Moto in montagna, Cai e federazione in cerca di accordo
Senza categoria Articolo letto da 1.145 utenti - Pubblicato il 19 Marzo 2011Dopo il botta e risposta che ha animato nei giorni scorsi il dibattito sul tema delle moto in montagna, la Federazione motociclistica italiana e il Club alpino italiano si sono seduti allo stesso tavolo per avviare un confronto. Il sasso era stato lanciato circa un mese fa dal Cai di bergamo con una lettera indirizzata alle istituzioni (Regione, Provincia, prefettura, comunità montane e Comuni) sul tema «Divieto della circolazione a mezzi motorizzati lungo sentieri e mulattiere di montagna della provincia di bergamo».
Dalla polemica al dialogo
«Con il presidente della Federazione motociclistica Paolo Sesti, ho avuto un incontro settimana scorsa – spiega Paolo valoti, presidente del Cai –. Abbiamo avviato un confronto che in una prima fase sarà di tipo tecnico». Giovedì prossimo, infatti, al Palamonti si riuniranno per la prima volta i rappresentanti di due commissioni, una analizzerà la normativa, l'altra approfondirà gli aspetti ambientali.
Diritti e doveri
Nel comunicato congiunto di Federazione motociclistica e Cai si sottolinea che «la decisione scaturisce dalla convinzione che ogni cittadino debba avere il pieno diritto di fruizione del patrimonio naturale che caratterizza il territorio italiano. Ma uguale e comune convinzione di entrambe le parti è che questo debba avvenire nell'ambito del completo rispetto delle leggi in vigore, dei doveri di ogni cittadino per la salvaguardia delle qualità ambientali e della montagna, e della convivenza di tutti i fruitori di questa ricchezza». «È significativo – sottolinea Valoti – che una federazione a livello nazionale abbia percepito l'esistenza di un problema reale sollevato dal Cai di Bergamo e che manifesti disponibilità al confronto. Anche per Sesti un certo modo di frequentare la montagna con la moto ha un impatto negativo e dannoso. Per noi è importante anche salvaguardare il lavoro del volontariato prezioso per il ripristino e il mantenimento dei sentieri».
Innovazioni normative
Dal confronto dovrebbero scaturire ipotesi di soluzioni «eque e condivise, sotto la supervisione delle autorità incaricate di controllare il totale rispetto delle norme in materia», affermano Federazione e Cai. In effetti, secondo Valoti, necessariamente le ipotesi individuate dovranno coinvolgere i Comuni e le forze dell'ordine: «Ma il nostro obiettivo è di portare la questione all'attenzione della regione lombardia perché è auspicabile giungere a innovazioni a livello normativo. Per esempio si potrebbe introdurre l'obbligo per ogni provincia di individuare territori per la pratica del motociclismo».
Laura Arnoldi – L'Eco di Bergamo
3 Risposta a “Moto in montagna, Cai e federazione in cerca di accordo”
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Inserito il 30 Maggio 2011 alle ore 05:07 GMT+0100
sulla ex mulatiera in via ss.trinità di zorzone si può andare in moto? Io abito li e rischio uscire di casa!La larghezza della “strada” non supera 1m.
Inserito il 30 Maggio 2011 alle ore 05:09 GMT+0100
il rischio di uscire di casa su una strada ex mulatiera, larga quasi 1m a zorzone/oltre il colle,, ed essere investiti da una moto. è lecito?
Inserito il 27 Maggio 2012 alle ore 15:14 GMT+0100
in una delle più meravigliose posizioni dove si può ammirare la cappelletta PETA nella località Zorzone, frazione di Oltre il Colle, è successo un fatto molto grave; è stato “asportato” il Crocefisso, La reliqua, e la cassetta delle elemosina!. Qualcuno è a conoscenza di chi ha compiuto un simile gesto?. Sicuramente qualcuno che conosce molto bene il percorsso,come gestire un eventuale invcontro anvche notturno, qualquno che sa cosa fare con simili oggetti sacri. Non ho visto nessuna notizia. Miracoli sucedono tutti i giorni. Qualcuno sa, qualcuno potrebbe parlare, qualcuno riportera gli oggetti al loro posto.