Fuochi per la festa del Madunù, Venerdì la Messa con il vescovo

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fotoDossena – Torna venerdì, a Dossena, la festa del Madunù, tradizione secolare che si ripropone ogni anno dalla metà del 1800 quando arrivò in paese la raffigurazione plastica della Vergine e del Cristo morto. Il grande gruppo ligneo con la Virgo Dolens che reca in grembo il Cristo, viene portato in solenne processione per le vie del borgo, un lungo percorso orante dal sa- Il Madunù in processione grato della millenaria chiesa plebana fino alla periferia dell’abitato e quindi di nuovo al tempio per concludersi con la benedizione e il bacio della reliquia. Si dice di festa del Madunù ma si va intimamente oltre il concetto della festa perché il fedele partecipante alla celebrazione si confida con la Madonna, le apre il cuore per cercare condivisione con i dolori della Madre di Dio e cercarne il conforto. Un momento di profondo significato e contenuto religioso, dunque, che ha pure uno spazio per la gioia. Ed ecco perciò per questo evento anche la definizione di «festa del Madunù» perché in questo giorno si ferma qualsiasi attività lavorativa e si sospendono le lezioni nelle scuole.

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Sfida del gusto fra gli agriturismi, trionfa “Alle Baite” di Branzi

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agriturismo5Branzi – La terza edizione del Concorso gastronomico «Il piatto di Campagna Amica» organizzato da Terranostra-Coldiretti ha visto la partecipazione di dieci aziende agrituristiche associate a Terranostra che si sono impegnate nella preparazione del miglior «primo piatto». La gara si è svolta nella sede dell’Abf di via Gleno a Bergamo. Difficile anche quest’anno è stata l’assegnazione della «Pentola d’oro» messa in palio da Pentole Agnelli di Lallio. Dopo una attenta valutazione, la giuria ha premiato i «Maltagliati di farina di castagne» dell’Agriturismo Alle Baite di Branzi. Si tratta di una rivisitazione dei pizzoccheri valtellinesi, utilizzando materie prime tipiche della Val Brembana come il formaggio di Branzi di media stagionatura, le patate di Carona, il burro di malga, coste bianche e farina di castagne. La titolare dell’agriturismo (e cuoca) è Roberta Ceruti, con la collaborazione dei genitori Silvano e Lucia.

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Ospedale S. Giovanni Bianco, Sindaci brembani chiedono dimissioni della dirigenza

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San Giovanni Bianco – I sindaci della Valle Brembana chiedono le dimissioni di Cesare Ercole e di Stefano Zenoni: è questa la richiesta ufficiale che emerge da un documento approvato nella sede della Comunità Montana con il parere favorevole di 34 Comuni dei 37 Comuni che la compongono, con l’astensione di Zogno e Valnegra e l’assenza di Ubiale Clanezzo. Cesare Ercole e Stefano Zenoni sono rispettivamente direttore generale dell’azienda ospedaliera di Treviglio e direttore medico dell’ospedale di San Giovanni Bianco ed è proprio quest’ultima struttura ad essere entrata nel mirino dei sindaci brembani, in particolare dopo la chiusura, dal primo gennaio, del punto nascite e l’accorpamento del reparto di Ginecologia con Chirurgia.

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Dal parüch al vino e ora la Valle Brembana inizia a coltivare il mais

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Alta Val Brembana – L’appello era stato lanciato lo scorso autunno: «Cerchiamo il mais che per decenni, se non per secoli, anche in alta Valle Brembana, era stato coltivato. Recuperiamolo e proviamo a tornare a coltivarlo». Si cercava qualcuno che avesse ancora pannocchie rinsecchite in qualche cantina o in qualche solaio, magari appese per bellezza o ricordo. Purtroppo nessuno si è fatto vivo, almeno fino ad ora. Prima di partire, comunque, con il progetto di coltivazione voluto dal Comune di Cusio, dal Consiglio per la ricerca in agricoltura (Cra) e Slow food Valli Orobiche, si vuole fare un ultimo tentativo alla ricerca di una varietà locale di mais.

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