I soldi per il rilancio di San Pellegrino salgono a 201 milioni
-Speciale Rilancio S.Pellegrino Articolo letto da 1.542 utenti - Pubblicato il 12 Marzo 2010San Pellegrino Terme – Da 139 a 201 milioni di euro. Il rilancio di San pellegrino, a poco più di tre anni dalla prima firma, ha aggiornato conti e tempi. Col nuovo centro termale, cuore dell'operazione, che costerà 16 milioni di euro e dovrebbe essere concluso entro il 2012. A milano, ieri, Regione Lombardia, provincia di bergamo, Comune di San Pellegrino e Gruppo percassi hanno firmato l'integrazione dell'accordo che li vede impegnati nel rilancio delle strutture storiche di San Pellegrino: Terme, Casinò, Grand Hotel, funicolare e località Vetta. L'impegno della Regione passa da 10,5 a 20,3 milioni, con altri nove milioni che saranno destinati alle Terme, al recupero del casinò (900 mila euro) e al teatro del casinò (2,5 milioni); il gruppo percassi, invece, passa da 103 a 142,5 milioni di investimento che, complessivamente, diventano 180, se si comprende anche quanto speso per acquisizione aree e progettazioni (esclusi dai conti dell'accordo di programma); altri 15 milioni restano a carico del Comune di San Pellegrino (di cui otto coperti da cessioni e contributi ancora del Gruppo Percassi). Restano da reperire, invece, altri 23 milioni circa.
L'operazione di rilancio, quindi, prosegue, lentamente per la sua complessità, ma prosegue. E anche i tempi sono stati aggiornati: il recupero dell'hotel Terme dovrebbe avvenire entro il 2011, sempre entro il prossimo anno il completamento del Casinò (compreso il teatro), per il 2012 il centro termale e per il 2014 tutta l'area termale (comprensiva di parcheggi, galleria commerciale e residenziale).
Non ancora coperto economicamente, invece, il recupero complessivo del Grand Hotel (recentemente si sono conclusi i restauri delle facciate) che prevede un costo stimato in altri 46 milioni di euro. «Un intervento di qualità e quantità – ha detto il presidente Roberto Formigoni – funzionale a una strategia complessiva di sviluppo per il territorio e dal quale ci aspettiamo risultati importanti per la ripresa economica dell'intera valle. Un progetto di eccellenza e di grande impegno finanziario, per il quale pubblico e privato stanno lavorando in sinergia e sul quale insieme continueremo a vigilare». E Percassi non si tira indietro negli elogi. «Tutto procede in un modo sempre più importante – commenta – con ulteriori fondi messi a disposizione da uno straordinario Formigoni. Sappiamo che l'operazione è complicata ma stiamo lavorando da matti. Bisogna procedere nei tempi e nelle giuste modalità perché non si può sbagliare nulla e, di questi tempi, convincere le aziende a partecipare all'operazione, che vuole avere un respiro internazionale, non è cosa facile».
«Questa firma – aggiunge il sindaco di San Pellegrino Gianluigi Scanzi – ci consente di guardare con maggiore ottimismo ai prossimi anni. Anche noi abbiamo vissuto con preoccupazione i ritardi che si stavano accumulando ma non abbiamo mai perso fiducia nel progetto». «Questo è un segnale concreto anche per tutta la Valle – aggiunge il vicesindaco Vittorio milesi, presidente della società del Grand Hotel – anche perché molti operatori fanno dipendere i loro investimenti proprio da tale operazione. Operazione che è già partita, visto che ci sono stati o sono in corso lavori per 14 milioni di euro. Ma la gente ora attende soprattutto i cantieri per le nuove Terme, con la posa della prima pietra. Quindi dobbiamo accelerare i tempi». «Dobbiamo ringraziare Percassi, Formigoni e la Provincia nelle persone dell'ex presidente Bettoni e dell'attuale Pirovano, per la fiducia dimostrata. E i nuovi contributi dal Pirellone sono l'ennesima dimostrazione di come gli enti pubblici credano al rilancio della valle».
«Ci crediamo – aggiunge l'assessore provinciale all'Expo Silvia Lanzani – e, insieme al possibile finanziamento per la nuova tramvia e alla variante di Zogno (i cui lavori sono annunciati entro fine anno, ndr) l'operazione di San Pellegrino potrebbe aprire una nuova era per la Valle Brembana».
Giovanni Ghisalberti – L'Eco di Bergamo
Hotel, Alberghi e Appartamenti S.Pellegrino Terme – Fotografie
2 Risposta a “I soldi per il rilancio di San Pellegrino salgono a 201 milioni”
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Inserito il 13 Marzo 2010 alle ore 22:05 GMT+0100
Scommettiamo che non partirà un bel niente???
intanto l’albergo a 7 stelle è stato ridimensionato a 4 stelle ,
il residenziale al Paradiso dove sono finite le infrastrutture
viene spostato all’ultima fase del progetto(chi vivrà vedrà)
come il primo accordo di programma non compare la San Pellegrino spa ed è stato fatto dai fantastici 4 senza il minimo coinvolgimento della popolazione. COMPLIMENTI!!!
Inserito il 14 Marzo 2010 alle ore 18:54 GMT+0100
LETTERA APERTA AI CITTADINI DI SAN PELLEGRINO
COSTRUIAMO IL BENE DELLA NOSTRA COMUNITA’!
Alcune settimane fa a firma dei Consiglieri Comunali di minoranza Nicola Baroni, Walter Ghilardi, Raffaella
Sonzogni, Roberto Tauro, è stato diffuso un volantino dal titolo “Adesso basta, vogliamo chiarezza!” nel quale erano contenute una serie di accuse e di considerazioni assurde riguardanti alcuni aspetti dell’operazione di rilancio turistico-termale della nostra cittadina. Al volantino hanno fatto seguito, sempre promosse dagli stessi Consiglieri Comunali, un’Assemblea Pubblica e l’invio di una serie di esposti a Istituzioni ed Enti vari con l’obiettivo manifesto di alimentare e amplificare notizie destituite di qualsiasi fondamento che rallentano soltanto la definizione degli accordi tra i soggetti sottoscrittori dell’Accordo di Programma e nuociono al bene della nostra comunità.
Non è purtroppo una novità, già in questi anni i Consiglieri Comunali di minoranza (con l’unica eccezione del Consigliere dott. Roberto Grazioli al quale va dato atto di aver sempre privilegiato l’interesse della comunità rispetto a quello della propria parte politica), piuttosto che agire, come giusto e doveroso, attraverso un puntiglioso controllo dell’operazione ma con l’obiettivo di portarla a positiva conclusione, si sono contraddistinti per una serie di iniziative che hanno avuto il solo scopo di attaccare l’Amministrazione e i suoi rappresentanti nel chiaro tentativo di ostacolare l’attuazione degli interventi previsti dall’Accordo di Programma attraverso l’invio di esposti a Regione Lombardia, Provincia di Bergamo ed anche facendosi paladini di interessi particolari della “San Pellegrino che conta” o che “pensa di contare”. Non potendo certamente dare informazioni preventive sul raggiungimento di una intesa che è frutto di un lavoro lungo e complesso, all’indomani della sottoscrizione dell’Atto Integrativo intendiamo pertanto fornire un quadro completo ed aggiornato sullo stato di attuazione dell’Accordo di Programma e sulle novità intervenute.
I RITARDI NELLA REALIZZAZIONE DELL’OPERAZIONE
Ai cittadini di San Pellegrino Terme vogliamo innanzitutto dire forte e chiaro che non abbiamo nulla da nascondere e niente di cui vergognarci perché come in passato, anche in questi anni, abbiamo cercato di fare esclusivamente gli interessi della nostra comunità. In questa direzione c’è anche da parte nostra la forte preoccupazione per i ritardi che si sono registrati nell’attuazione degli interventi previsti nell’Accordo di Programma (sono comunque in corso di realizzazione opere per 14 milioni di euro circa), preoccupazione che abbiamo ripetutamente manifestato anche al Gruppo Percassi, cui è affidata dall’Accordo di Programma la predisposizione e la attuazione dei progetti più importanti che lo stesso Gruppo si è impegnato a realizzare. Pur nella convinzione che alcune fasi avrebbero potuto essere accelerate non si devono sottovalutare due aspetti importanti che crediamo debbano essere tenuti presenti e considerati:
1) la particolare complessità del progetto che si sta predisponendo unita alla estrema delicatezza 1) delle aree
oggetto dell’intervento (dal punto di vista geologico, della vicinanza al fiume Brembo e alla Valle Borlezza,
della presenza delle sorgenti della Sanpellegrino Spa, dell’esistenza di estesi vincoli paesaggistici e monumentali, ecc.). Tanto per intenderci, non si tratta del progettino del box o della casetta!;
2) il momento economico non favorevole. Possiamo far finta che dal 2008 ad oggi non sia successo niente ma molto è cambiato in questo anno e mezzo e crediamo che questo sia evidente e valga in particolare per la nostra Valle. Una crisi economica che ha sconvolto il mondo intero e che avrebbe potuto anche mettere in discussione l’intera operazione che invece è confermata nel suo impianto originario ed è tuttora in campo. Ai tanti scienziati e tuttologi che si affannano a criticare e contestare l’operazione vorremmo rivolgere una sola domanda: pensiamo davvero che la nostra cittadina sia a tal punto il “centro del mondo” che vi siano in giro una quantità di Operatori che fanno a gara per investire sul nostro territorio importi dell’ordine dei 120/140 milioni di euro?
Non siamo dei geni come Amministratori ma questa ressa di imprenditori che chiedono di fare investimenti nella nostra cittadina non ci pare di vederla oggi e mai c’è stata in questi anni. Ci risulta invece che proprio il Gruppo Percassi stia cercando di coinvolgere nell’operazione i più grandi Gruppi italiani e internazionali nei settori alberghiero, termale e della ristorazione nel tentativo di costruire e rafforzare le condizioni per il rilancio della nostra cittadina.
NUOVE RISORSE E TEMPI
Nell’Atto Integrativo sottoscritto il 10 marzo 2010 dal Presidente della Regione on. Roberto Formigoni, dall’Assessore alle Grandi Infrastrutture della Provincia arch. Silvia Lanzani, dal Sindaco del nostro Comune e dall’Operatore Privato, per l’operazione di rilancio della nostra cittadina vengono ridefiniti i tempi di attuazione dei diversi interventi e, soprattutto, messo a disposizione dalla Regione Lombardia un contributo aggiuntivo pari ad euro 9.334.218,00 (per un importo complessivo che, compreso il finanziamento già erogato dalla Camera di Commercio, sfiora i 21.000.000,00 di euro – 42 miliardi di vecchie lire – corrispondenti a circa 5 bilanci annuali del Comune di San Pellegrino Terme!!!) che consentiranno con le risorse già messe a disposizione, di finanziare con fondi regionali per 8.000.000,00 di euro la realizzazione delle Terme e per circa 4.500.000,00 di euro il completo recupero del Casinò e dell’annesso teatro. Ci pare questo da un lato un risultato assolutamente straordinario che dovrebbe essere riconosciuto e dall’altro lato la migliore risposta alla quantità di sciocchezze diffuse in particolare dai Consiglieri della lista “Il Ponte” che in questi anni hanno alimentato l’idea che le Terme non sarebbero più state realizzate perché si era consentito lo spostamento di 4,4 milioni di euro originariamente destinati al Comune per l’acquisto del nuovo Centro Termale, alla realizzazione delle opere infrastrutturali.
Crediamo che anche qui ci si dovrebbe porre una domanda molto semplice: si realizzano prima le fognature, gli
acquedotti, le strade, ecc. o le Terme, gli Alberghi, i negozi e le case? Noi che ci sentiamo delle persone normali così come crediamo la stragrande maggioranza dei sanpellegrinesi, abbiamo sempre pensato che la strada migliore sarebbe stata quella di cercare di realizzare il progetto avviando sia le opere di infrastrutturazione che gli edifici in un’unica soluzione ma avendo riconosciuto che per ragioni oggettive
ciò era materialmente impossibile, abbiamo ritenuto che l’interesse generale della nostra comunità consigliasse di fare ogni sforzo per iniziare a concretizzare gli interventi per i quali i progetti e le risorse si rendevano immediatamente disponibili anche perchè tutte le opere fino ad oggi realizzate sono ad esclusivo beneficio della collettività!
In questo senso riteniamo scandaloso che i Consiglieri Comunali della lista “Il Ponte” si siano permessi, con una
nota inviata nell’aprile 2009, di contestare al Presidente della Regione Formigoni e al Presidente della Provincia
Bettoni le modalità di attuazione dell’Accordo di Programma esprimendo “disappunto per il sollecito avvio degli interventi legati al progetto di infrastrutturazione” e chiedendo l’urgente revisione dello stesso Accordo di Programma. In questa direzione riteniamo doveroso manifestare pubblicamente, anche in questo particolare momento, la nostra più sincera e completa gratitudine al Presidente della Regione Formigoni e ai Presidenti della Provincia Bettoni e Pirovano per il sostegno concreto che hanno sempre assicurato all’operazione di rilancio della nostra cittadina e della Valle Brembana, mettendo a disposizione risorse regionali per quasi 21 milioni di euro!!!
Ci sembra di capire che il vero interesse coltivato da qualche Gruppo e Consigliere di minoranza non fosse tanto quello di controllare la gestione dell’Accordo di Programma con l’obiettivo di farlo marciare sui giusti binari ma quello di sperare che nulla si realizzasse per poter sostenere con maggiori argomentazioni che tutta l’operazione era un “bluff”. Crediamo che non siano questi i comportamenti e gli atteggiamenti che costruiscono il bene della nostra Comunità!!!
LA FAMOSA “DEPENDANCE” DEL GRAND HOTEL E IL PARCO DELL’ABETAIA
Con tanta fantasia e consentiteci scarsa intelligenza, in queste settimane si è inteso sostenere che sarebbe di imminente avvio la costruzione di una “dependance alberghiera” all’interno del parco del Grand Hotel. Secondo questa geniale tesi, il Gruppo Percassi, anziché realizzare le Terme, il nuovo Albergo e il Centro Commerciale/ residenziale, avrebbe intravisto come “grande affare” a San Pellegrino la realizzazione della “dependance alberghiera” all’interno del parco del Grand Hotel. Possiamo anche comprendere che i Consiglieri Comunali di minoranza dall’alto del loro illuminato e lungimirante pensiero, ritengano che chi amministra oggi il nostro Comune capisca poco o nulla e possa quindi considerare prioritaria nell’operazione di rilancio di San Pellegrino la realizzazione della “dependance” nel parco del Grand Hotel. Quello che francamente risulta invece incomprensibile, perché offensivo per le capacità imprenditoriali da tutti riconosciute all’Operatore Privato, è che si possa pensare che il Gruppo Percassi consideri questo intervento il “vero affare” da realizzare a San Pellegrino.
Dopo aver polemizzato a partire dal 2007 che “il rilancio turistico e termale partiva da Aplecchio soltanto
per accelerare lo sviluppo residenziale del Paradiso ad esclusivo vantaggio del Gruppo Percassi” (ci spieghino i
Consiglieri della lista “Il Ponte” dove sono le case e il relativo progetto!? Forse li stanno predisponendo, esaminando e approvando loro!?), l’ennesima insensata e distorta lettura della realtà, costruita sul nulla!!!
Tornando alla “dependance” e all’area dell’Abetaia, vorremmo comunque che fossero chiare una volta per tutte le seguenti questioni:
– la realizzazione della “dependance nel parco del Grand Hotel” potrà essere presa in considerazione alla condizione che si proceda all’integrale recupero del complesso del Grand Hotel e solo dopo la costruzione del nuovo Centro Termale e l’esecuzione degli interventi previsti nel comparto 1 (ex-stabilimento Sanpellegrino Spa). Giova peraltro sottolineare che l’ipotesi di realizzare una “dependance” non è, come è stato affermato, una forma di “speculazione” inventata dal Gruppo Percassi ma un elemento necessario per rendere possibile sia il recupero che la gestione del complesso del Grand Hotel nel quale sono ricavabili soltanto 100/110 camere ad un costo assolutamente insostenibile e comunque numericamente insufficienti rispetto agli standard richiesti dai grandi gruppi alberghieri ai quali dovrà essere affidata la gestione di un complesso di tale livello;
– la previsione della realizzazione della “dependance”, alle condizioni indicate, dovrà comunque essere valutata e inserita all’interno del Piano di Governo del Territorio (PGT) attualmente in fase di redazione. Nell’integrazione dell’Accordo di Programma è in ogni caso previsto che entro 120 giorni dalla sua sottoscrizione, Comune e Gruppo Percassi definiscano “un accordo quadro nel quale siano concordate modalità, termini e condizioni dei reciproci impegni con il fine di conseguire, il recupero integrale del Grand Hotel ed il suo utilizzo a fini turistico ricettivi”;
– la richiesta di autorizzazione paesistica (non accompagnata dalla richiesta di permesso di costruire) rientrava esclusivamente nell’ambito del doveroso percorso di approfondimento della fattibilità ambientale e paesistica dell’intervento promosso dalla Società del Grand Hotel interamente partecipata dagli Enti Pubblici (95% Comune, 5% Provincia);
– il P.R.G. in vigore, pur con una serie di modifiche intervenute negli anni, senza che siano mai state sollevate
obiezioni al riguardo, prevedeva fin dal 1996 (Amministrazione Giupponi) la “mutilazione” del parco del
Grand Hotel consentendo la possibilità del raddoppio della Palestra comunale e negli anni più recenti, a seguito
dell’espressa richiesta presentata dall’allora Assessore Provinciale e Presidente della Società Grand Hotel arch.
Felice Sonzogni, ha previsto in aggiunta la possibilità di realizzare all’interno della parte residua del parco, un
ampliamento fino al 20% della volumetria del complesso del Grand Hotel con l’unico limite del non superamento
dell’altezza dello stesso Grand Hotel. La deliberazione che consentiva la realizzazione di tale ampliamento risale al 3 ottobre 2002 (approvazione definitiva variante 7 al P.R.G.) e venne approvata anche con il voto favorevole del Consigliere Nicola Baroni che per l’ennesima volta evidenzia di avere la memoria corta, non ricordando oggi neppure le scelte da lui stesso sostenute quando faceva parte della maggioranza consiliare!!;
– la realizzazione di un “residence per famiglie” nell’area minigolf/abetaia che aveva suscitato perplessità
nella stessa maggioranza e che è stata comunque soltanto ipotizzata nello studio di fattibilità che ha interessato il Grand Hotel e l’area dell’Abetaia, è stata accantonata e non è ricompresa tra gli interventi previsti nell’aggiornamento dell’Accordo di Programma.
TUTELA DEL VERDE E CHIUSURA DELLE VECCHIE TERME
Alcune considerazioni conclusive riguardo alla tutela del verde e alla chiusura delle vecchie Terme per sgomberare anche qui il campo alle speculazioni e alle polemiche pretestuose. Sostenere che l’operazione che interessa la nostra cittadina si realizza attraverso la distruzione del verde e delle risorse ambientali del territorio, non corrisponde in alcun modo alla realtà. Siamo consapevoli, al contrario, che la valorizzazione di tali risorse costituisca una carta importante da giocare per migliorare il grado di attrattività di San Pellegrino. In questo senso basterebbe leggere con più attenzione e senza pregiudizi, i documenti e le azioni concrete che sono previste all’interno dell’Accordo di Programma rispetto a questo tema. Alcune previsioni al momento soltanto sulla carta ed altre invece di imminente realizzazione (sperando che anche qui qualcuno con un triplo salto mortale non ci dica presto il contrario e cioè che gli interventi sono dannosi o non servono e non sono prioritari!!!), vanno proprio nella direzione dell’ampliamento e del miglioramento dell’offerta di parchi e aree verdi (aree adiacenti al Casinò e al vecchio Albergo delle Terme, del minigolf/abetaia, area del Paradiso, in località Vetta, ecc.). Vorremmo però anche qui dire con estrema chiarezza che la gran parte di questi parchi e spazi verdi necessitano oggi di interventi radicali di sostituzione delle alberature esistenti che per età e assenza di qualsiasi manutenzione, presentano condizioni di grave degrado e di pericolo per la stessa incolumità pubblica che risultano evidenti e contribuiscono a trasmettere un’immagine decadente della nostra cittadina. Basta guardare attentamente le condizioni e la disordinata dislocazione delle alberature del parco Grand Hotel, di parte della zona minigolf, dell’area retrostante il Casinò, della zona Vetta, per capire che sono assolutamente necessari interventi radicali di sistemazione e miglioramento di queste aree. La valorizzazione e la tutela del verde passano quindi necessariamente anche attraverso un rinnovamento e una maggiore cura di questi spazi che soltanto così potranno diventare davvero una risorsa importante per il territorio anche dal punto di vista turistico.
Riguardo alla chiusura delle Terme a partire dalla stagione 2007, vorremmo soltanto ricordare che la Sanpellegrino Spa aveva espresso da diversi anni la volontà di tenere chiuse terme e annesso albergo, manifestando peraltro la disponibilità a concordare l’affido gratuito della gestione ad eventuali Operatori che ne avessero fatto richiesta e tale disponibilità era nota anche agli Operatori Turistici di San Pellegrino. La cessione della proprietà al Gruppo Percassi ha di fatto liberato la Sanpellegrino Spa dall’onere della gestione e tenuto conto da un lato delle ingenti risorse che la messa a norma della struttura per il subentro avrebbe comportato e delle condizioni complessive di degrado delle strutture stesse, la chiusura del complesso termale e dell’albergo sono risultate inevitabili.
Per chiarezza dobbiamo dire che anche nelle discussioni riguardanti la chiusura delle Terme notiamo qualche
contraddizione: per tanti anni sono state giustamente contestate alla Sanpellegrino Spa la mancata valorizzazione del settore e una gestione inadeguata, sostenendo che l’apporto al turismo fosse insignificante e oggi che le strutture sono chiuse si intende alimentare l’idea che le Terme aperte erano la “risorsa fondamentale” per il turismo sanpellegrinese. Possiamo concordare e non ci sfugge che in un momento difficile come l’attuale, il poco che le Terme potevano dare era comunque meglio del niente che ne è conseguito alla loro chiusura ma crediamo importante ricordare che gli utenti dell’ultimo anno di apertura (2006) furono in totale 1326, la gran parte dei quali provenienti proprio da San Pellegrino e dalla Valle Brembana che avevano la possibilità di effettuare le cure termali che oggi è invece preclusa. Ritorniamo così a quello che crediamo sia il vero problema e cioè l’avvio e la più rapida conclusione possibile della realizzazione degli interventi previsti sulle aree già di proprietà della Sanpellegrino Spa ed in primis del nuovo Centro Termale. Per la responsabilità che ci compete davanti ai cittadini di San Pellegrino Terme, assicuriamo che tutti i nostri
sforzi saranno orientati in questa direzione nella consapevolezza che da quest’operazione dipende il futuro della nostra cittadina e della stessa Valle Brembana, lasciando ad altri l’esercizio della polemica dannosa e sterile che preannuncia, con un anno d’anticipo, l’avvio della campagna elettorale!!!
IL SINDACO E LA GIUNTA