Le più antiche sculture della Valle Brembana

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Alcuni dei manufatti che si descriveranno in questo scritto sono già apparsi anni fa sul bimestrale Zogno Notizie in occasione dei loro ritrovamenti. Tuttavia poiché il loro rinvenimento è stato abbastanza diluito nel tempo e poiché spesso avveniva poco prima che la rivista andasse in stampa, oltre all’annuncio della scoperta non c’è mai stata la possibilità di pubblicare il risultato di indagini e di confronti con manufatti simili di territori vicini a quello brembano per cui non è mai stato possibile evidenziare la sostanziale unitarietà di contesto, di stile di fattura e di notevole antichità che li caratterizzano. Questa analisi si è resa possibile invece nell’ultimo lasso di tempo ed è parso interessante riportarne i risultati per apprezzare e comprendere meglio il significato e la funzione di queste opere. Da tempo immemorabile esistono sul sagrato della chiesa parrocchiale di Zogno due facce scolpite, in gergo locale chiamate maschere, che fanno da sostegno a due panchine di pietra: una è conservata piuttosto bene, l’altra è alquanto danneggiata nel naso. Una terza faccia in buono stato fu rinvenuta durante i lavori di ristrutturazione del sagrato sotto la guida dell’ex parroco di Zogno don Giulio Gabanelli nel 1972 e collocata ora nel Museo di S. Lorenzo di questo paese. I lineamenti dei tre visi, assai allungati e identici sono abbozzati in maniera essenziale per non dire schematica.

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No definitivo di Zogno a una cava a Stabello

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Zogno – Due anni di indagini e studi progettuali, sei mesi per la presentazione e l’esame delle osservazioni e sei di discussione per arrivare all’approvazione definitiva del Piano di governo del territorio. Protagonisti dell’operazione il sindaco Giuliano Ghisalberti, il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Giampaolo Pesenti e il tecnico Giambattista De Vecchi che ha firmato il nuovo strumento urbanistico. E il sindaco, durante l’approvazione definitiva in Consiglio comunale, ha ribadito come i cittadini siano stati più volte coinvolti.

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Benvenuti a Zogno in Valle Brembana, paese del benessere

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Classifica «Borghi felici»: è il 10° comune in Italia Sale in classifica con servizi scolastici e trasporti. Non conta solo il reddito. Il sindaco: «Clima sociale sereno, si vive bene». Benvenuti a Zogno, paese del benessere. Qui non c’entra solo il reddito, il famoso Pil. A Zogno si sta bene anche per i servizi, la sicurezza e un clima sociale, dice il sindaco, «sereno»: ovvero conta il Bil (Benessere interno lordo). Sta di fatto che il capoluogo brembano (9.000 anime distribuite tra centro e una decina di frazioni più o meno popolose) è al decimo posto nazionale nella curiosa classica dei «Borghi felici», pubblicata recentemente dal «Centro studio Sintesi» di Mestre (con Clusone, 13°, poco distante). Usati 49 parametri Un’indagine che tiene conto di quanto guadagnano i cittadini e di altre 48 variabili, dall’istruzione alla partecipazione alla vita politica, dai rapporti sociali alla sicurezza, dall’ambiente alla salute.

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Zogno, nel Piano del territorio meno cemento e nuove strade

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Zogno – Il Consiglio comunale di Zogno ha adottato il Piano di governo del territorio con il voto favorevole della Lega e l’astensione delle minoranze di «Zogno democratica» e di Pdl-Udc. Il documento è stato redatto dallo studio dell’architetto Giovan Battista De Vecchi. «Si punta alla salvaguardia dell’ambiente – ha affermato il sindaco Giuliano Ghisalberti – allo sviluppo socioeconomico del paese, passando per una responsabile espansione urbanistica che tenga conto della crescita demografica e delle opportunità turistiche. E contestualmente si sosterranno le attività produttive e l’occupazione con supporti concreti all’artigianato e al commercio».

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