Strada per l’Arera, arriva l’ecopass

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Oltre il Colle – Dalla prossima estate il parcheggio ai piedi del pizzo Arera sarà a pagamento. Lo ha deciso la Giunta comunale di Oltre il Colle con l’obiettivo di regolamentare e ordinare la sosta delle auto, evitare parcheggi selvaggi lungo la nuova strada e ridurre l’inquinamento. L’area, oggi non ancora dotata di segnaletica orizzontale, si trova a quota 1.600 metri, a conclusione dei circa tre chilometri di strada asfaltata, realizzata nel 2010, che parte dalla località Plassa di Zambla Alta (nella zona del camping e dei condomini) e arriva, dopo alcuni tornanti, nei pressi del rifugio Saba. È la stessa strada, carrozzabile, peraltro oggetto di qualche polemica al momento della realizzazione per il suo presunto impatto, che consente l’accesso dalla «Cattedrale vegetale», opera di architettura naturale avviata alcuni anni fa. Grattini o personale? Dal parcheggio (a piedi lo si raggiunge in 45 minuti, un’ora circa), si staccano poi i sentieri che conducono ad alcune delle mete più belle e frequentate delle Orobie: il rifugio Capanna 2000, il pizzo Arera, il Sentiero dei fiori e delle farfalle, il passo e il lago Branchino, fino alla Conca di Mezzeno in territorio di Roncobello.

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La cultura della baita

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Le baite, disseminate in tutta la nostra Alta Valle, rappresentano bene la vita secolare dei nostri antenati scandita sulle montagne secondo il tempo e le stagioni. Per questo le baite ci parlano, e la natura in cui le baite sono immerse ci attira anche oggi dove una vita tecnologizzata e frenetica ci lascia spesso storditi e vuoti. La natura ci parla, parla al mandriano e al contadino, come al filosofo, al letterato e all’uomo religioso. I nostri antenati che hanno vissuto vite intere in montagna hanno lasciato a noi della Valle i loro geni, le loro emozioni, anche inconsce, di fronte ai cambiamenti meravigliosi delle stagioni, di fronte a un bosco innevato, a un prato fiorito, alla luna che esce da un’abetaia, o a un camoscio che si rifugia nel bosco. La natura ci parla, e i fortunati che hanno i geni degli avi montanari meglio degli altri capiscono il suo linguaggio, perché non tutti lo comprendono.

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Mamma, sono al gelo e affamato ma sereno

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Oltre il Colle – «Carissima mamma. Qui sono di nuovo in prima linea ed è anche una posizione assai bruttina e non c’è da illudersi perché da un momento all’altro potrebbe arrivare ciò che mi toglie l’esistenza. Sai che 99,99 volte ci si scappa ma poi quella dei 100 bisogna fermarsi. Qui tutto è con me: freddo, fame, pidocchi, sacrifici di ogni genere eppure ti giuro che sono sereno come le notti invernali, sono candido come un giglio, paziente come una mamma».

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Il Centro culturale Valle Brembana nella Villa funicolare

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San Pellegrino Terme – L’inaugurazione sarà oggi, alle 17: la nuova sede del Centro storico culturale della Valle Brembana è stata ricavata nella «Villa funicolare» di San Pellegrino, edificio liberty del 1909, restaurato dal Comune e concesso in uso gratuito al sodalizio culturale. Per l’occasione, nelle tre sale mostre della villa, si aprirà una collettiva di pittura dei soci del Centro storico, visitabile fino al 14 ottobre. La nuova sede è operativa da inizio settembre e per il momento viene aperta al pubblico una volta alla settimana (il giovedì dalle 16,30 alle 18,30), grazie alla disponibilità di un gruppo di volontari.

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