Orobie – Zaini in spalla, si parte. Dopo una primavera da dimenticare (soprattutto per il meteo piovoso che non ha dato tregua nei fine settimana) è pronta a partire la stagione estiva dei rifugi gestiti dal Cai , che ha ufficializzato il calendario aperture delle dieci strutture gestite direttamente, oltre al Frattini, posto ai 2.000 metri del passo Valsecca sopra Valbondione, che per sua natura è sempre aperto.

Se Giove pluvio sarà clemente, si può azzardare una previsione positiva sulle frequenze. La crisi economica, che limita vacanze esotiche e lunghe permanenze al mare, ha incrementato negli ultimi anni il numero di quanti puntano su giornaliere. In questo segmento, in , i rifugi la fanno da padroni, favoriti anche da un «ritorno alla natura» che va al di là degli aspetti economici e segnala nuove tendenze per le famiglie. Attesa anche per gli stranieri, che non disdegnano il viaggio low cost fino ad Orio al Serio e la successiva sfida al Sentiero delle Orobie: lo scorso anno, ai Laghi Gemelli in Brembana, arrivarono in gran numero olandesi, tedeschi e turisti dell'Est Europa.

Rifugi, si parte
I rifugi rappresentano una meta per tutte le tasche, ma ovviamente non per tutte le gambe. Importante quindi scegliere considerando le proprie possibilità e quelle dei compagni di avventura, bambini in primis, affinché una giornata di gioia non si trasformi in sofferenza o, peggio, in tragedia. Chi punta a un itinerario facile può partire senza dubbio dal Rifugio Alpe Corte Bassa. A quota 1.410 metri è il più abbordabile del lotto, anche a livello di distanza da percorrere a piedi salendo da Valcanale di Ardesio. Aperto ininterrottamente sino al prossimo 1° novembre, ripropone ogni mercoledì il menu speciale, che porta anche nei rifugi il prezzo fisso (15 euro) cui siamo abituati in città, proponendo però prodotti tipici e montanara cortesia.

Per gran parte dei rifugi il via all'apertura continuata è in programma domani. È il caso di Curò (1.895 metri) e Albani (1.939) in Val Seriana, Tagliaferri (2.328 metri) in Val di Scalve, Angelo Gherardi (1.650 metri) in , Calvi (2.015 metri), Laghi Gemelli (1.968) e Longo (2.026) in Val Brembana. Qui le escursioni diventano più impegnative, anche se c'è chi ha organizzato trasferimenti in jeep, destinati soprattutto agli anziani o comunque a chi ha qualche problema.

Il servizio navetta
È il caso del Rifugio Calvi, per il quale è già stato avviato dal Comune un «fuoristrada navetta». Il servizio è assicurato da Ugo Midali, titolare a Branzi di un'impresa specializzata nel movimento terra e nella vendita di legna. «Da Carona – spiega – portiamo gli escursionisti sino alla diga di Fregabolgia, a poche centinaia di metri dal rifugio. È un modo per portare in , chi altrimenti, avrebbe dovuto rinunciare». Il costo (variabile a seconda del numero di persone, massimo otto) è di circa 10-15 euro a persona (prenotazioni al numero 328.0424902). Decisamente più impegnative le mete del Rifugio Coca (1.892) e del Rifugio Baroni al Brunone (2.295), dove il via alle aperture continuate sarà dato rispettivamente il 10 e il 17 giugno. Per quasi tutti i rifugi l'attività continuata terminerà a metà settembre, mentre per i fine settimana si varierà fra la metà di ottobre e il 1° novembre. Il Cai Bergamo suggerisce di contattare i gestori per necessità specifiche e per la verifica delle condizioni dei .

Giambattista Gherardi – L'Eco di Bergamo

I Rifugi sulle Alpi e Prealpi Orobie