Gerosa, soldi finiti, senza la fusione rischio tassa extra
Senza categoria Articolo letto da 193 utenti - Pubblicato il 12 Luglio 2013Gerosa – Le casse piangono: la crisi perdura, sempre meno soldi da Stato e Regione, mentre le spese restano sempre le stesse, anzi, aumentano. Da qui l'esigenza di organizzare un incontro pubblico dove presentare entrate e uscite e parlare del futuro di gerosa. L'incontro si è tenuto al ristorante Belvedere con una quarantina di persone. «La situazione è critica – ha spiegato il sindaco Pierangelo Monzani – per come stanno andando le cose ci sono poche possibilità per il futuro di Gerosa: o salta, o si istituisce un'imposta di scopo che andrebbe a gravare sugli abitanti, oppure la fusione con Brembilla (il 16 luglio sarò presente a un incontro in Regione in proposito). Purtroppo su questo fronte persistono ancora dei malumori in paese, ma la gente deve capire che è la proposta più idonea per un futuro sereno. Avanti di questo passo, infatti, nel giro di quattro o cinque mesi avremo difficoltà pure a garantire gli stipendi per le due impiegate comunali, il segretario e il tecnico». «Ricordo – ha detto il sindaco – che già la Giunta non percepisce compensi, per impegnare ogni singolo centesimo all'assistenza sociale. Ma ora la situazione è critica».
Mutui per 400 mila euro Tanti i numeri relativi la situazione di Gerosa: 400 mila euro di mutui ancora da pagare da qui al 2027 (tra le tante voci, interventi all'edificio comunale, a quelli scolastici, l'acquisto del pulmino, il campo sportivo, strade, parcheggi, rete fognaria e acquedotto), che mediamente significa circa 100 mila euro all'anno; oneri di urbanizzazione che, se nel 2004 erano circa 60.000, al 2013 sono pari a zero, interventi importanti e urgenti che richiedono ancora fondi, come la ristrutturazione della torre dell'orologio, la manutenzione del cimitero e la rivalutazione della piscina che da 86.000 euro iniziali, a causa delle nuove normative imposte da enti coinvolti, ha fatto gonfiare il progetto a circa 400 mila euro. Nella serata sono stati snocciolati a uno a uno tutti i conti: «I contributi ordinari statali nel 2008 erano 182.000 euro e nel 2013 solo 83.000 – ha spiegato il sindaco nel corso dell'intervento –, gli oneri di urbanizzazione, che nel 2005 erano 65.000 euro, nel 2012 sono stati di 19.000 e per il 2013 avevamo previsto 5.800, ma abbiamo dovuto arrenderci al fatto che al 4 luglio ancora non è entrato nulla e quindi dovremo rivedere la previsione e aggiornarla a zero. Anche i contributi in conto capitale (erogati in caso di calamità e necessità impellenti), sono un tasto dolente: se nel 2004 ne ricevemmo ben 498.000, e nel 2013 era previsti l'arrivo di circa 18.000 euro per finanziare la bonifica della frana e il ripristino della strada tra Gerosa e blello, anche questa voce è da rivedere poiché non abbiamo garanzie se questo finanziamento vada in porto». «Se stasera siamo qui – ha quindi aggiunto – è per farvi capire che siamo una comunità di 360 anime, un piccolo Comune con tantissime spese: da soli non ce la possiamo fare e seppure vi esortiamo a fare volontariato, siamo dell'idea che l'unico passo per sopravvivere sia la fusione con Brembilla. Altrimenti lo Stato ci impone di creare una nuova tassa, attingendo dai bilanci familiari di tutti noi».
Silvia Salvi – L'Eco di Bergamo
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