Roncobello mette l’ecopass sulla via degli escursionisti
Senza categoria Articolo letto da 1.856 utenti - Pubblicato il 24 Giugno 2012Roncobello – Ecopass o pedaggio, chiamatelo come volete. Da mercoledì scorso il Comune di Roncobello ha introdotto quello che per la Valle Brembana è il primo esempio, sperimentale, di strada ordinaria a pagamento. Due euro per poter percorrere, in estate, i sei chilometri che dalla frazione Capovalle portano alla Conca di Mezzeno, punto di partenza per diverse escursioni sulle orobie occidentali. Obiettivo della Giunta guidata dal sindaco Andrea milesi: ridurre l'inquinamento acustico e ambientale e raccogliere qualche soldo per la manutenzione della strada.
Frequentatissima d'estate
Una via trafficatissima d'estate, da giugno a settembre, la Capovalle-Mezzeno. Il resto dell'anno, causa neve o ghiaccio, invece, viene spesso chiusa. Si va dalla frazione più a monte di Roncobello, a quota 1.130 metri di altitudine, per arrivare dopo diversi tornanti e sei chilometri di strada asfaltata, fino al parcheggio di Mezzeno, in uno scenario naturale straordinario, a quota 1.600 metri. Da qui – gli escursionisti lo sanno bene – si parte per alcuni degli itinerari più belli di tutte le Orobie occidentali: si possono raggiungere il rifugio e i Laghi gemelli passando dal passo di Mezzeno, i 2.153 metri dei Tre Pizzi con il vicino rifugio-bivacco sorto dalla collaborazione tra Isola di Fondra e Roncobello; prendendo il sentiero Cai verso le baite di Mezzeno, invece, si raggiungono il passo e il lago di Branchino e, proseguendo, il rifugio alpe corte; come è possibile arrivare fino al pizzo arera. La conca di Mezzeno è così frequentatissima d'estate. «Abbiamo contato fino a 200-300 auto al giorno, anche nei giorni feriali», dice il sindaco Milesi.
Una strada, realizzata negli Anni Sessanta e poi progressivamente asfaltata, che facilmente si deteriora causa ghiaccio e neve. Ma la delibera del Consiglio comunale che istituisce il pedaggio parla anche di «inquinamento ambientale, acustico e dell'aria in un ambito particolarmente significativo e meritevole di protezione dal punto di vista paesaggistico e ambientale». Da qui la decisione dell'ecopass. A Capovalle sono stati posizionati un parcometro e cartelli indicatori del pedaggio.
Tariffe ed esenzioni
Il ticket è di due euro per poter percorrere la strada per una giornata. In municipio si possono poi acquistare pass validi per una settimana (5 euro), per un mese (15 euro) o per l'intera stagione (30 euro), ovvero fino al 30 settembre. «Il traffico, in estate, è particolarmente elevato – dice il sindaco Milesi – e la strada si deteriora facilmente. Come è stato sottolineato in Consiglio comunale, da una parte si vuole cercare di ridurre l'afflusso di auto a salvaguardia dell'ambiente particolarmente pregiato, dall'altra parte l'obiettivo è la raccolta di fondi per riuscire a mantenere il tracciato in buone condizioni».
Recentemente il Comune ha concluso l'asfaltatura degli ultimi 700 metri della strada, in prossimità del parcheggio. Un lavoro da 85 mila euro per il quale è stato acceso un mutuo. «Che, a questo punto – prosegue il sindaco – contiamo di pagare con i soldi raccolti dal pedaggio». Dal pagamento, peraltro, sono esentati i residenti di Roncobello, i disabili, i titolari degli alpeggi a Mezzeno, i gestori dei rifugi Laghi Gemelli e Tre Pizzi. Sul rispetto del pagamento del pedaggio vigilerà l'agente di polizia locale di Roncobello. Sono previste sanzioni per i trasgressori.
E così in Valle Brembana arriva il primo ecopass, a salvaguardia dell'ambiente e in particolare per la raccolta di fondi destinati alla manutenzione della strada. Una proposta che, nei mesi scorsi, seppure su tutta la Valle Brembana (nei weekend e a inizio valle) e forse in modo provocatorio, era stata lanciata dall'ex assessore al Turismo della Comunità montana Silvano gherardi. Idea che però aveva suscitato più pareri negativi che positivi. Anche se qualcuno, comunque, aveva indicato nell'istituzione di ecopass su aree limitate la soluzione per salvaguardare l'ambiente, peraltro praticata in altre regioni alpine. E, Roncobello, a quanto pare, sembra avere seguito la strada. Quella del pedaggio, appunto.
Giovanni Ghisalberti – L'Eco di Bergamo
La discussione sull'ecopass alle Baite di Mezzeno dal Forum della Valle Brembana
12 Risposta a “Roncobello mette l’ecopass sulla via degli escursionisti”
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Inserito il 24 Giugno 2012 alle ore 18:42 GMT+0100
Il problema dell’invasione delle auto alla conca Mezzeno e’ reale, e situazioni simili ne esistono molte nella nostra valle ed anche altrove.
Si pensi per esempio al lago di Ornica o a Carona strada per il Rif. Calvi.
Quindi e’ lodevole l’impegno del sindaco di Roncobello verso la salvaguardia della conca di Mezzeno.
Quello che non si capisce e’ come mai lo stesso sindaco che vorrebbe salvaguardare questo luogo limitando l’accesso alle auto, contemporaneamente ( come pubblicato recentemente su giornali e sul sito brembano )stia portando avanti la proposta di strada intervallare che partendo da Roncobello, usufruisce proprio della strada attuale verso Mezzeno, raggiunge il lago\ passo Branchino e scende a Valcanale di Ardesio, sicuramente distruggendo un bel po’ di parati \ pascoli e portando traffico costante in tutta zona.
Inserito il 25 Giugno 2012 alle ore 09:12 GMT+0100
questa è davvero bella , un bel pedaggio per godersi la montagna e fare una passeggiata ! E tutto per pagare 700 metri di asfalto.Cos’ hanno la pretesa che uno che arriva anche solo a da Piazza brembana vada a piedi fino all’ alpeggio Ma dove andiamo a finire ??? Poi che non si lamentino se il turismo cala improvvisamente : forse è il caso di chiamarla TASSA DELLA MONTAGNA altro che ecopass
Inserito il 25 Giugno 2012 alle ore 19:01 GMT+0100
Non ce ne puo’ fregar di meno dei 4 merenderos che salgono la mattina con i panini fatti, sporcano la montagna e tornano la sera a fare colonna sulla Provinciale. STATE A CASA!
se volete salire pagate, semplice no? Come facciamo noi quando andiamo a Milano o nei parcheggi delle citta’.
Inserito il 26 Giugno 2012 alle ore 10:19 GMT+0100
Con la piccola differenza che anche i residenti di Milano pagano i parcheggi e pagano anche per accedere nella cosiddetta area C anche se li vi abitano.
Forse che gli abitanti di Roncobello che accedono in auto/moto alla conca di Mezzono non inquinano ?
Quindi pedaggio per tutti !
Inserito il 26 Giugno 2012 alle ore 10:30 GMT+0100
carlo peccato che a milano pagano anche i residenti , tranquillo che ci arriviamo altro che state a casa ! ringrazia che qualcuno porta i soldini questo è piu semplice
Inserito il 26 Giugno 2012 alle ore 18:34 GMT+0100
giusto . se pagano anche i locali . il turista impari a scarpinare e il locale impari anche lui ad amareil proprio territorio
Inserito il 6 Luglio 2012 alle ore 07:12 GMT+0100
è singolare come la discussione, nel caso di ambiente di montagna, porti sempère ad interventi del tipo: “statevene a casa”, “se non fosse per i soldi che vi portiamo noi”…per poi arrivare a ” acasa mia comando io e quindi..faccio quello che mi pare!!” E’ semplicemente per questo che la Lombardia è diversa dal Trentino; manca il vero amore per la propria terra, manca l’intelligenza amministrativa per le migliori scelte di chi governa…e sono cose che non insegnano a scuola.
Inserito il 6 Luglio 2012 alle ore 07:21 GMT+0100
Volete andare in montagna, pagate, come facciamo noi per i parcheggi e ecopass in citta’, come fanno i trentini sui passi dolomitici. Del turista mordi e fuggi la Valle Brembana puo’ fare a meno, anzi ci sarebbero meno code. Faccio parte di un gruppo di volontari che settimanalmente pulisce la sporcizia che lasciate sui sentieri di montagna!
Inserito il 6 Luglio 2012 alle ore 07:44 GMT+0100
…ecco appunto, parlavo proprio di questo. Avevo solo dimenticato la storia del volontariato come sinonimo di grande modestia e di stoico impegno sociale…..che in quest’ottica giustifica le peggiori scelte per il territorio e tutta la socialità. Tant’è….
Inserito il 8 Luglio 2012 alle ore 10:41 GMT+0100
Elio.condivido totalmente la Tua analisi… Bisognerebbe “incorniciarla” e appenderla sugli ingressi di ogni sentiero delle nostre bellissime montagne…Chissà che possa servire a chi,sprovveduto,se ne infischia della “cosa” altrui.
Complimenti e grazie per il Tuo lavoro di volontario….
Inserito il 8 Luglio 2012 alle ore 12:45 GMT+0100
Anche se un po’ in ritardo ho letto questo articolo che ripropone, anche se per ragioni diverse, l’ennesimo scontro tra valligiani e cittadini. Premetto che io stesso sono un assiduo frequentatore della zona per cui so di cosa parlo. Dopo aver letto tutti i commenti vorrei proporre una mia opinione, come sempre strettamente personale e liberamente criticabile. Che la conca di Mezzeno sia un posto splendido e’ innegabile, come anche e’ innegabile il fatto che debba essere tutelata. In tempi di crisi e di continui tagli ai finanziamenti bisogna veramente fare i miracoli per far quadrare il bilancio dei comuni, specialmente quelli di montagna che a fronte di un ridotto numero di abitanti possono tuttavia estendersi per superfici anche notevoli. Da questo punto di vista l’iniziativa del pedaggio di due euro potrebbe anche essere accettabile, alla fine si tratta di ben poca cosa e comunque limitata nel tempo. Quello che suscita qualche perplessita’ e’ il fatto che, come diceva Stefano, da una parte l’amministrazione di Roncobello giustifichi il pedaggio per ragioni di protezione ambientale e dall’altra lavori alla strada agro-silvo-pastorale (da vedere quanto resistera’ prima che una colata di asfalto la faccia diventare una strada vera e propria, magari con un casello di riscossione del pedaggio…). Sulla questione della utilita’ di queste strade tanto si e’ discusso e tanto si discutera’, per cui non entro neanche in tema. Ma lo scempio di una strada che sventri il passo Branchino va assolutamente evitato. Da questo punto di vista un po’ di coerenza non guasterebbe! Del resto e’ sotto gli occhi di tutti lo scempio del passo San Simone, che da bella bocchetta e’ diventato una spianata. Mi piacerebbe che in questo forum si avviasse una seria e costruttiva discussione, cercando di evitare di degenerare nei soliti insulti che servono solo ad esasperare gli animi e non portano da nessuna parte.
Cordiali saluti, Fabrizio
Inserito il 9 Luglio 2012 alle ore 11:00 GMT+0100
….è un problema di cattiva gestione del territorio; tanto di cappello a chi è impegnato nel volontariato, ma non c’entra nulla con le scelte (spesso sbagliate) di chi amministra la cosa pubblica nelle (nostre..e di chi le ha a cuore) valli. Figuriamoci cosa diventerebbe il “sentiero dei Fiori” se veramente riuscisse un “colpo di mano” simile !! Lo scempio della conca di Mezzeno,Branchino fino all’Alpe Corte sarebbe inaccettabile e ingiustificabile da qualsivoglia motivazione economica. Se proprio, basta ascoltare il pensiero (contrario) di chi lavora da quelle parti, per rendersi conto di quali interessi….”altri” ci siano !! dove arriva l’asfalto, in bergamasca, arrivano i costruttori. Questo ci dice la storia di: Arera, S.Simone, Valcanale, Schilpario (sta chiudendo), Valcava, San Fermo….