Orobie: una professione a fil di cielo
Senza categoria 2 Commenti »Orobie – Qualche anno fa le guide alpine lombarde diffusero un video promozionale con questo titolo. Certamente affascinante il motto di un mestiere che può fare sognare: grandi spazi, sport, avventura. Ma la realtà è ben diversa e se c’è un luogo in cui il malessere delle guide si fa più sentire, questo è Bergamo. Ugo Pegurri, 49 anni, direttore della Scuola italiana di alpinismo, scialpinismo e arrampicata, che riunisce nove guide di Bergamo: «L’altra faccia del mestiere di guida sono la fatica, il rischio, i guadagni incerti, la precarietà professionale. Per mantenere mia moglie e i miei due figli sono costretto a fare altri lavori. Si chiamano lavori in quota o nel vuoto. Ci sono i disgaggi, quando si passano ore a far cadere macigni pericolanti dalle massicciate, o la posa delle reti sulle scarpate, un altro lavoro rischioso e molto faticoso. Mentre è bellissimo intervenire sulle opere d’arte. Le vedi da vicino, tocchi la materia di cui sono fatte».