Fermati o multati sulle ciaspole, proteste dal Cai
Senza categoria Articolo letto da 312 utenti - Pubblicato il 16 Gennaio 2014Diteci quale percorso dobbiamo seguire, da dove dobbiamo salire. Ma lasciateci ancora fare una delle escursioni più belle sulle ciaspole». Il presidente del Club alpino italiano dell'alta Valle Brembana Andrea Carminati dice di farsi portavoce delle proteste di tanti dei suoi soci. Il «freno» ai ciaspolatori o a quanti, senza sci ai piedi, vogliono risalire da Ceresola di Valtorta fino ai Piani di Bobbio, è arrivato nei giorni scorsi dai carabinieri. Militari regolarmente in servizio sugli sci che controllano la sicurezza sulle piste. La legge è chiara: sulle piste non è possibile salire a piedi o con le ciaspole. Troppo pericoloso sia per gli stessi ciaspolatori sia per gli sciatori che scendono a gran velocità sui tracciati.
Norma in vigore da tempo ma che, secondo il presidente Cai dell'alta val Brembana, da qualche settimana sarebbe applicata in maniera troppo rigida dai carabinieri. Sulle piste di Valtorta-Piani di Bobbio, in particolare nei weekend, prestano servizio alcuni carabinieri sugli sci, provenienti dalla stazione lecchese di Introbio (ieri non siamo riusciti a contattare il comandante). Recentemente avrebbero intensificato controlli, comminando anche un paio di multe a ciaspolatori decisamente indisciplinati. E questo, anche al Cai dell'alta valle, pare andare bene. «Non ce l'abbiamo assolutamente coi carabinieri quando questi fermano persone a piedi o con le ciaspole in mezzo alla pista – dice Carminati –. Sono troppo pericolosi e vanno bloccati. Ma, ultimamente, sono arrivate diverse lamentele dei soci su un comportamento a nostro parere troppo rigido». «Ai Piani di Bobbio, partendo da Ceresola di Valtorta – prosegue il presidente del Cai – i ciaspolatori sono sempre saliti, anche in tanti. Ora, però, da quanto ci è stato segnalato, vengono tutti fermati in maniera indiscriminata: sia chi sale in mezzo alla pista ma anche chi sale stando sui margini o utilizzando vie alternative che, in alcuni punti, intersecano i tracciati degli sciatori. I nostri soci arrivano a Ceresola e ci avvisano del divieto e del pericolo di sanzioni in cui incorrononel salire. Così succederebbe anche dalla vecchia strada, quella utilizzata in estate».
«Non vogliamo difendere tutti, indistintamente, quelli che salgono da Valtorta – prosegue Carminati – perché c'è chi non sa nemmeno cos'è la montagna e sale in mezzo alle piste, magari col bob: quelli sì vanno sanzionati. Ma riteniamo sia un grande abbaglio impedire a tutti di salire: tanti proseguono correttamente, senza dar fastidio a nessuno, ai margini della pista. Giusto applicare la legge, ma non vorrei che l'incidente capitato a Schumacher avesse fatto “danni” in tal senso anche da noi, quando invece non è la stessa cosa». A questo punto il Cai dell'alta Valle Brembana sta pensando a un percorso ad hoc, indipendente dalle piste, come quello, per esempio, esistente a Colere. «Ma questo è un progetto a medio-lungo termine – prosegue Carminati – impossibile da realizzare per questa stagione. Potremmo essere pronti dal prossimo inverno ma, per ora, il problema resta. All'inizio dei tracciati sono stati apposti anche dei cartelli di divieto e tanti, complici anche alcune belle giornate, sono arrivati a Ceresola rimanendo poi bloccati.
Giovanni Ghisalberti – L'Eco di bergamo
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Ciaspole Valle Brembana
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