La saga dei fratelli Calvi

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Nel Castello di Udine di Carlo Emilio Gadda c’è un capitolo intitolato «Imagine di Calvi». Il 29 aprile 1916 lo scrittore era in servizio come sottotenente al Passo Brizio, sulla Vedretta della Lobbia, e fu testimone della seconda avanzata sui ghiacciai dell’Adamello compiuta dagli alpini. Fra i protagonisti di quella giornata, uno degli eroi bergamaschi della Guerra Bianca, Attilio Calvi. Nel capitolo a lui intitolato Gadda ci ha lasciato questo ricordo delle ultime ore di vita del giovane ufficiale ferito a morte: «L’avevo riveduto, il tenente dagli occhi fermissimi senza sorriso. Disteso al suolo, una coperta grigia, come un sudario, lo ricopriva: nel volto viveva lo sguardo. La bufera saliva dal Mandrone, tormentava infaticata il lembo della tenda bianca, gommata come le cose dè medici, crociata come il magazzino del dolore sanguinante. Crudeltà vetrosa, il nevischio turbinava dentro la tenda, feriva ancora, implacato, il tenente.

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Il fiordo di Clanezzo, Museo a cielo aperto

Ubiale Clanezzo Non commentato »

Clanezzo – Il nobile Unguerrando cacciò i brembillesi. La contesa tra guelfi e ghibellini e la pacificazione sancita dall’intervento della Repubblica di Venezia. Alle porte di Bergamo c’è un angolo dimenticato, che sarebbe piaciuto ai viaggiatori del pictoresque travel . La forra di un torrente, un antico ponte di pietra sopra uno specchio di acque verdi, i resti dell’antica dogana veneta. Ancora oggi, chi lascia la provinciale della Valle Imagna per immergersi nel microcosmo di Ubiale Clanezzo, si ritrova a fare un repentino tuffo nel passato. Oltrepassato il ponte moderno, costruito dai Conti Roncalli nel 1925, l’abitato di Clanezzo si annuncia con l’antico castello. Nel Basso Medioevo la guerra fratricida tra i guelfi della Valle Imagna e i ghibellini della Val Brembilla vide distinguersi per violenza e ferocia il ghibellino Unguerrando Dalmasano, signore del castello di Clanezzo, che, si racconta, «scendea ruinoso con le sue masnade come irreparabile torrente, recando incendio e ruina or in questa or in quella terra nemica. E solo per la gioia di depredare i guelfi quell’anima feroce diguazzava».

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Classic Trail Torcole 2012 – Carolina Tiraboschi e Alex Viciani sono vincitori

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Piazzatorre – Una stupenda mattinata fresca e tersa ha accolto 140 skyrunners e trailers partecipanti alla quinta edizione del Classic Trail Torcole di Piazzatorre. Sin dalle prime battute di gara si è capito che Carolina Tiraboschi, la forte atleta della Fly Up Sport, non intendeva lasciare spazio alle avversarie, attaccando i 23 km e 2.029 mt di dislivello positivo ad un ritmo sostenuto, per nulla timorosa d’esser alla sua prima partecipazione. Di gran lunga ampio il vantaggio della Tiraboschi a metà gara, esso andava incrementandosi nella ripida salita della Pista del Bosco per poi diventare incolmabile nella lunga discesa dai 1.560 mt di Torcola Vaga verso il traguardo dell’anfiteatro di Piazzatorre ove giungeva nel tempo record femminile di 2:50:52.

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Cancervo-Venturosa Brunod e Bertasa padroni

San Giovanni Bianco Non commentato »

Skyrace Orobie – Uno splendido bis di Denis Brunod (Mont Avic) all’ottava edizione della «Skyrace Cancervo Venturosa» – 24 km, 1.500 metri di dislivello – andata in onda a San Giovanni Bianco. Si trattava di una delle gare più prestigiose del calendario nazionale, per cui il valdostano ambiva a ripetersi. Ha tentato di contrastarlo, ingaggiando un entusiasmante duello, il vincitore Ronaldo Piana (Recastello), secondo. I due hanno battagliato fin dalla partenza: Denis sempre avanti, sia pure di una manciata di secondi, Rolando in scia sul Cancervo e sul Venturosa e ancora giù per il discesone di oltre 10 km che porta al traguardo, e dietro loro a tenere onorevolmente il passo l’atleta di casa Riccardo Faverio (Gruppo sportivo Orobie). La classifica è così definita: primo Brunod in 2h15’31” con il vantaggio di 24″ su Piana, terzo a poco più di 2′ Faverio. A seguire, nell’ordine Franco Collè (Sant’Orso), Carlo Bellati (Premana), Flavio Tomelleri (Recastello), Antonio Rondi (Orobie), Mauro Agazzi (Scais 3038), Angelo Castelli (Valetudo Skyrunning) e l’inossidabile Antonio Baroni (Valetudo Skyrunning).

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