BraccaBracca ricorda il suo artista
Alla festa di Pregaroldi, dove Leroy realizzò una Madonna. Pregaroldi di Bracca e Christian Leroy: un legame durato oltre trent'anni e rotto solo dalla recente scomparsa dello scultore belga, il 26 giugno scorso. Ma la piccola frazione della Serina ricorderà per sempre la figura di Leroy, tanto legato a quella che considerava la sua seconda grande famiglia. E nei giorni scorsi Pregaroldi lo ha ricordato nella sua festa più importante, quella che inizia con la Messa celebrata davanti alla santella di Maria Santissima. Proprio Leroy, nel 1984 sostituì la Madonna esistente con una sua in terracotta, definita la «Madonna contadina», che raffigura la Vergine con in braccio Gesù .  

Leroy da più di trent'anni veniva in villeggiatura a Pregaroldi di Bracca: un affetto che legava a doppio filo l'artista al paese ma anche i residenti con lo scultore e la sua famiglia. Diverse sono state le opere che Leroy ha realizzato per Bracca come il monumento agli o il bassorilievo che ricorda l'intitolazione della scuola elementare a don Sandro Manzoni, e per ultima, la fontana celebrativa del centenario della Bracca, recentemente inaugurata, mentre altre opere sono conservate nella casa dove l'artista abitava, nella piazzetta.

Era quindi idealmente dedicato a lui l'appuntamento di quest'anno della festa della comunità: un ricordo, quello di Leroy, ancora vivo tra gli abitanti, per la sua cordialità, per le lunghe passeggiate e, «visivamente», per l'opera, situata sul comignolo di casa, dei suoi tre figli piccoli che si abbracciano. «Mi rendo conto – ha detto la moglie, Christine Leroy, che anche quest'anno è voluta tornare in vacanza a Pregaroldi – di quanto mio marito sia stato apprezzato qui a Bracca per le sue opere e quanto ha lasciato nella comunità».

«Nelle sculture e nei dipinti di Christian – ricorda Enrico Caironi, un amico di – la gente di Bracca ha riconosciuto senza fatica se stessa, perché sono opere accessibili a tutti e grazie alle quali ha conosciuto l'essenza di un uomo non più straniero». Un ricordo 'artista è stato fatto anche dal parroco don Francesco Mangili all'omelia: «La scultura da lui realizzata vuole essere la testimonianza di chi va alla ricerca della verità nella semplicità. L'immagine della Madonna contadina ci indica la bellezza dell'umanità e della maternità ma che la vita è anche fatica».

Davide Cortinovis – L'Eco di Bergamo