I gestori del palasport: Costi elevati
San Giovanni Bianco Articolo letto da 1.463 utenti - Pubblicato il 17 Aprile 2010San Giovanni Bianco – I gestori del palasport di san giovanni bianco non ci stanno a fare da capri espiatori per i recenti disagi creati a scuole e società sportive. Locali sporchi, mancanza di acqua calda e scarso riscaldamento sarebbero la conseguenza di un contratto d'affitto troppo oneroso e di una struttura non perfettamente funzionale. E tra le cause delle spese eccessive di riscaldamento, che poi hanno portato all'indebitamento dei gestori, ci sarebbe anche una tubazione sospetta. Tubazione che, secondo i gestori, andrebbe a riscaldare anche altri locali comunali, diversi dal palasport.
«Un nostro tecnico – spiega andrea carminati, che ha scritto anche al nostro giornale – ha verificato che una tubazione dell'impianto di riscaldamento va a finire in zone comunali, probabilmente il magazzino. Tra elettricità e gas paghiamo ogni mese 6.000 euro di bollette a cui vanno aggiunti i costi di affitto (12 mila euro all'anno), pulizia e materia prima per il bar. E proprio il bar è l'unica fonte che ci consente di avere entrate». «Le tariffe per le società sportive che utilizzano il palasport – continua Carminati – sono troppo basse. Avevamo chiesto all'amministrazione comunale di poterle modificare perché non coprono neppure un sesto dei costi della palestra. Come avevamo chiesto di riparare il tetto, visto che non è ben isolato e ci sono infiltrazioni d'acqua. Naturalmente questa situazione precaria della struttura ci costringe a un elevato consumo di riscaldamento. E vogliamo ricordare che le porte di sicurezza sono state rotte per tre anni, cosa che ha favorito atti vandalici e danni pagati poi da noi».
«I mancati interventi di riparazione – continua Carminati – hanno portato al fallimento, in 15 anni, di tre successivi gestori, compresi noi. Nonostante tutto, sempre a nostre spese, abbiamo riverniciato e sistemato alcuni spazi del palazzetto e realizzato progetti per i giovani». Replica il sindaco Gerardo Pozzi (Lega Nord): «Non mi risulta che l'impianto del palasport vada a scaldare altri locali; peraltro il magazzino non è neppure riscaldato. Per quanto riguarda le tariffe sono fissate in un contratto e non possono essere modificate: non sarebbe corretto nei confronti delle altre ditte che avevano partecipato alla gara per la gestione».
«Il palasport – continua Pozzi – è stato progettato vent'anni fa, quando sindaco era Attilio Gasparini. Colpe sulla struttura non si possono imputare a questa amministrazione. Il tetto è così e non si può certo rifare ex novo. Per il bene della comunità, comunque, invito i gestori a prendere in seria considerazione l'idea di abbandonare il palasport, vista la situazione attuale». Gestori, peraltro, fortemente indebitati, che dovranno effettivamente lasciare la struttura sportiva se non verseranno i canoni arretrati entro il prossimo 30 giugno.
L'Eco di bergamo
Una risposta a “I gestori del palasport: Costi elevati”
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Inserito il 19 Aprile 2010 alle ore 10:22 GMT+0100
E’ mai possibile che l’unica cosa che sa dire il Sindaco sia che le colpe son da attribuirsi alle passate (ma da molto tempo) amministrazioni?
Certo all’epoca della costruzione dell’impianto il sindaco era Gasparini, ma dall’inaugurazione dell’impianto fino ad ora i sindaci che si son susseguiti son sempre stati dello stesso partito, perciò se le cose non vanno per il verso giusto vi saranno pure state un po di mancanze da parte delle amministrazioni susseguitesinel tempo. Buonsenso vorrebbe che periodicamente si procedesse a manutenere gli immobili, per evitarne il degrado, inoltre se come asserisce il gestore all’interno piove perché il tetto ha problemi, la cosa più sensata sarebbe rimuoverne le cause senza cercare scuse. Ma chiunque guardandosi in giro, potrà notare che la prevenzione e la manutenzione, non sono le prerogative principali delle ultime amministrazioni