Valtorta-Piani di Bobbio – Il rilancio di Valtorta- non si ferma. Il comprensorio sciistico a cavallo tra e Valsassina – aperto da giovedì con circa 10 mila sciatori in quattro giorni –, punta, nei prossimi due-tre anni, ad ampliare le aree sciabili. Con il rinnovo di una seggiovia e la posa di altri due impianti. «La seggiovia Orscellera – spiega l'amministratore delegato della società di gestione (la Itb), Massimo Fossati – è ormai vecchia e sarà sostituita. Prevediamo, invece, un nuovo impianto nella dei Megoffi, tra e Valtorta, e in località Di Nava, verso Barzio, con nuove piste». Un progetto da circa 4-5 milioni di euro che ha avuto il contributo del 20% della Regione Lombardia. Ma già questa stagione è partita con importanti novità: innanzitutto il potenziamento 'innevamento artificiale che consente di coprire il 95% dell'area sciabile. «Da quest'anno – spiega Fossati – possiamo sparare 500 metri cubi di all'ora grazie al nuovo invaso di accumulo d'acqua di 30 mila metri cubi a cui si aggiunge quello da 18 mila metri cubi di Valtorta.

In sostanza, abbiamo eliminato la variabile delle precipitazione. Un investimento che si sta rivelando sempre più strategico e vincente, considerando anche che la nostra stazione nel punto più basso a quota 1.300 metri». E poi le novità dello Skifast e del bus gratuito. Lo Skifast consente di accedere direttamente agli impianti di risalita senza passare in biglietteria: occorre collegarsi al sito skifast.it, creare il proprio account e richiedere una tessera (il servizio costa 15 euro). Quindi, per chi vuole raggiungere i Piani di Bobbio gratuitamente, è stato attivato un servizio di bus da Bergamo, Lecco e Como. «Nonostante l'aumento dei costi per l'energia elettrica e l'innevamento programmato – prosegue ancora Fossati – non abbiamo modificato le tariffe dei biglietti, con il giornaliero che resta a 31 euro. E abbiamo esteso anche al fine settimana l'offerta per le famiglie: con due adulti paganti un fino a 12 anni avrà il giornaliero omaggio mentre i ragazzi fino a 18 anni pagheranno solo la metà».

Una stazione, quella di Piani di Bobbio, a cavallo tra Valsassina e Val Brembana, ma che guarda molto dalla nostra parte. «Noi guardiamo al comprensorio indipendentemente dalle due provincie – dice Fossati –. Le due aree si completano a vicenda: quella lecchese più facile e soleggiata, la brembana più tecnica. E negli ultimi anni abbiamo investito tanto proprio su Valtorta, con la seggiovia quadriposto, per esempio. Vero che il grosso delle presenze sale da Barzio, a soli 40 minuti da , ma gli arrivi da Valtorta sono in costante aumento». Resta, invece, ancora lontano il sogno di un collegamento tra Piani di Bobbio e Piani di Artavaggio (con possibilità di salita anche dalla ), di cui si parlò alcuni anni fa. «Sarebbe bello – chiosa Fossati – ma oggi i costi sono improponibili».

Giovanni Ghisalberti – L'Eco di Bergamo

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