Vento a 200 all’ora. Sul Valgussera seggiolini distrutti
Senza categoria Articolo letto da 1.387 utenti - Pubblicato il 9 Gennaio 2012Foppolo – «Mai visto, nella nostra stazione, una disastro tale provocato dal vento. Fortunatamente si è verificato di notte, a impianto fermo, ma per noi i danni sono ingenti». Beppe Berera, sindaco di Foppolo e presidente della Brembosuperski, la società di gestione delle seggiovie di Foppolo, Carona e San Simone, non ricorda nella storia della stazione sciistica dell'alta Valle brembana una situazione simile a quella verificatasi tra venerdì notte e sabato mattina. «Nella zona della seggiovia del Valgussera (che collega la Valcarisole con Foppolo, ndr) ci sono state raffiche di vento di 200 chilometri all'ora, rare sulle Orobie – dice Berera –, che hanno gravemente danneggiato l'impianto di risalita. La stazione di arrivo è stata parzialmente scoperchiata, le funi sono scese dalle carrucole, quadri elettrici e anemometro (per la misurazione del vento, ndr) sono andati in tilt, una trentina i seggiolini distrutti, le reti di protezione della pista (fissate a terra con blocchi di cemento armato, ndr) sono state divelte e i vetri della sala macchine si sono rotti».
«La mattina di sabato non era ancora chiaro cosa fosse successo e l'entità del disastro – continua Berera –. Ci siamo resi conto dopo, e solo ora iniziamo a fare la conta dei danni, comunque per noi molto gravi. Sabato la seggiovia, ovviamente, è rimasta ferma. Abbiamo dovuto far arrivare dalla Germania i tecnici della Siemens che gestiscono l'impianto elettrico per la riparazione. Si è lavorato incessantemente, anche di notte, per il ripristino e domenica mattina (ieri, ndr), siamo riusciti a far ripartire l'impianto, con tutte le condizioni di sicurezza. Naturalmente senza i seggiolini ancora da sostituire e con altri danni comunque da riparare».
Sabato il collegamento tra Carona e Foppolo è stato garantito da due gatti delle nevi. Ma disagi e lamentele degli sciatori non sono mancati, peraltro nella giornata di maggiore affluenza da inizio stagione. «Per il rientro con il battipista – scrive al giornale uno sciatore – bisognava attendere fino a un'ora. Sarebbe stato corretto avvisare in biglietteria che il Valgussera era chiuso». «Abbiamo cercato di gestire un'emergenza che non aveva precedenti – replica Andrea Bosco, responsabile marketing della Brembosuperski – peraltro capitata anche in altre stazioni dell'arco alpino, e i disagi sono stati pesanti anche per noi. Nelle due biglietterie di Carona e Foppolo si avvisavano gli sciatori che il Valgussera era chiuso. Sulle code, purtroppo, sappiamo che i gatti delle nevi non possono portare più di 40 persone alla volta. Tutto quanto nelle nostre possibilità è stato fatto. E domenica la seggiovia era già ripartita».
Giovanni Ghisalberti – L'Eco di bergamo
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Una risposta a “Vento a 200 all’ora. Sul Valgussera seggiolini distrutti”
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Inserito il 10 Gennaio 2012 alle ore 20:00 GMT+0100
Replico quanto scritto nell’articolo precedente
L’ultimo turismo di qualità con questi disservizi scapperà dalle nostre amate Valli Bergamasche, sono bergamasco!
E’ 30 anni che frequento impianti sportivi invernali, sci nordico e sci alpino, i casi come questo avvengono solo da noi…, nelle altre stazioni in caso di vento o mancanza innevamento, riducono il prezzo del giornaliero.
Tutti sono a servizio del turista perchè da ricchezza.
Chiaramente per affrontare in modo “aggressivo” l’aspetto econimico tutti sono consorziati, anche l’idraulico e l’elettricista per fare un esempio, partecipano economicamente al comprensorio.
E’ anni che possiamo copiare dalle famose località ma ……
Alcune volte ho la sensazione che il turista dia fastidio,
deve pagare è basta.