A Cusio torna la sfida tra i cani da pastore

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Cusio – L’anno scorso furono 103 i partecipanti alla gara. E i concorrenti, da dieci anni a questa parte, non mancano. Eppure, nonostante i numeri sempre in aumento, il «mestiere» del cane da pastore potrebbe essere sempre più a rischio. «In alpeggio arrivano sempre meno vacche – dice Alessandro Avogadri, presidente dell’Associazione per la valorizzazione degli alpeggi – e quelle poche, generalmente, vengono recintate, si spostano di meno, quindi senza bisogno dei cani». Eppure domenica, alla decima edizione del Campionato per cani pastore per bovini, sarà probabilmente superata ancora la quota di cento iscritti, provenienti da tutta la Lombardia. Perché ogni anno i partecipanti alla singolare gara che si svolge ai Piani dell’Avaro di Cusio, in alta Valle Brembana, è sempre andato in crescendo. «Forse è vero che i cani da pastore stanno diminuendo – dice Felice Regazzoni di Zogno, tra gli organizzatori del concorso – ma è anche vero che negli ultimi anni ho visto tanti giovanissimi appassionati, anche ragazze, in genere figli di allevatori, che vogliono continuare questa tradizione. Arrivano da Bergamo, ma anche da Varese, Lecco, Sondrio. C’è chi si prepara un anno addestrando il proprio cane».

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Pusdosso: tre residenti e una teleferica, adesso serve una strada

Isola di Fondra Non commentato »

pusdossoIsola di Fondra – La salvezza di Pusdosso passa anche dalla rinascita della sua piccola chiesa: voluta dal parroco nel 1700, che così saliva a dir Messa anziché far scendere i fedeli nella neve fino al paese. Oggi nella piccola frazione di Isola di Fondra sarà festa: dopo tre anni il recupero della chiesetta dedicata a San Pantaleone e San Valentino, dipinti sulla facciata, è concluso. E si aggiungerà un altro tassello al recupero del minuscolo borgo abbarbicato sulle Torcole, una dozzina di case e qualche stalla, in alta Valle Brembana. Un tempo c’erano 50 abitanti, forse più. Poi l’emigrazione negli Anni Sessanta, Oltralpe per fare i boscaioli, o nella Bassa per diventare operai. Oggi sono rimasti – ufficialmente – tre residenti, anche se pure loro, d’inverno, trascorrono la notte a Fondra: il presidente dell’associazione che cura il mantenimento della contrada, Bruno Vitali, 63 anni, Pietro Scuri, 25, pendolare verso Valleve dove è operaio per il Comune, e Giacomo Paganoni, 31, allevatore, in questi giorni in alpeggio.

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Faccio il formaggio più pagato al mondo. Ma il mio sacrificio non ha prezzo

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SONY DSCAlta Valle Brembana – La famiglia del casaro valtellinese Carlo Duca, da 50 anni, in estate, porta vacche e capre sull’alpe di Mezzoldo. Qui produce Bitto Storico, oggi il formaggio più pagato al mondo, fino a 245 euro al chilo. Gli animali, alimentati solo a erba e senza mangimi, producono pochissimo latte, ma di qualità salutistica e nutrizionale eccellente rispetto agli allevamenti intensivi. «Il segreto del formaggio sta qui e nell’abilità del casaro – dice –. Però i sacrifici sono enormi e andare avanti diventa sempre più difficile. lmeno qui vacche e capre pascolano felici, cibandosi e scegliendo quello che in natura una mucca dovrebbero mangiare sempre: erba. Niente allevamenti intensivi dove gli animali sono schiacciati come sardine in un fazzoletto e niente mangimi. Risultato: il formaggio che ne deriva, se non il più buono (visto che il gusto è soggettivo) è oggi sicuramente il più pagato al mondo, fino a 245 euro al chilogrammo, come successo lo scorso anno per alcune forme finite sulle tavoli cinesi.

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Fulmine uccide tre mucche, un’altra fugge, cade e muore

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temporaleBlello – Il temporale le ha colte di sorpresa mentre si trovavano a pascolare nei prati sopra il piccolo centro abitato di Blello, tra Valle Imagna e Val Brembilla, e così non sono riuscite a sfuggire a un fulmine di un temporale improvviso che le ha uccise sul colpo. Protagoniste di questa triste vicenda, loro malgrado, tre di quattro vacche di proprietà di un allevatore della zona, che gravita tra Blello e Corna Imagna e che tutti i giorni le curava e le faceva uscire ed entrare dalla stalla.

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