Non è il suo ambiente migliore
-Speciale Orso Val Brembana Articolo letto da 1.174 utenti - Pubblicato il 10 Aprile 2009Si fa sera e rientro nella mia piccola baita dei Quadre, vicina al colle della maddalena sotto i boschi dell'Avaro e vicina alla val d'Inferno di Ornica. Lascio l'auto e m'incammino nel bosco come sempre. È buio e la mia torcia illumina qualche centimetro quadrato di terra. La mia piccola Martina mi tiene la mano più forte del solito e mi sta molto vicina, con voce bassa mi dice: papi ma l'orso dove sarà adesso?. La rassicuro, l'orso compie lunghi spostamenti e difficilmente si trova ancora nei dintorni. Ma nella mia testa qualche pensiero c'è: ci starà guardando, che penserà? Penserà che io sono a casa sua o che lui è a casa mia?
Avrà più paura lui o noi? Sarà affamato ancora? Poi ricordo gli avanzi di frutta e verdura, che lascio sempre nel prato fuori di casa, l'avranno attirato? Non è facile convivere con l'orso e non è semplice convivere con l'uomo». A scrivere è il sindaco di cusio, Ezio Remuzzi. Racconta la sua esperienza, per far capire come attorno ai boschi della valle la vita sia cambiata, anche nelle piccole cose, da quando bisogna convivere con JJ5. «Sotto l'aspetto naturalistico è una bellissima notizia – continua -.
Posso pensare che l'orso può vivere ancora sulle nostre montagne. Poi rifletto subito sull'aspetto pratico e gestionale, resto preoccupato per la difficile, se non impossibile, convivenza fra l'animale e l'uomo». Gli esperti rassicurano, ma la quotidianità è diversa: «Le persone non vanno più nel bosco da sole. E andar nel bosco vuol dire andare a curare il pollaio, le piante di mele o l'orto, andare a far legna». Da qui l'amara conclusione: «JJ5 è un essere vivente speciale e per questo da rispettare, il rispetto migliore, però, si traduce nel portarlo in un ambiente che meglio si presti alle sue esigenze e che ne assicuri la sopravvivenza».
Ezio Remuzzi sindaco di Cusio
Una risposta a “Non è il suo ambiente migliore”
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Inserito il 14 Aprile 2009 alle ore 16:44 GMT+0100
Condivido in pieno il pensiero del sindaco Remuzzi anche perchè penso che l’orso, attirato con varie leccornie verso la nostra valle, sia di fatto incapace di vivere da solo in alta montagna procurandosi cibo, e quindi continuerà a razziare i paesi dell’alta valle, girovagando dal fondovalle agli alpeggi, ma fino a quando?