Otto nuovi stabilimenti pronti, dieci in costruzione Previsti a regime almeno 120 posti di lavoro. Una superficie lorda di 48 mila metri quadrati, con otto capannoni per circa 11 mila metri quadrati pronti all'uso e altri dieci in cantiere; ma anche 5 milioni di euro per le opere di urbanizzazione. È quanto mette in campo, nella nuova «Via delle industrie» per combattere le difficoltà del lavoro in Valle , con un distretto produttivo dove aziende e artigiani possono trovare spazio per ampliare i loro stabilimenti o spostare la produzione in spazi più adatti. Negli otto capannoni già realizzati troveranno lavoro una sessantina di . Si può prevedere che almeno altrettanti saranno occupati nel secondo lotto, più grande di prossima costruzione.

Trasferimenti e un'attività ex novo
Nello specifico il progetto è diviso in due parti. Nel lotto A, più a monte, con una dimensione di circa 26 mila metri quadri, si stanno completando le opere di urbanizzazione, si sta concludendo il recupero ambientale e nel contempo s'è passati all'assegnazione dei lotti di terreno; quindi, a breve, i primi colpi di ruspa per la costruzione di altri dieci capannoni, che dovrebbero essere pronti nel 2010.

Il lotto B, invece, ha una dimensione di 22 mila metri quadri e degli otto capannoni, già terminati e venduti, quattro sono già da qualche mese in attività, con 39 dipendenti. Ad avere spostato la produzione nel nuovo polo sono state due aziende di – la “Delta Srl” di Giovanni Rinaldi (minuteria metallica con 20 dipendenti), proveniente da Laxolo, e la “Falegnameria Carminati Arnaldo e C. snc.” (9 dipendenti) -, una ditta individuale di Zogno “Ruggeri Giovanni” (inferriate e opere in ferro) con cinque dipendenti, e un'azienda di “Officine Meccaniche Togni Claudio Srl” (5 persone). Stanno completando il trasferimento la «FCM Snc dei fratelli Gamba» di Sedrina (settore arredo-legno) che sposta da Curno a Cacosio il deposito, la “Sonzogni Renato autoservizi” di Zogno, che utilizzerà il capannone come deposito per gli automezzi e la “ Srl” (ponteggi e puntelli per edilizia) di Ambriola di Costa Serina che ha acquistato lo stabile per realizzare un secondo stabilimento che potrebbe occupare una quindicina di dipendenti. L'ottavo capannone è stato acquistato per essere destinato a deposito mezzi.

Ricerca di personale anche alla centrale
Dai nuovi insediamenti anche ricerca di personale. Oltre alla Gherardi che cerca una quindicina di persone per il nuovo stabilimento, la «Sonzogni Renato autoservizi» cerca un'autista, la Officine meccaniche Togni Claudio un tornitore, mentre poco lontano l'avviamento della nuova centrale di cogenerazione a biomasse (scarti di legna non trattata NdR), nell'ex cava della Trezza, richiede l'assunzione di venti tecnici.

Il progetto è nato nel 2004: l'intervento è ormai concluso e durante le feste sarà inaugurato con l'avvio dell'impianto di teleriscaldamento. L'area era stata utilizzata fino alla fine degli anni Novanta come cava per l'estrazione della pietra. Poi è stata colmata nei primi anni del decennio con materiale inerte proveniente da scavi di terra e si è quindi recuperato il terreno per la costruzione. «La crisi economica vallare non è una questione recente: questa è una fase acuta di un declino iniziato già da qualche anno – spiega il sindaco di Sedrina Agostino Lenisa -. Avendo presente da tempo la difficile situazione che andava delineandosi, come amministrazione comunale abbiamo voluto dare fiato alle aziende delle valle, individuando sul territorio uno spazio specifico dove potere operare in tranquillità». A rendere strategico il nuovo insediamento produttivo è anche la viabilità scorrevole, che risolve uno dei problemi spesso all'origine della discesa verso il piano delle aziende: la carenza di infrastrutture viabilistiche. Il nuovo polo è raggiungibile dalla ex statale 470 e le auto e i mezzi pesanti, da gennaio, grazie ad alcuni interventi in corso, da gennaio potranno arrivare in «Via delle industrie» attraverso una più agevole, intervento questo, che andrà a beneficio oltre che delle imprese, anche dei residenti di Cacosio, Benago, Pratomano, località di Sedrina, e degli abitanti di Stabello di Zogno.

«La strada sarà adattata al traffico che dovrà sopportare quando saranno operativi tutti i nuovi insediamenti e la – prosegue Lenisa -. Si stanno eliminando alcune curve strette, sostituite poi, a pochi metri a monte, da un breve rettilineo, più largo, sotto l'impianto Unicalce. Per realizzare il tracciato è già stato demolito lo scorso anno un edificio dismesso».

Massimo Pesenti – L'Eco di Bergamo