Emigranti “made in Bergamo” da minatori a imprenditori

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Sono 50 mila i cittadini orobici sparsi in 105 paesi stranieri: al loro fianco c’è l’Ente bergamaschi nel mondo. In passato le popolazioni della Val Seriana, della Val Brembana e della Valle Imagna, costrette a lasciare la loro terra d’origine per sfuggire alla povertà e alla fame in cerca altrove di un futuro migliore; adesso i plurilaureati capaci di parlare più lingue per le quali andare via da Bergamo rappresenta, più che un obbligo, un’opportunità, scelta con la consapevolezza di poter decidere il proprio destino. In mezzo un secolo di emigrazione orobica che, da 44 anni, l’«Ente bergamaschi nel mondo», forte dei suoi 33 circoli sparsi in ogni parte del pianeta, segue con passione e dedizione attraverso iniziative divulgative, progetti di solidarietà per i più bisognosi, incontri periodici nei diversi Paesi dove sono presenti le diverse comunità e un costante legame con i missionari.

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Algua Gli alpini al Perello portano poesie e ricordi

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ALGUA – Un lungo corteo di penne nere in pellegrinaggio ha raggiunto domenica scorsa il santuario del Perello a Rigosa di Algua. È sceso dalla Passata – antico crocevia tra la Val Serina e la Val Seriana – con il passo cadenzato dalla fanfara alpina della Ramera, in testa il vessillo della Sezione Ana di Bergamo. Un evento che si ripete ininterrottamente da trent’anni. «L’idea nasce dalle penne nere della Val Serina e di Curno – spiega Luigi Furia, consigliere alpino – per deporre lo “zaino della vita” ai piedi della Madonna, per ricordare gli alpini defunti e per rinsaldare l’amicizia che ci lega». Giunti sul piazzale del santuario, hanno assistito alla celebrazione della Messa.

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Con le nostre radio aiutiamo i missionari

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Dai radioamatori il sostegno ai sacerdoti in Bolivia, dove telefoni fissi e cellulari non funzionano. Immaginate di trovarvi in una foresta o in un deserto, dove telefoni fissi o cellulari non esistono o non ricevono alcun segnale: in quel luogo, allora, la cara vecchia radiolina di Marconi resta l’unico modo per comunicare (in modo anche economico) con chi è più lontano, una città o il villaggio più vicino ma, a volte, anche con l’altro capo del mondo. Succede spesso ai missionari, anche bergamaschi, sparsi nei luoghi più poveri della Terra: per loro la radiolina, quella utilizzata dai radioamatori, è strumento quotidiano di comunicazione. E capita che, saltuariamente, i radioamatori di casa nostra vengano in contatto proprio con i missionari bergamaschi. E, visto, questo legame, decidano di aiutarli inviando loro una radio tutta nuova.

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Vèci e ragazzi insieme alla Festa degli alberi

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«Vèci» e «bòcia» alpini: non quelli con la penna nera impegnati nel lavoro, bensì i ragazzi della scuola elementare di Zogno sono stati protagonisti della Festa degli alberi, manifestazione che a Zogno si rinnova da 14 anni in collaborazione con l’assessorato all’Ecologia, gli alpini e l’istituto comprensivo. Con una variazione, rispetto agli anni scorsi: ciascun plesso ha avuto una sua festa nelle vicinanze della sede scolastica (per Zogno centro con le scuole Pietro Ruggeri da Stabello, circa 300 alunni, nell’area del mercato).

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