Dai «Gogìs» targhe anche ai selvinesi Magoni e Bertocchi. Tra gli ospiti Roby Facchinetti. Le parole struggenti di «Signore delle Cime», cantato dai 150 presenti con perfetta intonazione, hanno chiuso lo scorso venerdì a Lenna la serata organizzata dagli «Amici Gogìs», per l'assegnazione dei tradizionali riconoscimenti «a quanti in Valle e in , portano avanti i valori più cari alla gente ». Legato al canto anche un ospite particolarmente gradito, il leader dei Pooh Roby Facchinetti al quale i «Gogìs» hanno riservato un'accoglienza calorosa.

La serata era legata al ricordo di Egidio , «l'alpinista con le stampelle», scomparso nel 1998 e fondatore del gruppo. «Dopo la sua morte – ha spiegato Lino Ceruti – abbiamo deciso che non sarebbe più esistito un “presidente” dei Gogìs, ma semplicemente dei vice, che portano avanti questa attività, che è giunta ormai alla 26ª edizione». Fra gli ospiti anche il presidente della Provincia , l'assessore Luigi Pisoni, il consigliere regionale Pietro Macconi e quello provinciale Enrico Bonzi, il sindaco di Lenna , il sindaco di Moio Giambattista Gherardi (figlio di Egidio) e il vice Davide Calvi, rappresentanti di numerose associazioni .

Il premio «», destinato a chi nella vita ha superato gravi traumi con tenacia e determinazione, è stato assegnato ad Antonietta Losma di Lenna, colpita in giovane età da trombosi cerebrale. Con emozione e visibile soddisfazione ha ricevuto la medaglia d'oro dalle mani di Roby Facchinetti, accompagnata da un applauso corale e commosso.

Il premio «Una vita per la montagna» dedicato a Egidio Gherardi è andato ai familiari di Cesare Calvi, vero e proprio pioniere dell'andar per monti dell'alta Valle. Ne ha tracciato un ricordo carico di emozione l'amico Angelo Bana, che ha ricordato gli anni in cui grazie a Cesare nacquero in alta Valle la sezione del Cai e il Soccorso alpino.

Un altro riconoscimento è andato a Felice Riceputi, originario di , figura di spicco della cultura brembana. Impegnato anche in campo sindacale, Riceputi è apprezzato autore di pubblicazioni sulla Valle Brembana. Per questo il premio è stato affiancato da una targa destinata al culturale di cui è presidente. La targa è stata ritirata da Tarcisio Bottani. Applausi ricchi di ammirazione anche per Lara Magoni, la campionessa di Selvino che ancor oggi è l'unica italiana ad aver conquistato una Coppa Europa di sci, oltre a una vittoria in Coppa del mondo e al secondo posto nei mondiali del Sestriere. È stato sottolineato l'impegno di Lara per i ragazzi disabili, ai quali insegna i segreti delle sci attraverso appositi corsi, e la sua profonda umanità, rintracciabile anche nel libro che ha dedicato al ricordo di mamma Antonia, sua prima tifosa. Sull'Altopiano è andato anche un altro riconoscimento, quello al «baffo» Angelo Bertocchi, da decenni vero e proprio deus ex machina dell'attività turistica di Selvino. «Un turismo di sistema – ha sottolineato Bertocchi ringraziando anche la moglie – dove interagiscono pubblico e privato, dove collaborano tutte le realtà del paese, comprese le associazioni». Un ricordo speciale è stato dedicato a Mireille Coryn Quarenghi, moglie del compianto dottor Angiolino, scomparsa nel luglio 2008.

«Un esempio di discrezione, umanità e solidarietà», come ha sottolineato Giambattista Gherardi consegnando una targa alle figlie Anna Maria, Michèle e Paola. Un premio è andato anche alla famiglia Benedetti, che quasi 30 anni fa realizzò la felice intuizione del Parco delle Cornelle di Valbrembo. Al presidente Bettoni e all'assessore Pisoni sono stati offerti due artistici cofanetti intagliati da un artigiano della valle.

Denso di emozione il momento finale dedicato a Roby Facchinetti. Dialogando con i presenti ha ricordato gli inizi della carriera, la creazione di quel nomignolo Roby rispetto all'anagrafico Camillo Ferdinando, sino all'ispirazione «nottambula» per il testo di «Piccola Katy», primo grande successo dei Pooh. «Una serata genuina e “bergamasca” – ha chiosato Facchinetti -, un momento di grande umanità davvero da applausi».

L'Eco di Bergamo