È Davide Perico, 16 anni, di Ponteranica, il vincitore della terza edizione del concorso organizzato dall'istituto di San Terme e dal Comprensorio venatorio alpino della con il contributo di Flavio Galizzi e Gianantonio Bonetti (due cacciatori del comprensorio). Il tema scelto per quest'anno era «I tordi nella cucina tradizionale bergamasca». Davide Perico si è aggiudicato il primo gradino del podio con il piatto «Nido di croccante con jambonette di tordi e ». Al secondo posto si è classificato Roberto Perico, 17 anni di Presezzo, mentre il bronzo è andato ex aequo a due studenti: Cristofer Pellegrinelli, 16 anni, di Barzana, e Lorenzo Locatelli, 16 anni, di di Zogno.

La competizione ha riguardato solo i ragazzi frequentanti le classi terze 'Alberghiero, un cosiddetto concorso interno, e ha avuto tra i giudici anche due componenti dell'Associazione maîtres italiani ristoranti e alberghi (Amira) che li ha impegnati per tutta la giornata di giovedì scorso. La cerimonia di premiazione dei vincitori si è svolta in serata, quando ai tavoli della sala da pranzo dell'istituto professionale si sono seduti alcuni cacciatori che hanno potuto apprezzare i piatti preparati dai ragazzi delle classi prime, seconde e terze seguiti dai docenti Nancy e Carlo Oberti.

Siamo contenti di poter riproporre questa manifestazione per il terzo anno – ha spiegato Enrico Bonzi, presidente del Comprensorio venatorio e consigliere provinciale di An – ospitati dall'istituto Alberghiero: per noi è bello poter vedere abbinate due passioni, quella per la cucina e quella per la ». «Vi ringraziamo – ha detto Giuseppina Arzuffi, vicepreside – per aver scelto la nostra scuola dove proporre l'evento: in questo modo date ai nostri ragazzi la possibilità di mettersi alla prova e di conoscere meglio il territorio».

Alla serata erano presenti, tra gli altri, una rappresentanza dell'Amira, il comandante della Compagnia carabinieri di Zogno Filippo Bentivogli e quello della stazione locale di San Pellegrino Paolo Facci, il consigliere regionale Pietro Macconi e l'assessore provinciale a Caccia e pesca Luigi Pisoni. Macconi ha sottolineato che una «manifestazione che si ripropone diventa consuetudine e una consuetudine che si ripropone diventa una tradizione», mentre Pisoni ha aggiunto che la «cena di stasera ha una grande importanza poiché consente di una sinergia tra il mondo venatorio e l'enogastronomia per una cucina di qualità».

L'Eco di