La verità sulla strage del Pianetti
Senza categoria Non commentato »Valle Brembana – I soprusi, lo scontro con le autorità e i concittadini, il proposito di vendetta e il massacro, la fuga, il pentimento e il mistero della sua scomparsa. Domenica prossima saranno trascorsi cent’anni da quel drammatico 13 luglio 1914 quando Simone Pianetti uccise, in tre ore di follia, sette persone. Ma l’eco di quella strage ancora non si è spento in Val Brembana e, a distanza di un secolo, il nome del «giustiziere solitario» di Camerata Cornello è ancora usato da qualcuno – più per scherzo che con reali intenzioni — per mettere in guardia qualche «nemico»: «Arda che fö come ol Pianet!». Cent’anni dal dies irae, cent’anni di leggende, racconti macabri, romanzi, teatri, spettacoli di burattini, ma anche canzoni moderne per quella che è diventata «una fra le più appassionanti vicende della Belle Époque», ma anche «un enigma mai risolto». Così la definisce Denis Pianetti, pronipote di Simone (ovvero figlio del fratello Pasquale) che venerdì sera, all’oratorio di Camerata Cornello presenterà il libro sulla storia del suo antenato.