserito il 20 Novembre 2012 alle ore 20:26 GMT+0100
Se coloro che vengono dalle città e dalle pianure avessero tutti questi agi grazie alle colate di cemento…probabilmente non salirebbero in valle.E’ anche vero che che in Austria e Svizzera si sale in quota con i trenini a cremagliera e non con auto o muli.
Inserito il 21 Novembre 2012 alle ore 09:06 GMT+0100
La questione non e’ andar coi muli o meno, ma di (voler!)capire che non si valorizza un posto splendido come la conca di Mezzeno coprendolo di cemento! A costo di risultare ripetitivo, vorrei ricordare che altri paesi come Foppolo e Piazzatorre hanno gia’ seguito questa strada e con risultati disastrosi. Capisco che la vita in montagna sia dura ma Austria e Svizzera hanno ampiamente dimostrato che una gestione equilibrata e consapevole del territorio alpino alla lunga da’ risultati molto piu’ positivi che quelli immediati (ed effimeri) della cementificazione selvaggia. Tanto per non andare troppo lontano vorrei ricordare l’esempio di Zermatt (Svizzera) dove non e’ ammesso alcun traffico veicolare privato ed a cui si puo’ accedere solo con mezzi pubblici. Ebbene, mi sembra che li’ nessuno vada con i muli, viva nelle caverne e cacci con arco e frecce. In tante altre valli svizzere si e’ scelto di limitare pesantemente il traffico e la cementificazione e questa decisione e’ stata ampiamente ripagata da un aumento del turismo e di tutte le attivita’ ad esso collegate.
Inserito il 21 Novembre 2012 alle ore 09:24 GMT+0100
caro Fabrizio e’ tutto l’inverso invece, cosi’ si rallenta il turismo a Roncobello, solo per pochi che sono contretti a ritornare sulla strada di Mezzeno, pensa ad un valico con l’alta Val Seriana che potenzialità avrebbe. Lo stesso vale per la Ca’ San Marco e il Passo di Zambla dove passano migliaia di persone tutti gli anni. Qui non si costruiscono palazzoni come a Milano o Bergamo o Foppolo e Piazzatorre, si da l’opportunità di salire in alto e collegare due alte valli orobiche in pochi km e non mi sembra poco!
Lasciamo perdere le valli svizzere e austriache
quando anche voi (come gli amministratori cantonali) siete disposti ad investire e aiutare le popolazioni locali, allora se ne puo’ parlare. Qui invece mi da la senzazione che gli abitanti del luogo si fanno il cul… non hanno servizi e strade per la comodita’ di villeggianti e vacanzieri che 15 giorni all’anno vogliono trovare tutto bello e fatto, che poi alla fine si portano il mangiare da casa perche’ al supermercato costa meno!! del turismo povero non sappiamo che farcene! volete i servizi? bene allora pagate, come si pagan le autostrade, i trenini della svizzera e i passi dolomitici!
Inserito il 21 Novembre 2012 alle ore 20:15 GMT+0100
Caro Enrico,
perlomeno non prendiamoci in giro e diciamo le cose come stanno. Sai meglio di me che il Passo San Marco e’ aperto solo d’estate e sono ben note le discussioni tra il lato brembano e quello valtellinese sulla chiusura/pulizia della strada. Tutti gli anni e’ sempre la stessa storia. E, onestamente, pur girando la Valle in lungo ed largo dai tempi di mio nonno, io queste migliaia di persone non le ho mai viste. Idem per il Passo di Zambla. Sempre per via della chiusura invernale l’argomento di una possibile via di fuga verso Ardesio fa acqua da tutte le parti. Inoltre, anche ammesso che si facesse la strada vorrei ricordarti che a Capovalle prima bisogna arrivarci e sai meglio di me che prima di Roncobello ci sono due strettoie in cui ci passa a malapena una macchina. Prima di buttare soldi nel collegamento con Ardesio, non sarebbe forse meglio investirli nel rimodernamento della strada che porta a Roncobello? Tu dici che non si vogliono costruire palazzi ma solo una strada. Ebbene, l’esperienza dell’Alta Valle insegna che dove c’e’ una strada prima o poi compaiono anche delle case. E’ solo questione di tempo prima che il palazzinaro di turno metta gli occhi sulla conca e la riempia di cemento.
Per quanto riguarda le valli svizzere, anche qui ti devo fare un appunto. E’ vero che in Svizzera si paga (ed a volte anche caro) l’accesso a determinate valli ed i trenini. Ma proprio qui sta il punto. La gente paga (ed i trenini sono sempre pieni) perche’ sa che una volta arrivata a destinazione trovera’ un ambiente ben curato, con il giusto equilibrio tra l’ambiente e l’uomo. Giusto per riprendere l’esempio di Zermatt, nessuno ci andrebbe mai se fosse stata devastata come Foppolo! Io pago ben volentieri i due euro per l’accesso alla conca, ma una volta arrivato mi aspetto di potermi godere la mia giornata in santa pace e non di vedere le solite villette a 59.000 euro sempre chiuse!
La tua affermazione sul turismo povero la trovo infine perlomeno poco rispettosa, sopratutto considerando la attuale situazione economica. Sono finiti i tempi della “Piazzatorre da bere”, con Pippo Baudo sulla cabinovia a far pubblicita’. Non tutti si possono piu’ permettere due-tre settimane di vacanza! Se va bene qualche giorno, e sempre con un occhio al portafoglio. E se si puo’ risparmiare sulla spesa perche’ no? Del resto anche la gente in Alta Valle scende ai centri commerciali di Bergamo per fare la spesa grossa! Poco tempo fa ho comprato un chilo di pane a Branzi e l’ho pagato quasi quattro euro. Ti sembra giusto?
Inserito il 21 Novembre 2012 alle ore 20:30 GMT+0100
E’ roba da matti!
Uno dei grossi probòemi di oggi è lo scempio che si fa delle montagne, delle foreste, delle coltivazioni intensive che non servono ( dati alla mano ) se non a arricchire pochissime persone a danno di milioni d’altre. Altro grossissimo problema riguarda l’inquinamento atmosferico. Proprio oggi, mentre scendevo sulla strada che dal rifugio Calvi porta a Carona sono passate due macchine. Il gas che hanno scaricato e le nuvole bianche che uscivano dalla marmitta ci ha intossicati tutti. Alla faccia della buona aria di montagna. Questo capiterà a Roncobello. Vi va bene???
Speriamo di no!!
Inserito il 22 Novembre 2012 alle ore 10:03 GMT+0100
Se non fosse che ci vanno di mezzo il posto di lavoro di tanti dipendenti e l’ esistenza stessa di un buon numero di aziede , ci sarebbe da ringraziare la crisi economica, che sta facendo si che tante case ed appartamenti costruiti nel recente passato restano invenduti , per cui si è costretti a valutare meglio se proseguire a costruire per poi non riuscire a vendere.
E lo stesso dicasi per le spese dei comuni.
Anche se poi arrivano i contributi regionali ( benvenuti per carità) , e allora tocca ai beneficiari ( comuni e società ) decidere come spenderli e a chi dare gli appalti …( o gli affidamenti senza appalto…).
Idea : proviamo a pensare per esempio a Carona paese chiuso al traffico, con un parcheggio x le auto dei turisti all’ ingresso paese ed eventualmente dei pass x i residenti ; un hotel un po’ caratteristico in zona Centrale Enel ed uno in zona pattinaggio/ partenza Laghi Gemelli; in centro l’ hotel già esiste…
In Svizzera ed Austria tanti paesi di fondovalle da anni hanno adottato con successo questa scelta e Carona mi sembra abbia caratteristiche tali x poter fare tale scelta, cosa ne pensate ?