Si posa la maxi statua di Arlecchino a Villa d’Almè

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ImmagineValle Brembana – Oltre quattro metri di altezza per 18 tonnellate, tra marmo bianco di Carrara e Arabescato orobico. Con luci che daranno ancora più risalto al vestito multicolore ed esalteranno la statua in tutta la sua imponenza. La Valle Brembana rende così omaggio ad Arlecchino, maschera simbolo della Bergamasca, che la tradizione vuole proprio originaria della terra del Brembo, in particolare di San Giovanni Bianco. La statuamonumento, pensata e voluta nel2013 dagli imprenditori Marino Sonzogni di Zogno e Ferdy Quarteroni di Lenna (e dalla Comunità montana) sponsor del film «Io, Arlecchino» di Giorgio Pasotti, sarà posata lunedì alla rotonda di Villa d’Almè (intersezione con la provinciale per Dalmine).

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Il Centro Storico pubblica le memorie della resistenza di Gianni Artifoni

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ArtifoniAlta Valle Brembana – In occasione del 70° anniversario della Liberazione, il Centro Storico Culturale Valle Brembana ha promosso l’edizione delle memorie del partigiano Gianni Artifoni (1922-1992) relative agli anni della sua militanza nella Resistenza, in Alta Valle Brembana, in Valle Taleggio e a Bergamo. In particolare, Artifoni operò per molti mesi, tra il 1943 e il 1945, nella zona tra Olmo al Brembo, Piazzatorre, Piazzolo e Mezzoldo oltre che a Piazza Brembana, dove fu anche incarcerato dalla Brigata Nera, e prese parte alle principali operazioni dell’86ª Brigata partigiana Garibaldi, dando un contributo significativo durante le giornate della Liberazione.

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Natività, Travi dona 30 quadri a Ornica

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Presepe--Ornica63Ornica – Chi ha partecipato al presepio vivente di Ornica li avrà sicuramente ammirati, chi non c’era lo potrà fare prossimamente, quando i quadri di Franco Travi, artista originario di Casirate d’Adda, troveranno spazio in una mostra permanente che verrà allestita a Ornica, nel salone ai piani alti del municipio. «Si tratta di un artista molto importante e rinomato – spiega il sindaco di Ornica Gino Quarteroni –. Oltre a essere il presidente del coro brembano “Fior di Monte”, è un grande pittore con studio in via Pignolo a Bergamo».

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Dalla Val Brembana parte la rivincita della Bruna alpina

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Valle Brembana – La vacca Bruna alpina tornerà regina delle nostre montagne? Per ora è soprattutto un auspicio ma si sono messe le basi: con i primi capi che stanno per essere riconosciuti ufficialmente dall’Associazione provinciale allevatori in un registro anagrafico. Premessa: fino ancora a vent’anni fa circa, nella nostra provincia, in montagna e in pianura, gli allevamenti bovini erano di Bruna alpina, ovvero la razza originaria, nata in Svizzera, con il latte della quale per decenni e oltre, si sono prodotti i formaggi orobici diventati poi famosi nel mondo, dal Taleggio al Formai de mut, dal Bitto al Branzi. Ma già dal 1940, in Italia, e quindi anche da noi, venne introdotta la Brown Swiss, un incrocio americano della Bruna alpina, con un’attitudine più lattifera rispetto all’originale. In sostanza produceva più latte e, perciò, in nome del commercio e del profitto, la Bruna alpina originale, più rustica e adattabile all’alpeggio, ma meno lattifera, venne «insanguata» con la razza oltreoceano.

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