Stagione al via il 6 dicembre. Le ultime precipitazioni e la artificiale garantiranno l'apertura dei A nuovo la strada per Ceresola, in estate una seggiovia quadriposto. E «Gustinquota» prende gli sciatori per la gola. – A Valtorta-Piani di Bobbio le piste da apriranno il 6 dicembre. La neve garantita dagli impianti di innevamento artificiale e quella naturale caduta l'altra notte assicurano un buon inizio di stagione. Piero Busi, vicesindaco di Valtorta cui sostanzialmente si deve lo sviluppo della stazione, puntualizza: «In questa fase non si presentano novità in fatto di impiantistica. Sarà una stagione di transizione in attesa 'estate, quando la seggiovia biposto Chiavello, che sale da Ceresola a Bobbio, sarà sostituita da una quadriposto».

Busi aggiunge. «C'è comunque all'attivo la sistemazione della strada che sale da Valtorta a Ceresola: ne è stato qualificato il tratto iniziale allargandolo e modificandolo nella pendenza e asfaltandolo, per cui l'accesso alla stazione è stato concretamente migliorato, un intervento realizzato dal Comune e finalizzato allo sviluppo della stazione».

Le piccole Dolomiti lombarde
I milanesi, che ne sono frequentatori da quasi un secolo, quando parlano dei Piani di Bobbio di (compresi tra quota 1.700 e 2.000), che un paio di decenni orsono furono collegati con i Piani di Ceresola di Valtorta (quota 1.400), usano definirli «Le piccole Dolomiti lombarde». D'altronde la bellezza dei luoghi e la conformazione geologica sono comuni a quelle dolomitiche e perciò ecco che la definizione ci sta tutta. Un paio di decenni orsono, si è detto, le due località furono collegate con un impianto di risalita ed ecco nascere l'ancor unica stazione intervalliva bergamasca-valsassinese, a duplice valenza con un tutt'uno di piste per lo e lo sci nordico, ambedue di alto livello per impiantistica e accoglienza.

Lo sci alpino si sviluppa su una quindicina di tracciati – per una lunghezza complessiva di una quarantina di chilometri con piste di tutte le difficoltà – compresi tra i 1.400 metri dei Piani di Ceresola e i circa 2.000 della stazione alta della Pista Camosci, attrezzata lo scorso anno con una modernissima seggiovia quadriposto, la seconda realizzata dalle Industrie turistiche barziesi, che nell'arco dell'ultimo quadriennio hanno incrementato la già ricca struttura impiantistica della stazione comprendente un'altra quadriposto, la cabinovia ad agganciamento automatico di arroccamento da Barzio, una seggiovia biposto, una monoposto e tre skilift. Ottimale lo sfruttamento dell'intero comprensorio che dispone di impianto per l'innevamento programmato esteso al 90% della superficie sciabile della stazione. Possono essere inseriti nel discorso dello sci alpino anche lo snowboard e il freestyle e, per la pratica, è attrezzato un ampio snowpark.

Sci e gastronomia si sposano in quota
Nel comprensorio della stazione trovano collocazione le due piste di sci nordico, ambedue omologate per gare di livello internazionale. La pista dei Rododendri (7,5 km con anelli di varie misure e difficoltà) e la pista Tre Signori dei Piani di Ceresola (5 km l'anello più lungo e altri di 4, 3,5 e 2 km).

Per ciascuna delle due piste è attivo un attrezzato centro di assistenza (spogliatoi, docce, servizi, locali di sciolinatura e noleggio) che le fanno apprezzare dagli sciatori. In particolare la pista Tre Signori è direttamente accessibile dai piazzali di parcheggio per le auto che salgono dalla Valle . Nel comprensorio non mancano le strutture per l'accoglienza dei turisti. Sul demanio sciabile ci sono sei ristoranti, tre rifugi ai Piani di Bobbio e un rifugio ai Piani di Ceresola di proprietà del Comune di Valtorta che lo ha recentemente rinnovato, un centro ottimale per l'accoglienza di gruppi e famiglie che coniuga sport e gastronomia montana attraverso l'iniziativa «Gustinquota».

Sergio Tiraboschi – L'Eco di