Il delle Orobie si fa bello. Anzi ancora più bello, ma soprattutto più sicuro. Il «restyling», se così si può chiamare, era cominciato l'anno scorso in concomitanza con lo Skyraid, la gara di skyrunning che si era svolta proprio lungo il tracciato tra Valbondione e il passo della Presolana; quest'anno si va avanti con lo stesso identico obiettivo e cioè valorizzare quello che, a pieno titolo, può essere considerato uno dei più begli itinerari delle . Il Parco delle Orobie ha, infatti, finanziato con circa 100 mila euro il progetto presentato dal Cai di per la sistemazione e la messa in sicurezza di alcuni tratti dello stesso itinerario. «Si tratta – sottolinea il presidente dello stesso sodalizio Paolo – dell'intervento più significativo in termini di qualità e impegno finanziario dal 2002 a oggi. Per questo siamo particolarmente grati al consorzio del parco e al suo presidente che già nel 2007 avevano messo a disposizione 35 mila euro. Per lo Skyraid erano stati infatti sistemati alcuni tratti tra il rifugio Laghi e il Lago Marcio, tra Calvi e il passo di Valsecca, con la costruzione di due ponti, e tra lo stesso valico e la valle del Salto, dove l'intervento aveva riguardato anche il bivacco Frattini. Quest'anno però la proposta è decisamente più articolata e offrirà un importante contributo alla fruizione del percorso stesso che rappresenta un patrimonio dell'intera comunità».

Gli interventi più significativi? Di particolare rilievo, quello al dove verrà realizzato un percorso, accessibile anche ai disabili, tra lo stesso ricovero e il torrente Acqualina, completando in questo modo l'iniziativa con cui negli anni scorsi si è lavorato sull'edificio eliminando le barriere architettoniche e realizzando stanze con servizi appositamente attrezzate.

Con lo stesso spirito – aggiunge Valoti all'intervento – alcuni disabili daranno una mano durante i lavori, in modo da favorire l'integrazione e la frequentazione di luoghi che, senza questo progetto, sarebbero stati molto meno facili da raggiungere». Ci si occuperà, inoltre, della messa in sicurezza del tratto di sentiero tra Valbondione e il Curò nel cosiddetto tratto della panoramica, dove lo scorso anno si era verificato un incidente mortale; verrà, infine, sistemato l'attraversamento del torrente Bondione tra lo stesso Curò e l'Albani, mentre altri lavori di manutenzione sono previsti tra e il rifugio Gherardi fino a Foppolo, nel tratto occidentale del sentiero delle Orobie.

Ma c'è di più. Perché ormai quella tra Cai e Parco delle Orobie è un'alleanza di ferro avviata su una strada di solida collaborazione: «La nostra filosofia – sottolinea il presidente del Parco Franco Grassi – si pone come obiettivo la valorizzazione delle risorse di volontariato che operano già all'interno dell'area tutelata; da qui è nata anche la convenzione con il Cai che rappresenta certamente un interlocutore privilegiato soprattutto in tema di sistemazione dei di alta montagna.

Dopo l'intervento sul sentiero, in programma c'è il progetto sui rifugi (che verrà finanziato con altri 50 mila euro, ndr) destinati a diventare i nostri centri parco grazie all'allestimento di una cartellonistica ad hoc e di un'area da pic nic nelle immediate vicinanze di ciascuna struttura con un giardino alpino che consentirà di approfondire le conoscenze sul grande patrimonio naturalistico del territorio in cui operiamo.

Emanuele Falchetti – L'Eco di Bergamo