Provincia orobica, vendite record di biciclette
_Sport Hobby Articolo letto da 903 utenti - Pubblicato il 2 Ottobre 2009La provincia orobica si porta a casa 246.674 euro per acquistare le due ruote con lo sconto. 293 le biciclette richieste dai residenti in città. Lo “sconto”per chi ha inoltrato la domanda, sarà pari a un terzo del prezzo di listino. Agli italiani piacciono le due ruote, soprattutto se sono scontate. Ei bergamaschi non fanno eccezione: anche città e provincia, come il resto del paese, hanno dato l'assalto agli incentivi promossi dal Ministero dell'Ambiente per l'acquisto di bici e biciclette a pedalata assistita. Sono bastati quattro giorni infatti a prosciugare i 7 milioni e 700mila euro stanziati a livello nazionale. La provincia orobica si porta a casa esattamente 246.674,49 euro, che serviranno ad acquistare ben 1.832 biciclette per un valore complessivo di 740.975,29 euro: lo “sconto” quindi, per chi ha inoltrato la domanda, sarà pari a un terzo del prezzo di listino. In netta minoranza i pendolari a due ruote che hanno scelto la pedalata assistita: solo 97 in tutta la provincia.
A fare la parte del leone è naturalmente la città: il capoluogo ha infatti ricevuto incentivi per 293 biciclette “tradizionali ” (che costeranno ai cittadini 96.500 euro) e per 24 mezzi a pedalata assistita (per una spesa di 18.500 euro). Una buona idea, secondo Davide Paolillo di legambiente: «Si potrebbe aprire una lunga discussione su come governo e Regione utilizzano gli incentivi, ma una promozione che inviti la gente ad acquistare biciclette è sicuramente una bella cosa, ma non basta. Bisogna poi permettere loro di usarle in sicurezza. Altrimenti le nuove bici acquistate rischiano di restare in garage».
Paolillo riapre la polemica che ha tenuto banco in campagna elettorale, e che ha per oggetto le piste ciclabili e in particolare quelle di via Giulio Cesare e di via Papa giovanni xxiii: «L'assessore Ceci ha subito detto chiaro quali sonole intenzioni di questa amministrazione in merito alla ciclabilità, proponendo di eliminare le piste ciclopedonabili. Sono pericolose, dicono. Lo dimostrino allora, perché a me non risultano gravi incidenti sulle piste miste, mentre sulle strade della città i pedoni continuano purtroppo a morire. Se le piste “m i st e ”
non vanno bene, bisogna proporre delle alternative: le amministrazioni serie che credono nella bicicome “opzione” valida del traffico urbano redigono un “Pianodellaciclabilità”».
Mara Mologni – DNEWS
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