Camerata Cornello – Le nuove scuderie del Cornello dei – patria del casato che inventò il sistema postale moderno e culla della famiglia da cui uscì il genio letterario di Torquato – sono ormai concluse. Un anno fa, attorno ai lavori 'azienda agricola di Loredana Artigiani, originaria del Milanese e trapiantata a a Camerata Cornello con la famiglia nel 2005, scoppiò la polemica: alcuni villeggianti, anche con una petizione, cercarono in ogni modo di ostacolare il prosieguo dei lavoro, parlando di «scempio ambientale».

La petizione nel 2011
Ma Comune, Museo dei Tasso e Amici del museo difesero l'operato dell'azienda. Oggi l'intervento, almeno nella sua parte più consistente – mancano finiture e sistemazione dei terreni circostanti –, è concluso. Le vecchie stalle, posizionate qualche metro più a , sono state demolite, e sopra sono sorte le nuove scuderie per i cavalli. «Per completare definitivamente la struttura siamo ancora in attesa di una parte di un finanziamento delle banche, che purtroppo non arriva – spiegano Loredana, 39 anni, e la figlia Selena Fabiani, 20 anni, istruttrice diplomata di monta inglese –. ci farebbe da garante ma ci sono alcune difficoltà con gli istituti di credito. Per la primavera, comunque, contiamo di essere pronti e finalmente aprire ufficialmente al pubblico».

In programma lezioni con i ragazzi e visite guidate a cavallo del e lungo la Via . Qui, un tempo, prima dell'avvento della sottostante Via Priula nel XVII secolo, i cavalli erano sicuramente di casa, tra mercanti e corrieri postali. L'apertura della scuderia, quindi, non è altro che un ritorno all'antica. «Abbiamo preso i primi contatti anche con il Museo di storia postale del Cornello – spiega Fabiana – e l'idea è di realizzare scene in costume d'epoca per le scolaresche o i turisti. Le idee ci sono e, una volta aperte le scuderie, siamo pronti a metterle in pratica, tutto a vantaggio anche del turismo del borgo». E tra gli obiettivi c'è anche l'apertura di una fattoria didattica, visto che l'azienda, oltre che di cavalli, dispone anche di altri animali da cortile. Ma, nonostante sia trascorso un anno e le scuderie siano ormai al termine, la battaglia di chi non vede di buon occhio le nuove costruzioni (peraltro in pietra a vista, legno e coperture in prato), continua.

L'ok della Soprintendenza
«È stato presentato un ricorso al presidente della Repubblica – spiega il sindaco Gianfranco –. Chi si oppone ai lavori sostiene che la Soprintendenza avrebbe dovuto esprimersi mentre il cantiere è stato autorizzato con la formula del silenzio-assenso. La Presidenza della Repubblica ci ha chiesto ora la nostra posizione: da parte del Comune tutto è stato fatto secondo progetto e i rapporti con la Soprintendenza sono assolutamente regolari». «Per il resto – prosegue il primo cittadino – i lavori sono lì da vedere: si inseriscono perfettamente nell'ambiente e non disturbano il borgo storico. Peraltro, ad attività avviata, il maneggio potrà contribuire alla valorizzazione del Cornello, in un rapporto di collaborazione sia con il Museo dei Tasso sia con le altre attività commerciali presenti».

Giovanni Ghisalberti – L'Eco di