Fondo a Zambla, assegnati i titoli provinciali studenti bergamaschi

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Oltre il Colle – Sono state le nevi di Zambla Alta, a Oltre il Colle , a «laureare» i campioni di sci nordico delle scuole superiori bergamasche. Ieri si è svolta la prova unica della specialità, sotto una consistente nevicata e la montagna avvolta in una fitta nebbia, eppure con pieno successo dovuto allo Sci club Valserina – rappresentato dal presidente Paolo Maurizio – che impeccabilmente ha curato l’allestimento del campo di gara, all’organizzazione senza sbavatura alcuna della manifestazione curata dal Coordinamento scolastico provinciale – presente nella persona della responsabile Simonetta Cavallone – e al cronometraggio di una équipe della sezione di Bergamo della
Federazione italiana cronometristi.

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Quaranta gruppi di penne nere sfilano nel ricordo di Nikolajewka

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Nikolajewka2014-15Branzi – La simpatia per gli alpini è sempre vivissima, e si è avuta ancora una volta testimonianza in proposito ieri a Branzi che ha ospitato la quarantatreesima edizione della manifestazione del ricordo della tragedia di Nikolajewka sul fronte russo nel corso della Seconda guerra mondiale. Tanta folla di valligiani dell’alta Valle Brembana e ancora di vacanzieri di ritorno da una splendente giornata sulla neve, e scroscianti e ininterrotti applausi al corteo che è sfilato dal municipio al piazzale del monumento ai Caduti, a far da contrappunto alle musiche della Fanfara alpina di Scanzorosciate.

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Sergio Bonaldi fa il duro in salita ed è campione del mondo

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sergio-bonaldiSerina – Sergio Bonaldi, bergamasco del Centro sportivo Esercito, è campione del mondo di skiroll. Il serinese ha conquistato il titolo iridato a tecnica classica a Bad Peterstal, in Germania, in una prova valida pure per la Coppa del Mondo di specialità che proseguirà già domenica con la Transjurassienne. «I campionati mondiali si svolgono ogni due anni – dice il neocampione del mondo – e ci tenevo a fare bella figura dopo il bronzo del 2011 in Croazia». E continua: «Non è stata certamente una vittoria facile, anzi devo dire che l’ho conquistata proprio con in denti. C’era un tratto di 4 km circa in piano e poi si prendeva la salita di 6 km. Mi sono sempre tenuto nelle prime posizioni e poi sono riuscito a passare in testa, e speravo di scrollarmi di dosso gli inseguitori, ma proprio non mollavano. Comunque ho tenuto duro e sono riuscito a tagliare per primo il traguardo con 9″ di vantaggio sul romeno Constantin Pepenet che è decisamente un brutto cliente anche nel fondo».

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Marco Caprioli commosso, ha portato il cappello del padre

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Raduno-sezionale-Alpini-Zogno2Per gli alpini è stata una giornata speciale, non solo perché si svolgeva la 30ª adunata sezionale e si festeggiava il 90° del gruppo di Zogno, ma soprattutto perché si è ricordata la figura di Leonardo Caprioli che ieri, ancora una volta, ha sfilato con i suoi alpini. Lo ha fatto attraverso il figlio Marco che ha portato il cappello alpino del papà posato su un cuscino tricolore. Un gesto che ha voluto esprimere il grazie della famiglia Caprioli agli alpini che hanno stimato e amato «il Presidente». Ad accompagnare il tenente Caprioli i tre ex presidenti sezionali Alessandro Decio, Gianni Carobbio e Antonio Sarti, con Giuseppe Bonaldi, responsabile nazionale della Protezione civile, nata per intuizione dello stesso Caprioli; dietro di loro alcuni degli ex consiglieri che hanno lavorato a fianco di Nardo. «Mi sento abbastanza tranquillo », dice Marco Caprioli prima della partenza. All’alzabandiera il suo volto appare un po’ teso.

Lo aspetta una lunga camminata. Al suo passaggio la gente applaude forte perché sa cosa rappresenta quel cappello. «L’è o scett del Caprioli», dice una donna. Sotto il palco, un’ora e mezzo dopo la partenza, Marco sembra più rilassato. «Un lunga camminata, sostituisce la corsa a cui mi dedico la domenica mattina», scherza. Spiega come quel cappello sia uno dei tre posseduti dal padre: il primo, quello di Russia con la penna «originale» è con Nardo, nella sua bara. Il secondo che regge tra le mani Marco è stato usato nei lunghi anni di presidenza.

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