L’antica tradizione della festa de la Secaröla di Zorzone

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SecarolaOltre il Colle – A Zorzone, frazione di Oltre il Colle, in alta Valle Serina, rivive l’antica tradizione della “festa de la Secaröla”. Letteralmente questa parola dialettale indica l’ambiente in cui una volta si mettevano a seccare frutta, verdura e altri prodotti. In questo caso, invece, la festa della “Secaröla”, è un antico rito di questua. Nei pomeriggi delle feste natalizie, un gruppo di questuanti, composto da suonatori e portatori di sacchi di iuta e gerle, si sono incamminati per le vie della frazione attraverso le mulattiere sostando davanti a ogni abitazione per intonare popolari melodie natalizie con fisarmoniche, chitarre e mandolini. La gente si affaccia divertita alle finestre e si avvicina a portoni e cancelli per offrire doni che vengono poi riposti nella gerla.

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A Zorzone, rivive l’antico rito della Secaröla

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 A Zorzone, frazione di Oltre il Colle, in alta Valle Serina, rivive l’antica tradizione della “Secaröla”. Letteralmente questa parola dialettale indica l’ambiente in cui una volta si mettevano a seccare frutta, verdura e altri prodotti. In questo caso, invece, la festa della “Secaröla”, è un antico rito di questua. Nei pomeriggi delle feste natalizie, un gruppo di questuanti, composto da suonatori e portatori di sacchi di iuta e gerle, si incammina da Ca’ di Scoler, la contrada situata più a valle del paese, e risale la frazione attraverso le mulattiere, fino alla parte alta del paese, sostando davanti a ogni abitazione per intonare popolari melodie natalizie con fisarmoniche, chitarre e mandolini. La gente si affaccia divertita alle finestre e si avvicina a portoni e cancelli per offrire doni che vengono poi riposti nella gerla.

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Profumi e Sapori di un tempo, 285 ricette della tradizione popolare bergamasca

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Serina – Non solo ricette d’un tempo, ma tradizioni popolari come lampada posta all’ingresso dell’avvenire. Poesie e proverbi in dialetto, cartoline d’epoca e belle fotografie di personaggi dello scorso secolo, coloratissimi prodotti della terra, orti, frutteti e vigne, massaie che ripetendo gesti antichi e sapienti ripropongono ricette originarie rivisitate con fantasia. 285 ricette, frutto della ricerca di Cristian Bonaldi, con un repertorio delle erbe e piante bergamasche commestibili. Il Comune di Serina (Bg) ogni anno sponsorizza una pubblicazione storica di tipo locale o vallare ma anche di più ampio respiro, come in questo caso, per trasportare il lettore nelle atmosfere del passato, ricche di tradizioni, sapori e amore per la terra e per le produzioni locali. Quest’anno, (grazie anche alla sponsorizzazione della Comunità Montana Valle Brembana e del Consorzio Bacino Imbrifero Montano) tutto questo è stato racchiuso da Cristian Bonaldi nel libro “Profumi e sapori di un tempo”, con la prefazione del Duca di Piazza Pontida Bruno Agazzi, del giornalista enogastronomico Elio Ghisalberti e con l’introduzione di Luciano Ravasio.

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Tris di fiere brembane, riecco i giovani

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La seconda metà di settembre si porta dietro un trittico di mostre zootecniche tra le più importanti dell’intero panorama provinciale. Tutte avvengono in Valle Brembana (che in autunno ne conta complessivamente sette): la prima domani a Valorta, poi mercoledì 21 sarà il turno di Serina e sabato 24 a Branzi: complessivamente si potranno ammirare più di mezzo migliaio di capi. Sono momenti in cui è possibile una verifica della salute della zootecnia brembana, che nel complesso mostra un trend positivo. «Ci sono stati abbandoni per raggiunti limiti di età degli allevatori e conseguenti chiusure di stalle nel recente passato – osservano gli operatori -, ma forse si è arrivati ad una inversione di tendenza». «C’è un rinnovato interesse dei giovani per il settore – conferma Franco Locatelli presidente dell’Associazione manifestazioni agricole e zootecniche di Valle Serina – e quanto fa ben sperare.

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