Presentato il rapporto annuale elaborato dal Corpo di Polizia provinciale. Da 182 recuperati nel 1999 a 648 capi rinvenuti nel 2009: questo il trend di crescita degli interventi in soccorso della selvatica in difficoltà svolti dal Nucleo ittico venatorio del Corpo di polizia provinciale, in base alle disposizioni della legge 157/ 1992 e della legge regionale 26/1993. Il dato emerge dal rapporto presentato alla Presentato il rapporto annuale elaborato dal Corpo di Polizia provinciale Soccorso alla fauna in difficoltà stampa nello spazio Viterbi della Provincia. L'assessore Fausto ha affermato che “le istituzioni devono contribuire attivamente alla tutela delle specie selvatiche.

La Provincia, per legge referente unico per le attività di soccorso della fauna, svolge un ruolo fondamentale anche attraverso le azioni di controllo del territorio attuate dal Corpo di polizia. Il rapporto 2009 raccoglie i risultati di questo impegno svolto quotidianamente dagli operatori della Polizia provinciale, anche in risposta alla crescente richiesta da parte degli utenti, enti e istituzioni.” Circa la metà degli animali soccorsi nel 2009 sono stati portati al Cras – Centro per il recupero degli animali selvatici di Valpredina, struttura prevista dalla legge regionale, con il quale la Provincia, attraverso il Servizio e , ha stipulato una convenzione. Il Cras è gestito dal Wwf presso la Riserva naturale Valpredina di Cenate Sopra.

Il futuro degli animali rinvenuti dipende dalle condizioni al momento del ritrovamento: se in buono stato, i capi sono reintrodotti sul territorio in località idonea; se deceduti, smaltiti mediante apposita ditta o destinati a Istituti scientifi ci a scopi di ricerca. Gli ungulati valutati idonei al consumo umano dai veterinari 'ASL sono invece venduti tramite asta pubblica. Dal rapporto si evince che gli animali maggiormente interessati dal recupero sono i mammiferi (minore l'incidenza degli uccelli) e in particolare gli ungulati, con netta prevalenza del capriolo sulle altre specie.

Sono 376 i mammiferi recuperati di cui 188 caprioli, 33 e 15 cervi, 34 volpi, 24 ricci e 24 tassi. 272 invece gli uccelli recuperati, con dominanza delle specie protette su quelle cacciabili; tra gli altri si contano: 40 civette, 15 cigni reali, 15 gheppi, 12 poiane, 11 sparvieri, 4 allocchi, 5 gufi comuni, 1 gufo reali, 1 astore, 1 falco pellegrino, 1 nibbio bruno e 13 gabbiani reali.