madonna_del_rosarioImprenditori e villeggianti riuniti per valorizzare il paese. La stagione turistica sarà arricchita da spettacoli ed eventi. L'agenzia turistica gestisce alcune seconde e si propone di recuperare il rifugio Terre Rosse. Non solo e nuove seggiovie. Il rilancio turistico di Carona parte anche da un gruppo di imprenditori locali e da villeggianti originari del piccolo centro dell'alta Valle . Spettacoli di richiamo, a partire dai «Fichi d'India» attesi il 25 aprile, un ufficio informazioni all'ingresso del paese, la riconversione in vero rifugio del bar-ristorante «Terre Rosse» (conosciuto come rifugio ma, di fatto, senza camere) e la gestione degli affitti, ovvero delle seconde case di Carona, vuote per la maggior parte dell'anno: sono questi i punti attorno i quali Claudio Agosta, 41 anni, commerciante milanese, da una decina d'anni proprietario di uno chalet nel centro turistico dell'alto , ha riunito altri otto amici, altrettanti imprenditori pronti a mettersi in gioco per lo sviluppo di Carona, in inverno e in estate.

Nove amici in gioco
Così è nata «Carona vacanze servizi turistici», agenzia di promozione turistica, ideata da Agosta, e composta dai soci Paolo Vanini di Paladina, Aldo Ruffini di Melegnano, Adolfo di , Davide Dorigo di Lainate, Tiziano Vanini, Jon Rossi, Simona Rossi, e Natale Vanini, tutti di Carona e per la maggior parte imprenditori.

«Il mio legame con Carona è nato grazie a mia moglie – spiega Agosta – che per anni veniva qui in vacanza. Così mi sono innamorato anch'io di questo luogo incantevole. E da qui è nato anche il desiderio di valorizzarlo, di portare un po' di aria nuova, soprattutto di destagionalizzare il turismo». Perché, come peraltro accade anche per gli altri paesi dell'alta Valle Brembana, alberghi e seconde case si riempiono per la stagione dello o nelle settimane centrali di agosto, ma poi il resto dell'anno i villeggianti disertano.

«Carona dispone di circa 750 appartamenti – continua l'imprenditore milanese – di cui 650 sono seconde case. Nel periodo clou dell'estate il paese anche a 2.500 abitanti, ma il resto dell'anno gli alloggi restano chiusi. Noi vorremmo, invece, creare nuove occasioni per far restare i villeggianti a Carona. Servono eventi, ma anche nuove attività commerciali per ravvivare il paese, negozi e vetrine». Per iniziare, dallo scorso gennaio, l'associazione ha aperto un ufficio turistico, proprio all'ingresso dell'abitato, in piazza Vittorio Veneto. Ufficio per ora aperto dal giovedì al lunedì, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 (telefono 0345.77069) ma, dall'estate, sarà attivo tutti i giorni.

«Qui gestiamo già l'affitto di alcune seconde case – spiega Agosta – quindi è possibile trovare materiale informativo, tra cui le immagini dell'alta valle scattate da Baldovino Midali (noto appassionato di fotografia naturalistica, protagonista di diversi servizi televisivi, ndr) e naturalmente tutto ciò che riguarda il turismo a Carona».

Il progetto Terre Rosse
E poi c'è il grande progetto di far rinascere il rifugio «Terre Rosse», in Val Carisole, di proprietà della «Carona vacanze», struttura a oggi di fatto solo ristorante-self service. Il rifugio si trova a circa 1.800 metri d'altezza ed è il primo che si incontra salendo da Carona con la seggiovia. Lo stabile dispone di una grande sala da pranzo e servizi igienici e di fatto rappresenta un punto di riferimento per gli sciatori nella zona. Un intervento di recupero del rifugio quindi si rivelerebbe un'utile mossa strategica e aggiungerebbe un altro significativo tassello all'offerta ricettiva di Carona. «Sarà ristrutturato – continua Agosta – e diventerà un rifugio vero e proprio con 13 camere. Pensiamo di iniziare i lavori a maggio».

Il traino del cabaret
Ma la neo agenzia turistica punta soprattutto ai grandi eventi. Su tutti, spiccano il 25 aprile lo spettacolo dei «Fichi d'India» e il 13 agosto il cabaret con dieci artisti di Zelig. Altri eventi già in programma per l'estate sono «Carona a quattro ruote», il 5 luglio, con il Club orobico d'auto d'epoca di Alzano e le bancarelle della Confesercenti; quindi il 13 agosto con Zelig e il 4 agosto «Te la dò io la tombola» (in collaborazione con la Pro loco), con il cabaret di Marco Cattani e un montepremi di 8.500 euro. Non soltanto sagre a e cotechini, quindi, sembra essere la parola d'ordine. «Ci vogliono anche queste – conclude Agosta – ma un paese favoloso come Carona merita molto di più».

Giovanni Ghisalberti – L'Eco di

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