Successo di pubblico e di operatori. È la «bruna» la regina della mostra.  Con l'appuntamento di ieri a Camerata Cornello si è concluso il calendario delle mostre concorso delle bovine di razza bruna in Valle Brembana: un calendario strutturato su sei appuntamenti organizzati su tutti il territorio brembano, che hanno registrato un grande successo sancito sia dal punto di vista tecnico (con i favori espressi in più occasioni dagli esperti del settore rispetto alla qualità del patrimonio bovino di razza presente in valle) sia dal forte richiamo di pubblico che, anche quest'anno, ha contraddistinto tutte le fiere, a testimonianza di come questi appuntamenti possano risultare un significativo veicolo promozionale per il territorio e per la locale produzione agricola. Senza dimenticare la positiva stagione per gli che, quest'anno, possono registrare circa 2.000 forme di formai dè mut dop.

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E ieri questo successo si è replicato anche a Camerata Cornello: una realtà particolarmente significativa della , con un paese la cui economia si è differenziata nei decenni, continuando però a mantenere viva l'antica predisposizione rurale. 

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Regina e Reginetta della Mostra di Camerata Cornello (foto Gianni )

Camerata Cornello, infatti, può vantare ancora un settore primario di tutto rispetto (ovviamente dimensionato alle dimensioni ed alla configurazione territoriale e alla sua demografia) caratterizzato da un patrimonio bovino di alto livello. «Avevo conosciuto le aziende di Camerata alcuni anni fa – ha osservato a commento della rassegna l'esperto Anarb, Alcide Patelli – ed oggi posso constatare che non solo è stata mantenuta la consistenza numerica (già questo un elemento positivo non facilmente riscontrabile altrove) ma contestualmente ne è stata ampiamente migliorata la qualità». Gestione aziendale corretta ed efficace, dunque, peraltro ben supportata dalla pubblica amministrazione come si evince dal commento del sindaco Gianfranco . «L'amministrazione pubblica non può e non deve interferire nella gestione aziendale se non a supporto di eventuali azioni formative degli operatori e di loro sostegno nella valorizzazione sanitaria degli animali – ha affermato -. Ma deve cooperare con gli operatori del territorio valorizzando un adeguato sistema infrastrutturale. Il nostro territorio agricolo è collocato nella parte alta del paese attorno a quota mille – ha continuato – e l'amministrazione pubblica si è fatta carico della realizzazione di strade, fornitura di energia elettrica e quant'altro abbia potuto garantire agibilità e funzionalità ad aziende un tempo isolate e perciò destinate alla chiusura. Così la nostra zootecnia è riuscita non solo a resistere ma anche a continuare ad avere un buon peso nell'economia della nostra comunità».

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La Regina della Mostra «Bruna» di Antonio Giupponi

Arrivando alla cronaca della fiera alla giornata di ieri oltre ad un numeroso pubblico hanno presenziato anche Pietro Macconi in rappresentanza della , e Orfeo Damiani assessore all'agricoltura della Comunità montana di Valle Brembana. Tredici le aziende partecipanti con oltre 170 capi. Il titolo di regina della mostra (premio ) è andato all'azienda Giupponi Antonio; all'Azienda Pesenti Gianfranco il titolo di reginetta delle manze (premio Comunità montana di Valle Brembana). Per la miglior mammella della mostra è stata premiata l'Azienda Belotti Giuseppe. I primi premi di categoria: 3 alle aziende Belotti Giovanni e Giupponi Elisabetta Tersillia; 2 all'Azienda Giupponi Antonio; uno ciascuno alle aziende Manzoni Angelo, Pesenti Gianfranco,Belotti Giuseppe e Belotti Luigi.

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