È l'unica donna in a guidare una sezione di Federcaccia, eccezione che fa notizia quando si parla di uno sport che rimane essenzialmente maschile (basti pensare che in Italia le cacciatrici iscritte alla Federazione sono in tutto un migliaio). È toccato ad Adriana Corticelli, ieri, presiedere l'assemblea annuale dell'associazione, al Maresana Resort di Ponteranica. Appassionata di agli ungulati, la presidente è a capo del gruppo di Gerosa, 25 cacciatori «molto uniti e attivi – assicura –. Proponiamo tante iniziative sul territorio, per esempio con i bambini delle elementari e dell'asilo». Per gli scolari, infatti, il gruppo ha organizzato delle uscite, con l'obiettivo di avvicinarli al mondo della natura: dall'allevamento delle api alla tecnica del «poiàt» per fare il carbone da legna.

La prossima uscita è fissata per sabato prossimo. Per queste iniziative, Corticelli è stata recentemente anche insignita da Roma del titolo di «Federcacciatrice emerita». «Il merito è tutto dei cacciatori della mia sezione – si schermisce lei, oggi al secondo mandato –. Quando propongo qualcosa, trovo sempre grande supporto».

Tra gli eventi tradizionalmente messi in campo dall'associazione c'è la fiaccolata al santuario della Madonna della Foppa. «Abbiamo anche scritto una preghiera del cacciatore». A trasmetterle la passione per la caccia è stato il marito, doppietta da tanti anni. «All'inizio mi sono avvicinata alla caccia vagante, poi sono passata agli ungulati – racconta Corticelli –. Il bello? È uscire nella natura, conoscere gli ». Poi chi consuma le prede? «In genere organizziamo dei pranzi con gli amici. Ma spesso ne diamo anche in beneficenza». Ora, da nonna, Adriana sta cercando di trasmettere la sua passione alla nipotina Martina, di nove anni: «Conosce già bene gli animali, le insegno quello che so. Tra gli iscritti dell'associazione ci sono diversi giovani, ci seguono tantissimo».

Gli appassionati, tuttavia, sono in calo: il presidente provinciale Lorenzo Bertacchi ha evidenziato ieri una diminuzione dell'1,83% rispetto al 2008. Un fenomeno «fisiologico – ha osservato Bertacchi –. Nel 2009, comunque, sono stati 90 i nuovi tesserati».

L'assemblea di ieri è stata anche l'occasione per premiare alcuni cacciatori orobici che nel 2009 si sono distinti, a livello nazionale, in competizioni di tiro al piattello. A ricevere gli applausi della folta platea sono stati Stefano Battaglia, campione italiano in specialità «skeet», Mauro Mazzoleni, campione nella stessa specialità in , e la squadra formata da Angelico Colombo, Vittorio Locatelli, Mauro Mazzoleni, Claudio Rota, primi classificati in categoria tiratori.

Riconoscimenti pure per i capanni più belli: il concorso è stato indetto quest'anno per la prima volta, ma l'intento è di ripeterlo anche in futuro. Vincitori a pari merito della prima edizione sono stati proclamati Alessandro Galbusera di Chignolo d'Isola, Tarcisio Rota di Almenno San Salvatore, Filippo Salvi di , Michele Vanoncini di e Silvio Vassalli di Fiorano al Serio.

L'Eco di