del ricovero: l'ospedale più virtuoso Una giornata di degenza costa in media 320 euro: la cifra più bassa d'Italia. Dare i numeri è facile, ma leggerli per quello che realmente dicono, soprattutto se comparati tra realtà disomogenee tra loro, oltre che difficile è spesso un esercizio teorico di pura accademia, utile più per fini statistici complessivi che per stilare «classifiche» vere e proprie.

prezzi ospedali bgCosì, se a livello nazionale l'analisi 'Agenzia per i servizi sanitari regionali sullo stato di salute delle aziende ospedaliere pubbliche dà un quadro realistico della sanità italiana, con meno posti letto, meno personale, ma prestazioni assistenziali sempre più complesse – e dunque più costose – a livello regionale, e ancor più a quello locale, non riesce a mettere a fuoco una situazione davvero d'insieme (ma non poteva essere altrimenti), pur fornendo dati assai interessanti per ogni singola azienda ospedaliera. La «lettura» dei dati bergamaschi parte allora da qui, soffermandosi su quelli più utili per dare un'idea generale di quanto fanno i nostri ospedale (il «come» non è al centro dello studio dell'Assr).

OSPEDALI RIUNITI
L'analisi è riferita al 2004, anno in cui i posti letto erano 1.061 (oggi siamo sotto al migliaio). Il personale che si occupa di ogni singolo posto letto è composto da 3,36 unità (tra medici e infermieri), un dato più alto sia della media regionale sia di quella nazionale, così come pure quello riferito più specificatamente agli infermieri.

Sostanzialmente in media con il dato nazionale e lievemente più alto di quello regionale, il numero dei medici per posto letto, ognuno dei quali si occupa mediamente di due malati. Sensibilmente maggiore che in Lombardia e in Italia il rapporto tra infermieri e medici (3,26 infermieri per ogni medico). In linea con i riferimenti regionali e nazionali la degenza media, più alto (ma non eccezionale) il di occupazione dei posti letto, più basso (ed è un bene) l'intervallo di turnover per posto letto, il periodo di tempo cioè che intercorre tra la dimissione di un paziente e il successivo ricovero di un altro malato.

Quello dei costi è un capitolo del tutto «soggettivo», legato a variabili diverse, tra cui la complessità delle prestazioni e lo stato di anzianità del personale in servizio, e comunque confrontabile solo tra ospedali omogenei tra loro per quel che riguarda il «peso» dei ricoveri (la complessità appunto delle cure necessarie per ogni paziente). Ed è qui che i Riuniti sono un po' in affanno: se è vero che il peso medio di un ricovero ordinario (valutato in 1,37) è più alto della media regionale (1,19) e nazionale (1,29), non sempre il confronto con realtà più o meno analoghe vede vincente l'ospedale . «Negli ultimi due anni e mezzo – commenta il direttore generale, Carlo Bonometti – la situazione si è evoluta e alcuni parametri sono significativamente migliorati. Quanto ai tassi di occupazione, la situazione è anche legata al progressivo spostamento dell'attività di day hospital a quella ambulatoriale e di quella di ricovero al day hospital».

AZIENDA OSPEDALIERA DI TREVIGLIO
È quella in cui il costo medio per giornata di degenza (il dato indica l'entità media delle risorse impiegate per ogni singola giornata di degenza) è in assoluto il più basso in Italia: 320 euro. Ma il direttore generale, Andrea Mentasti , non ne fa una bandiera. «Si tratta di dati non nuovi – commenta – che confermiamo di anno in anno, e che comunque sono stati calcolati con riferimento al “costo della produzione” derivante dal conto economico delle aziende ospedaliere, al netto della stima dei costi relativi alle prestazioni specialistiche erogate agli assistiti non ricoverati e al lordo del totale imposte e tasse. Due i dati che mi preme sottolineare. Il primo è quello di non essere più l'ultima azienda per numero di dipendenti, il che vuol dire che abbiamo assunto; il secondo è l'alto tasso di occupazione e il conseguente bassissimo intervallo di turnover per ciascun posto letto». Oltre ai dati in tabella, anche quello sul peso medio dei ricoveri ordinari: 1,7 contro l'1,19 regionale e l'1,29 nazionale.
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AZIENDA OSPEDALIERA BOLOGNINI DI SERIATE
È quella, dopo Treviglio, tra le più virtuose in Lombardia assieme alla «San Antonio Abate» di Gallarate per quanto attiene il costo medio per giornata di degenza (470 euro). «Ancorché i dati devono essere sempre interpretati e valutati sotto varie angolature e in maniera più ampia e completa possibile – commenta il direttore generale della “Bolognini”, Amedeo Amadeo –, la cosa ci inorgoglisce non poco perché si collega ad una gestione attenta e oculata, delle risorse economiche pubbliche attribuiteci, che abbiamo fin dall'inizio messo in essere nell'interesse dei cittadini che accedono ai nostri ospedali. Ci siamo sempre preoccupati, infatti, di poter erogare il miglior servizio possibile al più basso costo possibile salvaguardando sempre assieme all'economicità, l'efficienza e la qualità delle prestazioni erogate. Come si è giunti a questo obiettivo?

Creando e incentivando l'orgoglio di “appartenenza” all'azienda ospedaliera da parte del personale tutto; selezionando e acquisendo i migliori medici e infermieri possibili e disponibili; riorganizzando e innovando i modelli organizzativi; incentivando fortemente la formazione del personale; ponendo particolare attenzione agli acquisti e alla totale trasparenza delle gare effettuate». Oltre ai dati in tabella, anche quello sul peso medio dei ricoveri ordinari: 1,8 contro l'1,19 regionale e l'1,29 nazionale.

Alberto Ceresoli – L'Eco di del 30 agosto 2007