Una nuova collezione, così MVB prova a risalire

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manifatturaMigliorano i conti della Manifattura di Zogno, forse in arrivo nuovi soci. Il numero uno Trabattoni: puntare su mercati emergenti ed ecoprodotti. Deciso a risalire la china. A tutti i costi. Il consigliere delegato di Manifattura Valle Brembana Massimo Trabattoni sa bene che i proclami, di fronte alla devastante crisi odierna, hanno valore zero.

Ecco perché rilancia non in base a previsioni o sensazioni, ma affidandosi ai numeri. Che dalle parti di Zogno cominciano a migliorare. Intendiamoci: la situazione resta grave, con oltre 200 dipendenti con contratti di solidarietà (fino al gennaio 2010), dopo la dolorosa chiusura del finissaggio a Urgnano, con un’ottantina finiti in cassa straordinaria, anticamera delle mobilità.

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Incentivi Miti: sfiorata la rottura, poi la schiarita

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miti_loghino_thumbnailChe non fosse un negoziato facile lo sapevano tutti, ma l’incontro di ieri lo ha confermato in pieno: la crisi della Miti di Zogno è di difficile soluzione, quei 70 dipendenti, in gran parte donne, destinate a restare a casa dopo la delocalizzazione della produzione in Ungheria, meritano una riflessione ampia, che non può esaurirsi davanti all’aridità di numeri o di soluzioni prese soltanto a tavolino.

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La Miti si sposta ma nessuno pensa al nostro futuro

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Tanta amarezza tra i lavoratori dell’azienda di Zogno. C’è lavoro, ma si delocalizza per maggiori profitti.
I dipendenti: «In valle è emergenza occupazionale. Non ci sono alternative». Oggi assemblea. L’11 vertice con l’azienda. La voce è corale e i pareri sono condivisi da tutti i 72 dipendenti della Miti di Zogno. La voglia di ribellarsi e la rabbia soprattutto di chi alla Miti ci lavora da molti anni è tanta. Ma la notizia data dai sindacati due giorni fa, circa la chiusura dell’azienda specializzata nella produzione di tessuti indemagliabili, ha creato un clima di sconforto. «Il lavoro non è moltissimo ma c’è.

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La Miti in crisi chiude Zogno e delocalizza in Ungheria

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miti_loghino_thumbnailDoccia fredda per le 72 lavoratrici. Il sindacato: faremo di tutto per tutelarle. Il presidente Polli: scelta dolorosa, trattativa in corso con un gruppo lombardo. Ancora una chiusura «pesante» in vista per la valle Brembana: la Miti, specializzata in tessuti indemagliabili ed elasticizzati, una delle aziende storiche insieme all’adiacente Manifattura Val Brembana, chiuderà la sede di Zogno entro settembre, mantenendo ancora attiva la succursale di Urgnano.

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