Moio dè Calvi, antica terra di mulini, dal Brembo spunta una ruota

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Moio de’ Calvi – Una storia fatta di lavoro e sacrifici, scolpita nella pietra. È stata recuperata nella zona del lago Bernigolo, a Moio de’ Calvi, una ruota da mulino in pietra, scolpita ma non completata, testimonianza di un tempo passato che ricorda la presenza in paese dei mulini, ora completamente dimenticati. «Il manufatto – spiega il sindaco Davide Calvi – è stato trovato durante i lavori di completamento della centralina idroelettrica posta a monte dello stabilimento Stella Alpina. È realizzato in pietra locale e probabilmente fu scolpito nei primi decenni del ‘900». I mulini erano una risorsa preziosa per l’economia montana, come testimoniato dal recente recupero, a cura del Fai, del mulino di Baresi, a Roncobello. Gli studi di Tarcisio Bottani, riportati nel libro «Moio de’ Calvi ieri e oggi» edito dal Comune nel 2009, segnalano la presenza fin dal 1590 di due mulini nella zona nord di Moio.

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Maltempo, frane e allagamenti, paura a Branzi

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Branzi – Una casa danneggiata da un fulmine, una casa evacuata e frane un po’ ovunque. Sono le conseguenze del nubifragio che ieri si è abbattuto sulla nostra provincia. Decine le chiamate ai vigili del fuoco e ai carabinieri, impegnati tutto il giorno. Tra le località più colpite, Branzi, in alta Valle Brembana, dove un fulmine, caduto verso le 9, ha danneggiato tetto e ringhiera di un’abitazione, e ha fatto esplodere prese elettriche e telefoniche in più edifici. Per tutta la mattina il paese è rimasto senza linea telefonica fissa. Mentre ancora ieri sera, a Carona, i telefoni fissi erano muti. La paura ieri mattina, in via Lumisera, nella parte alta di Branzi, quando la casa di Ugo Midali è stata colpita da un fulmine. «Saranno stati pochi minuti alle 9 – racconta Midali – quando abbiamo sentito un boato enorme. Un boato pazzesco ha buttato giù dal letto i miei tre figli, di 3, 8 e 11 anni. Abbiamo avuto veramente paura. Il fulmine ha piegato le scossaline metalliche del tetto e, per evitare infiltrazioni d’acqua ho dovuto mettere un telone».

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Maratona dell’Acqua, vince Cortesi dell’Atletica Valle Brembana

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Oltre 1.600 atleti al via per la prima edizione della competizione internazionale. Vince Cortesi di San Giovanni Bianco: «Fatica per il caldo, ma la cornice di questa gara non ha prezzo». Un successo strepitoso. Questo il bilancio finale della prima edizione della «Maratona dell’acqua». La competizione internazionale Lovere-Iseo con un tracciato per la maggior parte a vista lago ha entusiasmato partecipanti e pubblico. Alla partenza, fissata a Lovere alle 9,30 erano presenti 1.622 atleti. La novità assoluta per la prima volta in Italia è stata la possibilità della staffetta. L’idea di poter percorrere il tracciato in coppia, con il cambio fissato a Predore ha dato vita quindi anche a una mezza maratona con partenza alla 9,40 e 788 atleti coinvolti.

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Averara, dalla viabilità alla cultura Ok al bilancio

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AVERARA – Sessantatremila euro per gli interventi sulla viabilità, 15.000 euro per la riqualificazione del cimitero e 3.000 euro per manifestazioni ricreative e culturali. Sono i dati emersi nell’ultimo Consiglio comunale di Averara, dove è stato presentato il bilancio di previsione 2010 approvato con otto voti favorevoli e quattro contrari, delle minoranze della Lega e del gruppo «Stella Alpina». «Andremo a riqualificare alcuni tratti di strada che collegano Averara con le frazioni – ha detto il sindaco Angelo Cassi –, ma anche in centro paese sono previsti degli interventi. Dei 63.000 euro impegnati in viabilità, 53.000 sono stati elargiti da Regione e Comunità montana. Interventi anche per il cimitero, con una riqualificazione generale». Critiche le minoranze. Per Mario Brescia il bilancio è «un bilancio di sussistenza.

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