A Val Brembilla il super meleto di 1.300 piante

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SONY DSCSi attraversa Val Brembilla in direzione Gerosa e pochi metri oltre la frazione di Cadelfoglia, sulla sinistra, un cartello indica inequivocabilmente ciò che viene coltivato poco sotto le reti antigrandine che alzando lo sguardo si intravedono nel bosco: mele. La vendita diretta Ancora pochi metri e si arriva nel frutteto vero e proprio, preceduto da una piccola cascina che la famiglia Zuccali utilizza per ricoverare gli attrezzi e conservare il raccolto per la vendita diretta. Spetta a Remigio, da circa quarant’anni titolare dell’unico distributore di benzina del paese, raccontare come sia nata l’idea di impiantare un meleto su quelle balze che l’incuria stava inesorabilmente consegnando al bosco.

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Ornica troppo mini, candidati divisi sull’accorpamento

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ornicaOrnica – Da una parte Ambrogio (Gino) Quarteroni, classe 1951, in amministrazione dal 1990, sindaco in carica, dall’altra Alessandro Seghezzi, classe 1946, anche lui già primo cittadino di Ornica dal 1978 al 1985. Il piccolo paese dell’alta Valle Brembana, con 170 abitanti, si prepara alle elezioni amministrative di domenica con due sfidanti che ben conoscono il funzionamento della macchina amministrativa, ma con una visione dello sviluppo futuro del paese differente. Seghezzi parla in primis di politiche e programmazione più vasta e non limitata al singolo comune, con la volontà di accorpare Ornica a un ente che raggruppi l’intera realtà territoriale dell’alta Valle Brembana (o comunque non limitata al singolo territorio comunale).

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A San Pellegrino il bottino più alto, nelle casse 250 mila euro all’anno

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sanpellegrinoSan Pellegrino Terme – In cima c’è il Comune di San Pellegrino, che ogni anno, dal 2015, potrà avere circa 250 mila euro del canone di conessione delle proprie fonti. In fondo ci saranno Gaverina e Casazza, visto che l’azienda di imbottigliamento è quella che, tra le sette bergamasche (almeno fino al 2012), produce di meno. In mezzo tutti gli altri Comuni dove ci sono fonti o concessioni di acque minerali: Moio de’ Calvi, Clusone, Villa d’Almè, Spinone al Lago, Bianzano, Bracca e Zogno. Tutti comunque, dal prossimo anno, potranno brindare. Per una battaglia vinta, iniziata nel novembre 2011, quando si costituì un comitato apposito, con l’obiettivo proprio di ottenere dalle aziende di imbottigliamento il giusto ritorno dallo sfruttamento del proprio territorio. Era l’anno in cui i canoni si erano quasi raddoppiati, passando a 90 centesimi di euro per un metro cubo (se imbottigliato in vetro) e a 1,20 euro al metro cubo (se in pet). Canoni che, in Lombardia, venivano incassati interamente dalle Province. Che, per il 60%, secondo una direttiva regionale, avrebbe dovuto, tramite bando pubblico, ridistribuire ai Comuni. Ma non sempre questo è avvenuto. E i contributi, quando versati, erano comunque nell’ordine di poche decine di migliaia di euro per Comune.

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San Pellegrino, canali Rai non si vedono, il sindaco: “Pronti ad azioni forti”

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monoscopio_rai1-300x226San Pellegrino Terme – Scarsa ricezione dei canali Rai a San Pellegrino. Per cercare di risolvere una situazione che ormai dura da alcuni mesi nel paese della Val Brembana, scende in campo anche il sindaco Vittorio Milesi, che ha diffuso una lettera affinché vengano risolti al più presto i problemi di ricezione, minacciando anche “azioni forti per giustificare il pagamento di un canone”: Con riferimento ai noti precedenti riguardanti l’oggetto, rappresento nuovamente l’inaccettabile condizione della ricezione dei canali RAI in questo Comune. In queste ultime settimane sono nuovamente pervenute numerosissime vibrate rimostranze di cittadini che lamentano la ricezione a singhiozzo dei segnali di RAI1, RAI2 e RAI3 su gran parte del territorio comunale.

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