In scarseggiano i nuovi giovani imprenditori. Secondo una ricerca della Camera di di in collaborazione con l'ingresso di imprenditori sotto i 30 anni è stato nel 2008 del 6,7% rispetto a un «ricambio generazione» nel 2007 del 7,6%. Valori più bassi rispetto alla media dove gli imprenditori sotto i 30 anni sono l'8,3%. Nello specifico, i dati registrati nel 2008 sul territorio provinciale mostrano che il 58,6 % degli imprenditori ha tra i 30 e i 49 anni, mentre il 33,1% è sopra i 50.

Sono numeri che confermano come il mondo del lavoro si stia lentamente modificando: i giovani non sono attratti dai lavori a conduzione familiare o che svolgeva il padre, ma seguono altre strade e altri obiettivi professionali – ha commentato Sergio Panseri, consulente del progetto “Promo Valle” sviluppato da Bergamo Formazione nell'incontro di presentazione tenutosi nei giorni scorsi a San Pellegrino – Certe aziende, soprattutto quelle del settore edile, non hanno un fiorente futuro nelle nuove generazioni». Ma a rischio è tutta una struttura produttiva di piccole e medie imprese, soprattutto artigiane. «Questo patrimonio è fondamentale per mantenere viva la valle – aggiunge Cristiano Arrigoni, coordinatore di Bergamo Formazione -. e riveste un ruolo maggiore quando grandi realtà industriali si sfaldano”. Il progetto “Promo Valle” punta attraverso consulenze specialistiche e gratuite alla di processi di cambiamento e innovazione in gruppi di imprese: le adesioni al progetto, presso Bergamo Formazione, si chiudono domani.

Fra i dati presentati nella serata è emerso come le prime necessità delle imprese locali siano il rafforzamento degli strumenti di marketing, la creazione di reti di vendita, l'aggregazione e la necessità di trovare nuovi mercati esteri. «Questa opportunità sino a pochi anni fa era riservata alle grandi imprese – aggiunge Panseri -, ora anche le piccole realtà puntano ad esportare nei paesi emergenti come l'Asia. Il progetto vuole aiutare su tutti questi aspetti».

Sempre dai dati presentati durante la serata risulta che la Valle Brembana e la Val di Scalve sono le zone in cui è più rara la nascita di imprese per iniziativa di stranieri, rispetto alla Bassa bergamasca e alla . In particolare in Valle Brembana la quota è al 5% e in Val di Scalve al 3%, contro una media provinciale del 10% di attività realizzate da extracomunitari.

Massimo Pesenti – L'Eco di Bergamo