Bergamo – In città da novembre sono bruscamente diminuite le visite degli stranieri e degli uomini d'affari. In 4 mesi persi 7 milioni di euro. Zambonelli: ci sono troppi alberghi. L'offerta di posti letto diventata ormai eccessiva La crisi non ha risparmiato il turismo. È in calo, infatti, il numero di stranieri che vengono a visitare Bergamo e che soggiornano negli alberghi della città. Da novembre, secondo Giovanni Zambonelli, consigliere di Ascom per il turismo, le presenze sono diminuite del 40 per cento. Una percentuale che non accenna a diminuire – spiega Zambonelli – e che è strettamente legata alla crisi internazionale. La sfavorevole congiuntura economica ha costretto le grandi aziende a ridurre i viaggi di affari e gli stranieri a rinunciare a visitare le città d'arte italiane. Ma il problema vero è che ci sono troppi alberghi – sottolinea Zambonelli.

– L'offerta di posti letto è eccessiva per una città come Bergamo. Nemmeno la vicinanza dell'aeroporto di al Serio, che grazie al moltiplicarsi di voli low cost continua ad attirare turisti da tutta Europa, sembra essere sufficiente a ridurre gli effetti della recessione globale. Ricordiamoci poi che lo scalo – dice Zambonelli – si chiama e che molti non si fermano a Bergamo ma prendono il treno o gli autobus e in un'ora sono a Milano.

In città ci sono 22 hotel. Ma se il periodo di recessione continua – sottolinea il rappresentante dell'Ascom – alcuni saranno costretti a chiudere. Da novembre la perdita totale di fatturato è stata già di circa 7 milioni di euro. A causa della difficile situazione, alcuni albergatori come quelli del San Marco hanno dovuto chiedere la cassa integrazione per parte dei dipendenti.

Ma ci sono delle misure da adottare per invertire la tendenza. Da tempo i politici locali parlano di potenziare il turismo ma negli ultimi 10 anni – dice Zambonelli – non è stato fatto nulla di veramente efficace. Ci sono diverse iniziative interessanti ma nessuna fa la differenza. e invece Comune, Provincia e associazioni di categoria dovrebbero unirsi e creare un evento davvero importante. Per il futuro c'è chi confida nell' 2015. Ma Zambonelli è scettico. Manca ancora troppo tempo e poi ricordiamoci che gli ultimi Expo hanno richiamato meno turisti di quanto ci si aspettava.

L'hotel San Marco chiede la cassa
I primi segnali della difficile situazione in cui si trovano alcuni albergatori della città da uno degli hotel simbolo di Bergamo: il San Marco. L'albergo ha chiesto un anno di cassa integrazione per 11 dipendenti su un totale di 53. La procedura di cassa in deroga è stata appena avviata ed è causata dal fatturato degli ultimi tre mesi.

Montagna in controtendenza sulle piste record di presenze
dato Record di presenze sulle piste da sci della Bergamasca. Nonostante la crisi, infatti, la voglia di non si ferma. Secondo le prime stime nel comprensorio della Presolana c'è stato un incremento del 40% rispetto alla stagione sciistica dello scorso anno per quanto riguarda la vendita di sKipass, per un totale di circa 14.000 presenze.

Nel comprensorio , che comprende le località di , Carona e , l'aumento e' stato del 30% con 85.000 sKipass venduti. Schilpario infine, nella , l'aumento ha addirittura superato il 50 per cento. Il boom di turisti dovuto non soltanto alla stagione generosa di precipitazioni nevose, ma anche ai molti pacchetti vacanza a prezzi contenuti e comprensivi di tutte le spese dei trasferimenti dallo scalo di Orio alle piste, del noleggio dell'attrezzatura e delle cene.

Stefania Prandi – Il Bergamo