La valanga al Gemelli, aiuti con un treno speciale

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Valanga-Laghi-GemelliBranzi – Fu probabilmente uno dei primi, se non il primo intervento di soccorso alpino organizzato dal Cai. Avvenne in occasione di una valanga che il 7 dicembre del 1909 travolse un gruppo di alpinisti, quasi tutti soci del Cai, mentre salivano al passo Laghi Gemelli. Vi furono un morto e due feriti che furono costretti a restare un paio di giorni in rifugio prima di essere portati a valle. La notizia arrivò a Bergamo con notevole ritardo, ma subito vennero organizzati i soccorsi. Con la ferrovia di Valle Brembana partì un treno speciale: a bordo una squadra guidata dal presidente del sodalizio bergamasco, l’ing. Luigi Albani, con medici e personale della Croce Rossa; si aggiunsero anche un paio tra i più esperti «skiatori» orobici, oltre a una pattuglia di alpini intervenuta appositamente da Milano.

Forse anche per l’ampiezza dell’intervento e per la presenza nel gruppo di alcuni milanesi la notizia, oltre che da L’Eco di Bergamo, fu seguita con ampiezza di particolari dal Corriere della Sera e da altri quotidiani. La Domenica del Corriere e la Tribuna Illustrata, altro noto settimane dell’epoca, gli dedicarono le copertine.

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Geotermia, legna e solare, si costruisce la casa verde

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Valle Brembana – Il modello è la «Green house» di Bruxelles: un edificio a emissioni di Co2 pari a zero, totalmente autosufficiente da un punto di vista energetico, grazie all’uso di fonti rinnovabili, solari, biomasse e geotermiche. E, molto probabilmente – a detta dei progettisti e della Comunità montana – sarà il primo edificio pubblico di questo tipo in Italia. Nell’ex palazzina Falck della Comunità montana, in via Locatelli a Zogno (accanto alla caserma dei vigili del fuoco), che ospitava Forestale, Croce Rossa e Gruppo di azione locale, sono iniziati i lavori per la realizzazione della «Green house» della Valle Brembana. Opera che costerà circa un milione e mezzo di euro, appaltata alla Sigeco di Brugherio, e dovrebbe essere pronta nell’arco di un anno.

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Lezione di storia e natura, in 900 a Ca’ San Marco

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UNICEF-Mezzoldo61Alta Valle Brembana – Scuola, montagna e solidarietà. I tre elementi insieme funzionano e lo ha dimostrato l’iniziativa vissuta ieri da circa 900 ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado che, accompagnati dai loro insegnanti, hanno raggiunto in pullman la Ca’ San Marco per una giornata particolarmente interessante. Il progetto è stato ideato e realizzato dal Comitato provinciale di Bergamo per l’Unicef e dal Cai Alta Valle Brembana e già da quattro anni raduna centinaia di studenti per un approccio con l’ambiente della montagna e per un’iniziativa di solidarietà.

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Per la Val Brembana una «Green house» nell’ex Falck di Zogno

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Zogno – Sarà un edificio a zero emissioni di Co2 e totalmente autonomo dal punto di vista energetico: con pannelli fotovoltaici e geotermia, coibentato, impianti a soffitto, pompa di calore (per aumentare la temperatura dell’acqua), tetto ventilato, vasca per la raccolta delle acque piovane e stufa a legna. E costruito con materiale locale: marmo arabescato orobico, ardesia, legname e ciottoli di fiume. Saranno queste la caratteristiche della «Green house» della Comunità montana Valle Brembana, un edificio «verde», a emissioni zero, che coniuga naturalità, risparmio energetico e tecnologia avanzatissima. Progettata dell’architetto Pierluigi Carminati di Bergamo, la «Green house» rientra nel più ampio «Covenant of mayor» (il patto dei sindaci), ovvero l’iniziativa europea volta alla riduzione dei gas a effetto serra, al risparmio energetico e all’incremento delle energie rinnovabili. La sua realizzazione costerà circa un milione e mezzo di euro (appaltati alla Sigeco di Brugherio), con finanziamento regionale, del Bim e della Comunità montana. Sarà ricavata nell’attuale palazzina ex Falck di Zogno (all’ingresso del paese per chi proviene da Sedrina), già di proprietà della Comunità montana che ha ospitato la Forestale, il Gruppo di azione locale della valle (Gal) e, fino a due anni fa, una postazione della Croce Rossa di San Pellegrino.

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