Orobie SkyRaid Skyrace – Un giorno da eroi per gli atleti del silenzio

Coca, al termine della sua gara. Solo, con un distacco di dieci minuti dal secondo. I suoi compagni di gara, Paolo Gotti, 30 anni, di Bruntino di Villa d'Almè, impiegato alla Freni e Michele Semperboni, 31 anni, di Lizzola, dipendente di una ditta tessile, non sono stati da meno. «Lo ammetto, nella mia corsa ci ho messo anche un po' di rabbia: volevo far vedere alla gente che anche se nessuno ci considera, siamo una squadra da titolo mondiale» si sfoga Fabio all'arrivo, preso tra la gioia incontenibile di aver conquistato il titolo iridato e la consapevolezza degli anni trascorsi ad allenarsi senza sosta e a vincere competizioni, ma sempre nell'ombra.  

E per dimostrarlo, lui e i suoi due compagni hanno sostenuto ritmi impossibili per 84 chilometri filati. Un'impresa sportiva dai contorni epici, per pochi uomini al mondo. Una gara da prestazioni al limite, che richiedono doti innate di resistenza allo stress fisico (è comune tra questi atleti la bassa frequenza di battito cardiaco), una grande preparazione psicologica per sondare le proprie capacità (è piuttosto raro trovare in questa disciplina atleti sotto i 30 anni). Il cuore che batte a mille, i muscoli che scoppiano, lo sguardo che si incrocia e si perde tra sassi, sfasciumi e gli insidiosi ciuffi d'erba, nebbia in quota e sole a picco, raffiche di vento e freddo improvviso. Questo è lo Skyrunning: l'uomo di fronte alla montagna. Senza protezioni, senza filtri. Vince chi è più veloce, chi si arrende per ultimo. O , chi non si arrende.

Fabio, Michele, Paolo, gli uomini che ieri hanno compiuto l'impresa, abituati ai silenzi delle montagne durante i loro solitari allenamenti, la mattina presto o al crepuscolo, hanno conquistato il pubblico con la sola forza della loro fatica. Oggi saranno già tornati al lavoro. Spente le luci della ribalta, spenti i led delle telecamere, Fabio sarà tornato col padre a fare l'imbianchino, Michele al suo posto nella fabbrica tessile, Paolo alla programmazione della produzione alla Freni Brembo. Così come la gandinese Daniela Vassalli, anche lei da ieri campione del mondo dello SkyRaid a squadre, tornerà ai suoi bambini e al suo lavoro da infermiera. Infermiera come la sua compagna di squadra, Manuela Brizio, di Verbania.
Per questo la «maratona operaia» che ieri è andata in scena sulle Orobie occidentali ha conquistato il pubblico. Perché chi è salito ai rifugi per assistere alla gara si è potuto rispecchiare nelle facce stravolte dalla stanchezza di chi vi ha partecipato.

Uomini e donne comuni, certo, nessuna divinità da Olimpo. Gente che quando scende dal palco della premiazione corre alla macchina perché altrimenti tardi a casa, oppure non ne vuole sapere delle foto ricordo. Pochi però sanno che cosa devono affrontare questi atleti per arrivare ai livelli di uno SkyRaid come quello delle Orobie. «Che a nessuno venga in mente di provare a fare questi percorsi senza un'adeguata preparazione» ammonisce il presidente del Cai Paolo . «L'allenamento è molto duro – conferma Giorgio Pesenti, presidente della Valetudo Skyrunning Italia, la squadra che ieri ha fatto il pieno di medaglie (oro per gli uomini, argento per le donne) –. Per preparare eventi come questi servono esercitazioni mirate anche di 7-8 ore al giorno. Poi, in prossimità della competizione, ci si concentra di più sulle ripetute nei brevi tratti, curando anche molto l'alimentazione». Poi ogni atleta ci mette del suo: Paolo Gotti, ad esempio, va al lavoro in bicicletta e al ritorno a casa si dedica a curare il podere di famiglia. È il suo preallenamento. Senza clamore. Perché in montagna non c'è bisogno di clamore. Basta la gravità a togliere il superfluo.

Classifica maschile
1. Valetudo Skyrunning Italia (Fabio Bonfanti, Michele Semperboni, Paolo Gotti) 8h27'30”
2. Feec Spagna (Jordi Martin Pascual, Kilian Jornet Burgada, Xavier Zapater Bargues) 8h43'34”
3. Iz Sky Edilmora Salomon (Fabio Pasini, Renato Pasini, Alfredo Pasini) 8h49'20”
4. Triathlon Trentino Friesian Team (Silvano Fedel, Gil Pintarelli, Mario Pesenti) 8h56'55”
5. Iz Skyrunning (Adriano Salvatori, Mario Poletti, Marco Zanchi
6. La Sportiva (Paolo Larger, Giacomo Sangalli, Fabio Varesco).

Classifica femminile
1. Tx Active Team (Emanuela Brizio, Daniela Vassalli, Neus Parcerisas) 10h34'22”
2. Valetudo Skyrunning (Gisella Bendotti, Pierangela Baronchelli, Carolina Tiraboschi) 11h42'13”
3. Crazy Idea (Raffaella Rossi, Laura Besseghini, Sabina Bottà);
4. Iz Sky Pink Team (Cinzia Bertasa, Francesca Brambilla, Elisa Peliccioli).

I numeri di SkyRaid 2007
– 45 squadre
– 135 atleti provenienti dall'Italia e da altri Paesi europei, fra i quali Spagna e Portogallo.
– 84 chilometri diviso in tre tappe
– 5.000 metri di dislivello
– 1 tracciato: 42 chilometri da Valcanale al
– 2 tracciato: 30 chilometri dal rifugio Coca al rifugio Albani
– 3 tracciato: 12 chilometri attraverso il passo della , con pendenze da arrampicata.

Paolo Doni – L'Eco di Bergamo 5-08-2007

Link utili: Sentiero delle Orobie – Trekking sulle Orobie