– delle campane hanno ancito martedì sera la fine del arnevale, per cui tempo di penitenza, he però ha una coda laddove ige il rito ambrosiano. Accade nche in alta Valle Brembana, nella iccola enclave della Valle Stabina, Valtorta, che un tempo era egata alla pieve di Primaluna, in alsassina, di rito ambrosiano appunto. er cui ecco il che uest'anno – con il ricorso dei empi della Pasqua – chiude la settimana ella quale è compresa pure a Giobiana, che ricorre il primo iovedì di marzo. Ambedue i riti o radizioni, strettamente legati al ondo contadino, affondano entrambi ei secoli passati.

La Giobiana è il rito della chiamata ella primavera che ancora oltrisce sotto la che quest'anno esiste con un manto abbondante ui prati e boschi montani. Sulla montagna brgamasca soltanto a Valtorta si ropone ogni anno questa tradi-Valli Brembana e Imagna ione che per una sera anima la ita di questo paese. E così sarà tasera. Alle 18 i ragazzi e i giovani i raduneranno sul sagrato della hiesa e poi sciameranno nei boschi nei prati dando vita all'antica, ivace e simpatica manifestazione saranno ben accetti in compagnia tutti coloro che vorranno ssere partecipi della festa. oi via a una scorribanda nei dintorni ell'abitato per ritrovarsi alle 0 a Rava per una cena folk che urerà fino a notte. uindi, sabato, il Carnevale mbrosiano: nulla a che fare con i tanti Carnevali che si sono vissuti ino a Martedì grasso, pur se il ruppo delle maschere storiche otrà essere accompagnato da ante mascherine più attuali. Il arnevale vero è quello della tradizione ltracentenaria, analogo quelli storici di altre zone dell'arco lpino, ed è legato strettamente l mondo rurale nel quale gli storici ollocano le prime carnevalate.

Partecipi della mascherata insieme gli uomini, sono i fauni e gli nomi che solitamente vivono nel uio dei boschi per uscirne in questa iornata. E a Valtorta li chiamano «furchetì», poiché precedono a sfilata degli uomini –il vecio, a egia, la meda, ol barba – saltabeccando, ppoggiandosi a lunghe orche, lanciando versi gutturali suonando i corni. Differentemente he a dove si recita, Valtorta non c'è sceneggiata, i va in un dialogo fatto di voci roche incomprensibili, quasi che l contadino e il fauno vogliano olloquiare in un linguaggio comprensibile oltanto a loro. così di in contrada ino a concludere per il momento onclusivo della manifestazione, a passeggiata mascherata – accompagnata agli «Alegher» di ossena – sul sagrato della chiesa ove nel frattempo si esibisce il omplesso «Noter de Bèrghem». nizio della sfilata alle 14, conclusione ella festa con offerta di dolci ella tradizione alle 16,30. E c'è oi una coda in serata, con la Festa ella donna a libera partecipazione lle 21 al palasport. Tradizione, unque, e cultura che richiamano nteresse e attenzione di chi vuole ivertirsi ma pure di studiosi e storici el passato che ogni anno in umero crescente arrivano per 'occasione a Valtorta.

Sergio Tiraboschi – L'Eco di Bergamo

http://www.valbrembanaweb.com/valbrembanaweb/manifestazioni/marzo_2014/Carnevale-Valtorta/index.html

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