Stambecchi sulle Orobie , Sondrio e Lecco uniscono le forze per contare la popolazione di questo bovide selvatico. La presenza dello stambecco nella rappresenta il coronamento di un notevole sforzo compiuto dalla Regione Lombardia e dalla Provincia di Bergamo iniziato nel giugno 1987 con la liberazione in località Piano del Campo di Valbondione dei primi 9 stambecchi provenienti dal Parco nazionale del Gran Paradiso.

Il più grande progetto di reintroduzione di questo bovide selvatico mai realizzato sull'intero è proseguito sino al maggio 1989, con la liberazione di 88 stambecchi, realizzata con sei rilasci sulle Orobie bergamasche e due sul versante comasco del Pizzo dei Tre Signori. Trascorso ormai un ventennio dall'avvio dell'operazione, qual è la situazione, della popolazione degli stambecchi sulle ? Per rispondere a questo interrogativo con un monitoraggio fondato su precise basi scientifiche, la direzione generale qualità dell'ambiente, parchi e aree protette della Regione Lombardia, in collaborazione con le Province di Bergamo, Sondrio e Lecco, ha avviato un monitoraggio della popolazione di stambecco sul comprensorio Orobico che sarà condotto dai Nuclei Ittico-venatori dei Corpi di Polizia provinciale delle Province interessate, con la supervisione scientifica dell'Università degli Studi dell'Isubria.

«Il monitoraggio dell'attuale popolazione di stambecchi sarà realizzato a partire da sabato prossimo, con il conteggio a vista di tutti gli stambecchi presenti sia sul versante bergamasco che su quello valtellinese delle Orobie», spiega il sottoufficiale del Corpo di Polizia Gianbattista Albani. «Per la raccolta degli avvistamenti ci avvarremo anche dell'esperienza del personale di vigilanza delle aziende faunistico-venatorie nonché di altri soggetti di provata esperienza tecnica nel settore degli ungulati. A ciascun gruppo è stato assegnato un proprio settore di competenza che dovrà essere perlustrato col binocolo e col cannocchiale al fine di contare e distinguere per sesso e classe d'età ogni singolo esemplare».

Il censimento degli stambecchi che prende il via nella zona del Pizzo Tre Signori, Cà San Marco e Pescegallo proseguirà domenica 20 nella zona Aga-Mazoni, Valsecca, Grabbiasca e Passoportula. Giovedì 24 e venerdì 25 verranno perlustrati il Montetoro, il Corno Stella e i Masoni. Le Orobie orientali saranno monitorate da un secondo gruppo di agenti che da martedì 15 luglio, partiranno dal per perlustrare il Deminione, il Veniano, il Passo del Gatto e il Passo del Zeneroccolo.

Mercoledì 16 finiranno sotto le lenti dei binocoli degli agenti di via il Gleno, Il Recastello, il Pizzo dei Tre Confini e la Villizzola. Giovedì 17 toccherà alla Valmorta, alla Cima Coca, alla Bocchetta dei e al Pinnacolo, mentre venerdì 18 saranno perlustrate la Valle di Avert, la Valle dei Segreti, la Vedetta del Redorta, il Monte Simal, Cascina Ecla e le Creste di confine.

Sabato 19 il monitoraggio degli stambecchi toccherà il Pizzo Scaletta, la Valle del Salto, il Pizzo Ceppo, la Cima Poris e il Pizzo del Diavolo, per concludersi domenica 20 sul Grabiasca, il Portula, il Madonnino, il Psso di Aviasco, il Pizzo Becco, l'Alpecorte, il Monte Pradella, il Pizzo Salina e il Monte di Aviasco. Una lunga cavalcata in altra quota, con binocoli e taccuino, che impegnerà guardie, ricercatori, tecnici e appassionati, per dare la corretta misura numerica della popolazione di stambecchi bergamaschi.

L'operazione di censimento del più grosso bovide selvatico italiano era già stata effettuata nel 2004 con la collaborazione delle Province del comprensorio orobico e si era conclusa, con una valutazione di una consistenza di 650 stambecchi.